Ragazzi, qui si fa sul serio, eh? Un mese di resistenza, un mese in cui ci guardiamo allo specchio e decidiamo che basta, è ora di cambiare qualcosa. Non so voi, ma io mi sono stufata di dire "da lunedì comincio" e poi trovarmi a mercoledì con un pacco di biscotti in mano. Questo challenge non è per i deboli di cuore, ve lo dico subito. È un percorso, una strada piena di curve dove ogni tanto ti viene voglia di mollare tutto e sederti a bordo campo. Ma sapete una cosa? Non siamo qui per arrenderci.
Allora, come funziona? Ci mettiamo insieme, un gruppo di pazzi che vuole sentirsi meglio, più leggeri, più forti. Ogni giorno c’è un compito, qualcosa che ci spinge a muoverci, a resistere, a non cedere. Non parlo solo di stare in piedi come statue, ma di sfidarci un po’, di alzare l’asticella. Magari un giorno contiamo i secondi, un altro proviamo a tenere duro più a lungo di quanto pensiamo di riuscire. Non è una gara contro gli altri, è una gara contro quella vocina che ci dice "non ce la fai".
Io tengo il conto, segno i progressi, vi sprono quando vedo che qualcuno sta per crollare. Perché sì, ci saranno momenti in cui vi chiederete chi ve l’ha fatto fare. Ma poi, alla fine del mese, ci guarderemo indietro e diremo: "Cavolo, l’ho fatto davvero". Non importa se perdi 100 grammi o 5 chili, quello che conta è che non ti sei perso per strada. E se qualcuno si perde, tranquilli, lo andiamo a riprendere.
Facciamo così: scrivete qui sotto se ci state, magari dite pure quanto tempo pensate di resistere al primo colpo. Io comincio con poco, giusto per non spaventarmi da sola, ma poi si cresce insieme. Dai, non lasciatemi da sola in questa follia, che da soli è troppo facile mollare. Chi si unisce? Chi ha il coraggio di non scappare dopo tre giorni? Forza, che questo mese lo facciamo nostro, un passo alla volta, un respiro alla volta. Non è solo questione di bilancia, è questione di testa. E la testa, quella sì che la possiamo allenare.
Allora, come funziona? Ci mettiamo insieme, un gruppo di pazzi che vuole sentirsi meglio, più leggeri, più forti. Ogni giorno c’è un compito, qualcosa che ci spinge a muoverci, a resistere, a non cedere. Non parlo solo di stare in piedi come statue, ma di sfidarci un po’, di alzare l’asticella. Magari un giorno contiamo i secondi, un altro proviamo a tenere duro più a lungo di quanto pensiamo di riuscire. Non è una gara contro gli altri, è una gara contro quella vocina che ci dice "non ce la fai".
Io tengo il conto, segno i progressi, vi sprono quando vedo che qualcuno sta per crollare. Perché sì, ci saranno momenti in cui vi chiederete chi ve l’ha fatto fare. Ma poi, alla fine del mese, ci guarderemo indietro e diremo: "Cavolo, l’ho fatto davvero". Non importa se perdi 100 grammi o 5 chili, quello che conta è che non ti sei perso per strada. E se qualcuno si perde, tranquilli, lo andiamo a riprendere.
Facciamo così: scrivete qui sotto se ci state, magari dite pure quanto tempo pensate di resistere al primo colpo. Io comincio con poco, giusto per non spaventarmi da sola, ma poi si cresce insieme. Dai, non lasciatemi da sola in questa follia, che da soli è troppo facile mollare. Chi si unisce? Chi ha il coraggio di non scappare dopo tre giorni? Forza, che questo mese lo facciamo nostro, un passo alla volta, un respiro alla volta. Non è solo questione di bilancia, è questione di testa. E la testa, quella sì che la possiamo allenare.