Ciao a tutti, o forse dovrei dire "bentornati nella mia soap opera personale"! Sono qui, con le mani alzate e qualche chilo in più, a raccontarvi com’è andata: dalla bilancia che mi faceva l’occhiolino a quella che ora mi guarda storto. Sì, sono uno di quelli che ce l’aveva fatta… per poi tornare al punto di partenza, con tanto di interessi!
Tutto è iniziato con una dieta ferrea: insalate ovunque, pollo alla griglia che sembrava un vecchio amico e un contapassi che mi seguiva come un cane fedele. Ho perso 15 chili, mi sentivo un supereroe, pronto a conquistare il mondo o almeno a entrare nei jeans di due taglie sotto. La gente mi fermava per strada: "Ma come hai fatto? Sei un mito!". E io, con un sorrisetto, rispondevo: "Volontà, amici miei, pura volontà". Peccato che la volontà abbia deciso di prendersi una vacanza lunga un buffet.
Il primo passo falso? Una pizza. Non una qualunque, ma quella con doppia mozzarella che ti guarda e dice: "Mangiami, non faccio poi così male". Da lì è stato un domino: un gelato per premiarmi del duro lavoro, un piatto di lasagne perché "me lo meritavo", e poi un’intera settimana di "tanto ormai ho sgarrato". La bilancia ha iniziato a salire, ma io mi dicevo: "Tranquillo, è solo acqua, è ritenzione". Spoiler: non era acqua. Era pasta, patate e un amore ritrovato per il tiramisù.
Ora eccomi qui, con i pantaloni che implorano pietà e la voglia di ricominciare, ma stavolta senza farmi fregare dalla mia stessa testa. Non voglio essere il classico caso da "prima e dopo… e dopo ancora". Quindi, vi scrivo non solo per sfogarmi, ma anche per chiedervi: come si riparte dopo un bel capitombolo? Quali sono i vostri trucchi per non cedere al richiamo del frigo che sussurra "vieni, ho del cioccolato"?
E visto che siamo nel thread delle ricette, vi lascio una cosetta che mi ha aiutato all’inizio e che sto rispolverando ora: un’insalata di quinoa che sembra banale ma ha un twist. Cuocete la quinoa, aggiungete pomodorini, rucola, un po’ di feta sbriciolata e qualche fettina di avocado. Condite con succo di limone e un filo d’olio, e avete un piatto che riempie senza farvi sentire dei monaci in penitenza. Niente di rivoluzionario, ma è un inizio per dire alla bilancia: "Torno a farti sorridere, stammi dietro!"
Aspetto i vostri consigli, perché da solo rischio di trasformare questa ripartenza in un altro episodio di "io contro il carboidrato". Grazie a chi avrà la pazienza di leggermi fino in fondo… e di non giudicarmi troppo!
Tutto è iniziato con una dieta ferrea: insalate ovunque, pollo alla griglia che sembrava un vecchio amico e un contapassi che mi seguiva come un cane fedele. Ho perso 15 chili, mi sentivo un supereroe, pronto a conquistare il mondo o almeno a entrare nei jeans di due taglie sotto. La gente mi fermava per strada: "Ma come hai fatto? Sei un mito!". E io, con un sorrisetto, rispondevo: "Volontà, amici miei, pura volontà". Peccato che la volontà abbia deciso di prendersi una vacanza lunga un buffet.
Il primo passo falso? Una pizza. Non una qualunque, ma quella con doppia mozzarella che ti guarda e dice: "Mangiami, non faccio poi così male". Da lì è stato un domino: un gelato per premiarmi del duro lavoro, un piatto di lasagne perché "me lo meritavo", e poi un’intera settimana di "tanto ormai ho sgarrato". La bilancia ha iniziato a salire, ma io mi dicevo: "Tranquillo, è solo acqua, è ritenzione". Spoiler: non era acqua. Era pasta, patate e un amore ritrovato per il tiramisù.
Ora eccomi qui, con i pantaloni che implorano pietà e la voglia di ricominciare, ma stavolta senza farmi fregare dalla mia stessa testa. Non voglio essere il classico caso da "prima e dopo… e dopo ancora". Quindi, vi scrivo non solo per sfogarmi, ma anche per chiedervi: come si riparte dopo un bel capitombolo? Quali sono i vostri trucchi per non cedere al richiamo del frigo che sussurra "vieni, ho del cioccolato"?
E visto che siamo nel thread delle ricette, vi lascio una cosetta che mi ha aiutato all’inizio e che sto rispolverando ora: un’insalata di quinoa che sembra banale ma ha un twist. Cuocete la quinoa, aggiungete pomodorini, rucola, un po’ di feta sbriciolata e qualche fettina di avocado. Condite con succo di limone e un filo d’olio, e avete un piatto che riempie senza farvi sentire dei monaci in penitenza. Niente di rivoluzionario, ma è un inizio per dire alla bilancia: "Torno a farti sorridere, stammi dietro!"
Aspetto i vostri consigli, perché da solo rischio di trasformare questa ripartenza in un altro episodio di "io contro il carboidrato". Grazie a chi avrà la pazienza di leggermi fino in fondo… e di non giudicarmi troppo!