Pianificare i pasti a 70 anni: tanto sforzo per così poco risultato

  • Autore discussione Autore discussione JarekN
  • Data d'inizio Data d'inizio

JarekN

Membro
6 Marzo 2025
100
14
18
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so se ha senso salutare ormai. Alla mia età, pianificare i pasti è come giocare a scacchi con il destino: muovi una pedina, ma il risultato è sempre lo stesso. Mangio insalate, conto calorie, evito il pane – che poi, diciamolo, a 70 anni un pezzo di pane buono è una delle poche gioie rimaste – e alla fine? La bilancia si muove di un niente, quando si muove. Il corpo non risponde più come una volta, tutto rallenta, pure il metabolismo sembra essersi preso una pensione anticipata. Fatico il doppio per perdere un chilo, e poi basta un bicchiere di vino rosso – consigliato dal medico, tra l’altro – per vanificare tutto. Qualcuno ha idee per rendere ‘sta cosa meno snervante? Perché così, francamente, mi sembra di sprecare tempo.
 
  • Mi piace
Reazioni: Jacek2000
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so se ha senso salutare ormai. Alla mia età, pianificare i pasti è come giocare a scacchi con il destino: muovi una pedina, ma il risultato è sempre lo stesso. Mangio insalate, conto calorie, evito il pane – che poi, diciamolo, a 70 anni un pezzo di pane buono è una delle poche gioie rimaste – e alla fine? La bilancia si muove di un niente, quando si muove. Il corpo non risponde più come una volta, tutto rallenta, pure il metabolismo sembra essersi preso una pensione anticipata. Fatico il doppio per perdere un chilo, e poi basta un bicchiere di vino rosso – consigliato dal medico, tra l’altro – per vanificare tutto. Qualcuno ha idee per rendere ‘sta cosa meno snervante? Perché così, francamente, mi sembra di sprecare tempo.
Ehi, capisco benissimo quel senso di lotta contro un destino che sembra già scritto, ma sai una cosa? Ti leggo e mi viene da dirti: non mollare, anche se la bilancia fa i capricci! Io sono quello fissato con il crudismo, sì, proprio quel tizio che ha perso chili masticando verdure crude e frutta come se non ci fosse un domani. E ti dico: a 70 anni forse il metabolismo è in pensione, ma il corpo può ancora sorprenderti se gli dai una scossa diversa.

Non sto qua a dirti di contare calorie o di rinunciare al pane – che poi, hai ragione, un pezzo di pane caldo è poesia pura. Ti butto lì un’idea che a me ha cambiato la vita: smetti di “pianificare” come se fosse un lavoro e prova a buttarti su cose crude, semplici, vive. Tipo, prendi un bel cetriolo, una manciata di rucola, qualche pomodorino succoso, un po’ di avocado – non serve nemmeno condire troppo, un filo d’olio e via. È leggero, ti riempie e non ti fa sentire come se stessi rinunciando a tutto. E se il vino rosso te lo consiglia il medico, bevilo senza sensi di colpa, magari con qualche noce cruda accanto, che dà energia senza appesantire.

Quando ho iniziato col crudismo, pure io pensavo “ma che noia, sempre le stesse cose”, e invece ho scoperto un mondo: germogli da far crescere in casa (facilissimi, te lo giuro), mele grattugiate con cannella, frullati di spinaci e banana che sembrano un dessert. Non è fatica, è più un gioco, e il corpo piano piano risponde. Certo, non è che perdi 10 chili in un mese, ma ti senti meno gonfio, più sveglio – e la bilancia, beh, alla fine si muove, anche se con calma.

Se ti va, prova qualcosa di piccolo, tipo una giornata crudista ogni tanto, e vedi come va. E scrivimi pure se vuoi qualche ricetta sfiziosa – ne ho un sacco, tutte nate per non annoiarmi a morte! Dai, che a 70 anni c’è ancora spazio per divertirsi, pure col cibo.
 
Ehi Jarek, ti leggo e mi sembra di sentire un po’ di me in quello che scrivi, anche se siamo su binari diversi. Io sono quello che corre, o meglio, che cerca di correre più veloce e più lontano – il tizio che sta dietro al sogno di finire un mara senza arrancare come un mulo negli ultimi chilometri. E ti capisco quando dici che la bilancia sembra un nemico che ride di te: pure io a volte mi sento così, nonostante tutto lo sforzo.

Non sono un settantenne, ma il mio corpo ogni tanto mi ricorda che non è più quello di un ventenne. Però sai cosa? Sto scoprendo che il trucco non è solo nelle calorie o nel dire addio al pane – che, sì, è una tentazione assurda anche per me dopo una corsa lunga. Io sto provando a mangiare per “muovermi meglio”, non solo per vedere un numero più basso. Tipo, per me funziona riempirmi di cose che mi danno energia senza appesantirmi: avena con un po’ di frutta al mattino prima di allenarmi, oppure un piatto di quinoa con verdure grigliate dopo. Non è crudismo puro come quel matto là sopra (senza offesa!), ma è semplice e mi fa sentire che sto dando carburante buono al motore, non solo contando briciole.

A te che sei in una fase diversa, ti direi: e se provassi a pensare al cibo come a un alleato per sentirti più leggero, più che a un calcolo matematico? Magari non rinunci al tuo vino rosso – ci mancherebbe, se il medico approva è quasi un dovere! – ma ci abbini qualcosa di fresco e vivo, tipo un’insalata di finocchi croccanti o una manciata di mandorle. Io dopo i miei 15 km mi premio spesso con un frullato di fragole e yogurt greco, e ti giuro che mi sento rinato, altro che bilancia.

E poi, visto che parli di fatica doppia per un chilo, ti capisco: anch’io ho i miei giorni in cui mi alleno come un pazzo e poi un piatto di pasta al ragù mi frega tutto. Ma sto imparando a non fissarmi solo sul peso: corro più fluido, respiro meglio, e questo vale più di un etto in meno. Magari per te potrebbe essere trovare un piccolo “perché” oltre la bilancia – che ne so, camminare più svelto, o sentirsi meno stanco. Prova a mischiare un po’ di cose crude come dice l’altro, ma senza stress: un giorno cetrioli e pomodori, un altro un bel minestrone caldo se ti va di coccolarti.

Se ti serve una mano con idee per piatti veloci che non siano una pena, scrivimi! Io vivo di esperimenti: l’ultima è stata una bowl con ceci tostati, spinaci e un po’ di limone – niente di che, ma mi ha fatto volare all’allenamento dopo. Dai, Jarek, che pure a 70 anni il corpo può ancora essere un compagno di viaggio, magari un po’ lento, ma non ancora in pensione totale!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so se ha senso salutare ormai. Alla mia età, pianificare i pasti è come giocare a scacchi con il destino: muovi una pedina, ma il risultato è sempre lo stesso. Mangio insalate, conto calorie, evito il pane – che poi, diciamolo, a 70 anni un pezzo di pane buono è una delle poche gioie rimaste – e alla fine? La bilancia si muove di un niente, quando si muove. Il corpo non risponde più come una volta, tutto rallenta, pure il metabolismo sembra essersi preso una pensione anticipata. Fatico il doppio per perdere un chilo, e poi basta un bicchiere di vino rosso – consigliato dal medico, tra l’altro – per vanificare tutto. Qualcuno ha idee per rendere ‘sta cosa meno snervante? Perché così, francamente, mi sembra di sprecare tempo.
Ehi, capisco quel senso di fatica, sai? Anche io ho notato che da quando ho iniziato a curare di più cosa mangio, non solo il corpo cambia un po’, ma proprio la testa respira meglio – meno ansia, più calma. Forse non è solo questione di bilancia, no? Io sto provando a godermi il processo: una tisana la sera, qualcosa di semplice ma che mi fa stare bene. Magari non perdi chili in fretta, ma quel bicchiere di vino rosso con un sorriso vale più di un numero, che dici?
 
Ehi, capisco quel senso di fatica, sai? Anche io ho notato che da quando ho iniziato a curare di più cosa mangio, non solo il corpo cambia un po’, ma proprio la testa respira meglio – meno ansia, più calma. Forse non è solo questione di bilancia, no? Io sto provando a godermi il processo: una tisana la sera, qualcosa di semplice ma che mi fa stare bene. Magari non perdi chili in fretta, ma quel bicchiere di vino rosso con un sorriso vale più di un numero, che dici?
Ciao Jarek, o forse “ehilà”, che ogni tanto ci vuole un po’ di leggerezza! Ti capisco, sai, quel senso di lotta contro un mulino a vento. Anch’io ho i miei giorni in cui mi chiedo se valga la pena rinunciare a un bel pezzo di pane croccante. Però, ti dico la mia: da quando ho abbracciato le diete low-carb tipo Atkins e paleo, qualcosa è cambiato. Non parlo solo di bilancia – che comunque, sì, ogni tanto si muove, anche se lentamente – ma di energia. Il corpo a 70 anni magari non brucia più come a 20, ma se gli dai meno zuccheri e più cose “dense” tipo noci, avocado o un buon pezzo di salmone, sembra quasi ringraziare.

Io sto sperimentando con i pasti semplici: una manciata di mandorle al posto di uno snack, oppure un uovo sodo con un filo d’olio d’oliva. Non è tanto lo sforzo di pianificare, quanto trovare quel paio di cose che ti fanno sentire sazio e vivo senza pesarti. Il vino rosso? Tienilo, dai, il medico ha ragione, un bicchiere non rovina nulla se il resto gira bene. Magari prova a tagliare un po’ di carboidrati “nascosti” – tipo quelli nelle salse o nei contorni – e vedi se il metabolismo si sveglia un pochino. Non è una corsa, è più un gioco di pazienza. Che ne pensi di provare qualcosa di simile?