Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "eccomi qua"! Sono uno di voi, uno che sta cercando di rimettersi in carreggiata dopo un periodo non proprio facile. La malattia mi ha messo ko per un bel po’, e tra ospedale, terapie e tutto il resto, il mio corpo ha deciso di accumulare chili come se stesse preparando scorte per l’inverno
. Ora che sto meglio, però, ho deciso di riprendere in mano la situazione, ma con calma, senza strafare, perché la salute viene prima di tutto.
Quando ero fermo a letto, o comunque limitato nei movimenti, mi sono reso conto di quanto il cibo possa essere un alleato o un nemico. Durante il trattamento mangiavo quello che mi passava l’ospedale – non proprio il massimo della qualità, diciamocelo – e il risultato è stato un aumento di peso che non mi riconoscevo più allo specchio. Ora sto cercando di tornare a un’alimentazione più naturale, niente di complicato, solo cose semplici: verdura fresca, frutta di stagione, cereali integrali. Ho scoperto, per esempio, quanto sia utile avere una zuppa di verdure fatta in casa: riempie, scalda il cuore e non appesantisce. Niente di preconfezionato, sto provando a evitare tutto quello che ha troppi ingredienti strani sull’etichetta
.
Per quanto riguarda l’attività fisica, sto andando piano. All’inizio anche solo una passeggiata di 15 minuti mi sembrava un’impresa, ma ora sto allungando un po’ il passo, senza esagerare. Il medico mi ha detto di ascoltare il corpo, e sto seguendo il consiglio alla lettera. Qualche giorno fa ho provato a fare un po’ di stretching leggero, e devo dire che mi ha aiutato a sentirmi meno “arrugginito”. Non punto a correre una maratona (non ancora, almeno!), ma a piccoli obiettivi, tipo salire le scale senza sentirmi un pensionato
.
Analizzando i miei primi passi, direi che la chiave sta nel non avere fretta. Dopo la malattia, il corpo ha bisogno di tempo per ritrovare il suo equilibrio, e forzarlo non serve a niente. Sto tenendo un diario dove segno cosa mangio e come mi sento dopo ogni piccolo allenamento, così capisco cosa funziona e cosa no. Per esempio, ho notato che se mangio una mela con un po’ di mandorle a metà mattina, arrivo al pranzo senza quella fame da lupo che mi faceva buttare giù qualsiasi cosa.
Non so se a qualcuno può interessare, ma condividere questi piccoli progressi mi aiuta a restare motivato. Se avete consigli su come rendere la ripresa più “morbida” o su piatti naturali facili da preparare, sono tutto orecchie! Intanto, continuo su questa strada, un passo alla volta, con pazienza e un sorriso, perché tornare a sentirsi bene è già una vittoria
.

Quando ero fermo a letto, o comunque limitato nei movimenti, mi sono reso conto di quanto il cibo possa essere un alleato o un nemico. Durante il trattamento mangiavo quello che mi passava l’ospedale – non proprio il massimo della qualità, diciamocelo – e il risultato è stato un aumento di peso che non mi riconoscevo più allo specchio. Ora sto cercando di tornare a un’alimentazione più naturale, niente di complicato, solo cose semplici: verdura fresca, frutta di stagione, cereali integrali. Ho scoperto, per esempio, quanto sia utile avere una zuppa di verdure fatta in casa: riempie, scalda il cuore e non appesantisce. Niente di preconfezionato, sto provando a evitare tutto quello che ha troppi ingredienti strani sull’etichetta

Per quanto riguarda l’attività fisica, sto andando piano. All’inizio anche solo una passeggiata di 15 minuti mi sembrava un’impresa, ma ora sto allungando un po’ il passo, senza esagerare. Il medico mi ha detto di ascoltare il corpo, e sto seguendo il consiglio alla lettera. Qualche giorno fa ho provato a fare un po’ di stretching leggero, e devo dire che mi ha aiutato a sentirmi meno “arrugginito”. Non punto a correre una maratona (non ancora, almeno!), ma a piccoli obiettivi, tipo salire le scale senza sentirmi un pensionato

Analizzando i miei primi passi, direi che la chiave sta nel non avere fretta. Dopo la malattia, il corpo ha bisogno di tempo per ritrovare il suo equilibrio, e forzarlo non serve a niente. Sto tenendo un diario dove segno cosa mangio e come mi sento dopo ogni piccolo allenamento, così capisco cosa funziona e cosa no. Per esempio, ho notato che se mangio una mela con un po’ di mandorle a metà mattina, arrivo al pranzo senza quella fame da lupo che mi faceva buttare giù qualsiasi cosa.
Non so se a qualcuno può interessare, ma condividere questi piccoli progressi mi aiuta a restare motivato. Se avete consigli su come rendere la ripresa più “morbida” o su piatti naturali facili da preparare, sono tutto orecchie! Intanto, continuo su questa strada, un passo alla volta, con pazienza e un sorriso, perché tornare a sentirsi bene è già una vittoria
