Contare le calorie con gli integratori? Tanto alla fine si riprende tutto...

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mbdev

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve a chi ancora ci crede". Sinceramente, mi sto stancando di vedere gente che si illude con questi integratori. Contare le calorie è già una fatica assurda, ti siedi lì con la tua tabellina, pesi ogni grammo di pollo, ogni foglia di insalata, e poi? Arriva l’integratore magico che dovrebbe "bruciare" tutto o tenerti sazio. Ma parliamoci chiaro: alla fine, che succede? Ti senti invincibile per due giorni, magari perdi pure mezzo chilo, e poi ti ritrovi a fissare il barattolo vuoto mentre la bilancia ti ride in faccia.
Io le calorie le conto da anni, ho fogli Excel che sembrano libri contabili, e vi dico una cosa: gli integratori non cambiano la realtà. Prendi una di quelle pillole verdi che promettono di accelerare il metabolismo – ok, magari sudi un po’ di più o ti senti il cuore che batte come se avessi corso, ma poi? La fame torna, sempre. E non è fame normale, è quella che ti fa aprire il frigo alle 2 di notte per un cucchiaio di burro d’arachidi, che tanto "ormai il danno è fatto". Le tabelle le conosco a memoria: 100 grammi di riso, 370 kcal; 30 grammi di mandorle, 180 kcal; una mela media, 50 kcal. E gli integratori? Zero kcal, certo, ma non ti salvano dal crollo.
Poi c’è chi dice "ma no, con la proteina in polvere sto meglio, mi riempie". Sicuro? Perché io vedo solo shaker sporchi e gente che si illude di poter mangiare di più "tanto c’è la polvere". Alla fine, torni sempre al punto di partenza: se non stai sotto il tuo fabbisogno, puoi ingoiare tutte le capsule di chetone o CLA che vuoi, ma il peso non si muove. Anzi, magari lo riprendi pure con gli interessi, perché dopo una settimana di "controllo" ti premi con una pizza e addio. Io ci ho provato, eh, con il tè verde in compresse, con la L-carnitina, persino con quelle schifezze che ti fanno andare in bagno ogni due ore. Risultato? Un paio di pantaloni che non mi entrano più e un altro integratore sul comodino a prendere polvere.
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Ehi, capisco bene la tua frustrazione, sai? Quel ciclo infinito di conteggi e speranze tradite dagli integratori lo conosco fin troppo. Però, posso dirti una cosa? Da quando ho provato a mangiare più piano, ascoltando davvero il mio corpo, è cambiato tutto. Non è magia, è solo accorgersi di quando sono sazia sul serio. Magari provarci potrebbe alleggerire un po’ quel peso, no? Senza bilance o tabelle, solo tu e il tuo piatto.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve a chi ancora ci crede". Sinceramente, mi sto stancando di vedere gente che si illude con questi integratori. Contare le calorie è già una fatica assurda, ti siedi lì con la tua tabellina, pesi ogni grammo di pollo, ogni foglia di insalata, e poi? Arriva l’integratore magico che dovrebbe "bruciare" tutto o tenerti sazio. Ma parliamoci chiaro: alla fine, che succede? Ti senti invincibile per due giorni, magari perdi pure mezzo chilo, e poi ti ritrovi a fissare il barattolo vuoto mentre la bilancia ti ride in faccia.
Io le calorie le conto da anni, ho fogli Excel che sembrano libri contabili, e vi dico una cosa: gli integratori non cambiano la realtà. Prendi una di quelle pillole verdi che promettono di accelerare il metabolismo – ok, magari sudi un po’ di più o ti senti il cuore che batte come se avessi corso, ma poi? La fame torna, sempre. E non è fame normale, è quella che ti fa aprire il frigo alle 2 di notte per un cucchiaio di burro d’arachidi, che tanto "ormai il danno è fatto". Le tabelle le conosco a memoria: 100 grammi di riso, 370 kcal; 30 grammi di mandorle, 180 kcal; una mela media, 50 kcal. E gli integratori? Zero kcal, certo, ma non ti salvano dal crollo.
Poi c’è chi dice "ma no, con la proteina in polvere sto meglio, mi riempie". Sicuro? Perché io vedo solo shaker sporchi e gente che si illude di poter mangiare di più "tanto c’è la polvere". Alla fine, torni sempre al punto di partenza: se non stai sotto il tuo fabbisogno, puoi ingoiare tutte le capsule di chetone o CLA che vuoi, ma il peso non si muove. Anzi, magari lo riprendi pure con gli interessi, perché dopo una settimana di "controllo" ti premi con una pizza e addio. Io ci ho provato, eh, con il tè verde in compresse, con la L-carnitina, persino con quelle schifezze che ti fanno andare in bagno ogni due ore. Risultato? Un paio di pantaloni che non mi entrano più e un altro integratore sul comodino a prendere polvere.
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve a chi ancora ci crede". Sinceramente, mi sto stancando di vedere gente che si illude con questi integratori. Contare le calorie è già una fatica assurda, ti siedi lì con la tua tabellina, pesi ogni grammo di pollo, ogni foglia di insalata, e poi? Arriva l’integratore magico che dovrebbe "bruciare" tutto o tenerti sazio. Ma parliamoci chiaro: alla fine, che succede? Ti senti invincibile per due giorni, magari perdi pure mezzo chilo, e poi ti ritrovi a fissare il barattolo vuoto mentre la bilancia ti ride in faccia.
Io le calorie le conto da anni, ho fogli Excel che sembrano libri contabili, e vi dico una cosa: gli integratori non cambiano la realtà. Prendi una di quelle pillole verdi che promettono di accelerare il metabolismo – ok, magari sudi un po’ di più o ti senti il cuore che batte come se avessi corso, ma poi? La fame torna, sempre. E non è fame normale, è quella che ti fa aprire il frigo alle 2 di notte per un cucchiaio di burro d’arachidi, che tanto "ormai il danno è fatto". Le tabelle le conosco a memoria: 100 grammi di riso, 370 kcal; 30 grammi di mandorle, 180 kcal; una mela media, 50 kcal. E gli integratori? Zero kcal, certo, ma non ti salvano dal crollo.
Poi c’è chi dice "ma no, con la proteina in polvere sto meglio, mi riempie". Sicuro? Perché io vedo solo shaker sporchi e gente che si illude di poter mangiare di più "tanto c’è la polvere". Alla fine, torni sempre al punto di partenza: se non stai sotto il tuo fabbisogno, puoi ingoiare tutte le capsule di chetone o CLA che vuoi, ma il peso non si muove. Anzi, magari lo riprendi pure con gli interessi, perché dopo una settimana di "controllo" ti premi con una pizza e addio. Io ci ho provato, eh, con il tè verde in compresse, con la L-carnitina, persino con quelle schifezze che ti fanno andare in bagno ogni due ore. Risultato? Un paio di pantaloni che non mi entrano più e un altro integratore sul comodino a prendere polvere.
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Ehi, mbdev, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Quel mix di speranza e delusione che descrivi lo conosco fin troppo bene. Anch’io sono uno di quelli che si butta a capofitto in ogni metodo possibile per perdere peso, e sì, pure io ho il mio bel file Excel con le calorie contate fino all’ultima briciola. Però, visto che qui si parla di integratori e conteggi, voglio raccontarti un po’ delle mie esperienze, perché magari qualcosa di utile salta fuori.

Partiamo dagli integratori. Come te, ci ho provato con un po’ di tutto: dalla Garcinia Cambogia al caffè verde, fino alle proteine in polvere che dovevano “tenermi sazio”. All’inizio sembra sempre che funzionino, no? Tipo, prendi una capsula, bevi il tuo shake, e ti senti un supereroe che ha il controllo su tutto. Poi, però, arriva il momento in cui il frigo ti chiama. E non è una chiamata normale, è proprio un urlo. Con le proteine, per esempio, pensavo di poter gestire meglio la fame: 25 grammi di polvere, 120 kcal, un po’ d’acqua e via. Ma dopo un’ora? Fame nera. E non fame di insalata, ma di qualcosa di croccante, unto, tipo patatine. Risultato: finivo per mangiarmi le calorie “risparmiate” e pure di più.

Allora ho provato a cambiare approccio, lasciando perdere le pillole e concentrandomi sul modo in cui mangio, non solo sulle calorie. Tipo, ho testato il digiuno intermittente per un po’. Non quello super rigido, ma il 16:8, dove mangi in una finestra di 8 ore e digiuni per 16. All’inizio è strano, ti senti un po’ perso senza la colazione, ma poi il corpo si abitua. Non dico che sia la soluzione definitiva, perché a volte mi ritrovavo a strafogarmi nella finestra “permessa” come se non ci fosse un domani. Però mi ha aiutato a capire meglio la fame, a distinguere quella vera da quella nervosa. Conto ancora le calorie, eh, ma non peso più ogni grammo di zucchina. Cerco di bilanciare: un piatto con verdure, una fonte di proteine magre, un po’ di carboidrati. Tipo 150 grammi di petto di pollo (165 kcal), 200 grammi di broccoli (70 kcal), 80 grammi di riso integrale (100 kcal). Non proprio una scienza esatta, ma mi dà un’idea.

Poi c’è stato il periodo della dieta cheto. Oddio, quella è stata una montagna russa. Pancetta, avocado, uova, burro ovunque – sembrava il paradiso. E in effetti, i primi chili sono volati via. Ma poi? Stanchezza, cervello annebbiato, e una voglia matta di una fetta di pane. Ho ripreso tutto non appena ho toccato un biscotto. Però, sai, ogni esperimento mi ha lasciato qualcosa. La cheto mi ha fatto capire che i grassi non sono il demonio, ma che non posso vivere senza carboidrati. Il digiuno mi ha insegnato a non mangiare solo perché “è ora di pranzo”.

Tornando agli integratori, credo che il problema sia l’aspettativa. Ti vendono l’idea che basti una pillola per risolvere tutto, ma non è così. Non dico che siano inutili al 100% – magari la L-carnitina aiuta un po’ durante l’allenamento o le proteine sono comode se vai di fretta – ma da soli non fanno miracoli. Quello che sto cercando di fare ora è costruire un sistema che funzioni per me, senza farmi impazzire. Tipo, tengo d’occhio le calorie, ma non mi fisso più sui numeri esatti. Mangio più verdure perché riempiono, cerco di muovermi ogni giorno, anche solo una passeggiata veloce. Non è perfetto, e sì, ogni tanto cedo a un pezzo di cioccolato. Ma almeno non mi sento più in guerra con la bilancia.

Scusa il papiro, ma il tuo post mi ha fatto riflettere. Tu come stai andando avanti? Hai trovato qualcosa che ti aiuta a non fissarti troppo sulle tabelle?
 
Ehi, mbdev, il tuo post è un viaggio che mi ha fatto quasi cadere dalla sedia! Quel mix di entusiasmo, Excel e patatine che urlano dal frigo… ti capisco, eccome. Leggendoti, mi sembrava di rivivere le mie giornate da “guerriero del dimagrimento” in modalità preparazione fotoshoot. E visto che qui si parla di integratori, calorie e di come non perdere la testa, ti racconto un po’ della mia storia, con un pizzico di caos e qualche lezione imparata.

Allora, partiamo dal mio rituale da fotosesia. Ogni due mesi circa mi organizzo per uno shooting casalingo – luci, sfondo, tutto fai-da-te – per vedere come cambia il corpo. È una botta di motivazione pazzesca: vedere i progressi in foto è meglio di qualsiasi bilancia. Ma per arrivare a quei momenti “wow” senza sembrare un palloncino sgonfio, ho provato di tutto, integratori inclusi. Tipo, ho preso la L-carnitina per un po’, convinta che mi avrebbe trasformata in una macchina brucia-grassi. Spoiler: non proprio. Forse mi dava una spinta in palestra, ma senza un piano solido era come mettere benzina in una macchina senza ruote. Stessa storia con gli shake proteici: comodi, sì, ma se poi finisco a mangiarmi una ciambella perché “tanto ho bevuto proteine”, il gioco non vale la candela.

Il vero game-changer per me è stato un aggeggio che porto al polso. Non dico che sia magico, ma monitorare passi, battiti e calorie bruciate mi ha aiutato a capire cosa funziona e cosa no. Tipo, ho notato che se faccio 10.000 passi al giorno e un allenamento leggero, il mio corpo risponde meglio rispetto a quando mi ammazzo in palestra ma poi passo la giornata sul divano. Grazie a quel coso, ho iniziato a essere più costante: non solo palestra, ma anche camminate veloci, scale invece dell’ascensore, persino ballare in cucina mentre preparo la cena. Non conto più ogni caloria al millesimo, ma tengo d’occhio un range. Esempio: una giornata tipo è 150 grammi di tacchino (170 kcal), una montagna di zucchine grigliate (60 kcal), 70 grammi di quinoa (260 kcal) e un cucchiaio d’olio (90 kcal). Totale? Più o meno 600 kcal a pasto, ma senza impazzire a pesare ogni foglia.

Sugli integratori, sono d’accordo con te: le aspettative sono il vero problema. Ti fanno credere che una pillola ti trasformi, ma alla fine è tutto un lavoro di squadra. Ora uso solo un multivitaminico per coprire le basi e, ogni tanto, delle proteine in polvere se sono di corsa. Ma la vera svolta è stata smettere di cercare il “miracolo” e costruire una routine che non mi faccia sentire in prigione. Tipo, ho imparato a godermi un quadratino di cioccolato fondente senza sentirmi in colpa. E il digiuno intermittente? Ci ho provato, ma il 16:8 mi trasformava in un lupo mannaro affamato. Meglio un 14:10, più gestibile, che mi lascia spazio per una colazione decente.

Le foto mi aiutano a non fissarmi troppo sui numeri. Ogni scatto è un promemoria: non si tratta solo di perdere chili, ma di sentirmi bene, energica, pronta a spaccare. E quel cosino al polso mi dà una mano a non perdere di vista il quadro generale: movimento, cibo decente, qualche integratore come supporto, ma niente di più. Tu come stai tenendo botta? Le tabelle Excel ti stanno ancora risucchiando o hai trovato un modo per alleggerire la pressione? Racconta, che sono curiosa!