Piccoli Passi per Grandi Risultati: Come Muovermi di Più al Lavoro e Sentirmi Bene!

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a muoverci un po’ anche da seduti"? Lavoro in ufficio da anni, e vi giuro che all’inizio pensavo che perdere peso fosse impossibile con una vita così sedentaria. Sempre seduta, sempre davanti al computer, e il tempo per la palestra? Un sogno lontano! Però ho scoperto che si possono fare piccoli cambiamenti che, giorno dopo giorno, fanno la differenza. Ve li racconto, magari vi ispirano!
Prima cosa: cerco di sfruttare ogni scusa per alzarmi. Vado a riempire la bottiglia d’acqua ogni ora (e sì, bevo tanto, fa bene alla pelle e mi tiene attiva). Poi, quando parlo al telefono con un collega, invece di stare ferma alla scrivania, faccio due passi nel corridoio. Non è una maratona, ma quei minuti si sommano! A volte, se devo chiedere qualcosa a qualcuno nell’ufficio accanto, ci vado di persona invece di mandare un’email. Piccoli trucchi, no?
In pausa pranzo, invece di mangiare al volo davanti allo schermo, mi sono imposta di uscire. Anche solo 20 minuti di camminata veloce vicino all’ufficio, magari con un’amica che mi segue in questa “missione”. Porto con me un’insalata di ceci o un wrap di verdure – leggero ma saziante – e mi godo l’aria fresca. Tornare alla scrivania dopo è tutta un’altra storia, mi sento meno appesantita.
E poi, udite udite, faccio esercizi proprio mentre lavoro! Tipo, stringo i glutei per qualche secondo (nessuno se ne accorge, giuro!) o alzo le gambe sotto la scrivania per un po’. Non è come sollevare pesi, ma tiene i muscoli svegli. A volte, se sono sola, mi alzo e faccio qualche squat vicino alla sedia – cinque minuti e via, mi sento una guerriera!
Il bello è che non serve stravolgere la giornata, basta volerlo. Certo, non divento una maratoneta così, ma sto meglio, mi muovo di più e, piano piano, i jeans iniziano a starmi larghi. Voi che fate per non farvi “inghiottire” dalla sedia dell’ufficio? Dai, condividete, che ogni idea è oro!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a muoverci un po’ anche da seduti"? Lavoro in ufficio da anni, e vi giuro che all’inizio pensavo che perdere peso fosse impossibile con una vita così sedentaria. Sempre seduta, sempre davanti al computer, e il tempo per la palestra? Un sogno lontano! Però ho scoperto che si possono fare piccoli cambiamenti che, giorno dopo giorno, fanno la differenza. Ve li racconto, magari vi ispirano!
Prima cosa: cerco di sfruttare ogni scusa per alzarmi. Vado a riempire la bottiglia d’acqua ogni ora (e sì, bevo tanto, fa bene alla pelle e mi tiene attiva). Poi, quando parlo al telefono con un collega, invece di stare ferma alla scrivania, faccio due passi nel corridoio. Non è una maratona, ma quei minuti si sommano! A volte, se devo chiedere qualcosa a qualcuno nell’ufficio accanto, ci vado di persona invece di mandare un’email. Piccoli trucchi, no?
In pausa pranzo, invece di mangiare al volo davanti allo schermo, mi sono imposta di uscire. Anche solo 20 minuti di camminata veloce vicino all’ufficio, magari con un’amica che mi segue in questa “missione”. Porto con me un’insalata di ceci o un wrap di verdure – leggero ma saziante – e mi godo l’aria fresca. Tornare alla scrivania dopo è tutta un’altra storia, mi sento meno appesantita.
E poi, udite udite, faccio esercizi proprio mentre lavoro! Tipo, stringo i glutei per qualche secondo (nessuno se ne accorge, giuro!) o alzo le gambe sotto la scrivania per un po’. Non è come sollevare pesi, ma tiene i muscoli svegli. A volte, se sono sola, mi alzo e faccio qualche squat vicino alla sedia – cinque minuti e via, mi sento una guerriera!
Il bello è che non serve stravolgere la giornata, basta volerlo. Certo, non divento una maratoneta così, ma sto meglio, mi muovo di più e, piano piano, i jeans iniziano a starmi larghi. Voi che fate per non farvi “inghiottire” dalla sedia dell’ufficio? Dai, condividete, che ogni idea è oro!
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio “salve, compagni di scrivania e sudore climatico”? Io sono quella che si è trasferita dall’Italia centrale a un posto dove l’umidità ti abbraccia come un parente appiccicoso che non vuole mollarti. Vi giuro, il primo mese qui pensavo che il mio piano di dimagrire sarebbe morto soffocato dal caldo bagnato, altro che sedia dell’ufficio! Però, eccomi qua, a combattere la bilancia tra una goccia di sudore e un’insalata che cerco di non far appassire prima di pranzo.

La tua idea di alzarti per l’acqua mi piace, io faccio lo stesso, ma con un twist: qui l’aria è così umida che la bottiglia si riempie da sola di condensa! Scherzo, però bevo come un cammello, anche perché se non lo faccio mi sento un sacco di patate bollite. E sì, anch’io sfrutto le telefonate per passeggiare, ma da quando sono qui i corridoi sembrano saune, quindi è più un “muoviti o sciogliti”. Niente palestra per me, troppo lontana e con questo clima mi trasformerei in una pozzanghera prima di arrivarci, ma quei passetti tra un ufficio e l’altro li faccio pure io – almeno mi illudo di bruciare qualcosa.

La pausa pranzo è il mio momento di gloria, o di sopravvivenza, dipende dal giorno. Esco, sì, ma non sempre con un’amica – qui sto ancora convincendo la mia collega a non guardarmi come un’aliena quando propongo una camminata sotto il sole che ti cuoce. Mi porto dietro un’insalata di quinoa o qualcosa di leggero, perché con questo caldo se mangio pesante rischio di addormentarmi sulla tastiera. Cammino veloce, sudo ancora più veloce, e quando torno mi sento un po’ meno colpevole di stare seduta tutto il giorno. Il trucco? Un ventaglio, sempre in borsa, altro che guerriera – sembro una diva anni ’50, ma funziona!

Gli esercizi alla scrivania li faccio anch’io, ma qui è una questione di vita o morte: se non mi muovo, i muscoli si arrendono all’afa. Stringo i glutei, alzo le gambe, e a volte provo pure qualche stretch furtivo – tipo allungarmi come un gatto, ma senza farmi beccare dal capo. Squat? Li ho provati, ma con l’umidità il pavimento sembra una pista da pattinaggio, quindi ci vado piano.

Il punto è che questo clima mi sta costringendo a inventarmi di tutto per non cedere alla pigrizia totale. Non ho jeans che mi stanno larghi – ancora – ma la bilancia ha smesso di urlare ogni volta che ci salgo. Voi come fate a non farvi inghiottire dalla sedia quando fuori sembra un forno o una palude? Dai, sparate idee, che tra caldo e lavoro sedentario qui serve un miracolo... o almeno un’amica che cammini con me!
 
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio “salve, compagni di scrivania e sudore climatico”? Io sono quella che si è trasferita dall’Italia centrale a un posto dove l’umidità ti abbraccia come un parente appiccicoso che non vuole mollarti. Vi giuro, il primo mese qui pensavo che il mio piano di dimagrire sarebbe morto soffocato dal caldo bagnato, altro che sedia dell’ufficio! Però, eccomi qua, a combattere la bilancia tra una goccia di sudore e un’insalata che cerco di non far appassire prima di pranzo.

La tua idea di alzarti per l’acqua mi piace, io faccio lo stesso, ma con un twist: qui l’aria è così umida che la bottiglia si riempie da sola di condensa! Scherzo, però bevo come un cammello, anche perché se non lo faccio mi sento un sacco di patate bollite. E sì, anch’io sfrutto le telefonate per passeggiare, ma da quando sono qui i corridoi sembrano saune, quindi è più un “muoviti o sciogliti”. Niente palestra per me, troppo lontana e con questo clima mi trasformerei in una pozzanghera prima di arrivarci, ma quei passetti tra un ufficio e l’altro li faccio pure io – almeno mi illudo di bruciare qualcosa.

La pausa pranzo è il mio momento di gloria, o di sopravvivenza, dipende dal giorno. Esco, sì, ma non sempre con un’amica – qui sto ancora convincendo la mia collega a non guardarmi come un’aliena quando propongo una camminata sotto il sole che ti cuoce. Mi porto dietro un’insalata di quinoa o qualcosa di leggero, perché con questo caldo se mangio pesante rischio di addormentarmi sulla tastiera. Cammino veloce, sudo ancora più veloce, e quando torno mi sento un po’ meno colpevole di stare seduta tutto il giorno. Il trucco? Un ventaglio, sempre in borsa, altro che guerriera – sembro una diva anni ’50, ma funziona!

Gli esercizi alla scrivania li faccio anch’io, ma qui è una questione di vita o morte: se non mi muovo, i muscoli si arrendono all’afa. Stringo i glutei, alzo le gambe, e a volte provo pure qualche stretch furtivo – tipo allungarmi come un gatto, ma senza farmi beccare dal capo. Squat? Li ho provati, ma con l’umidità il pavimento sembra una pista da pattinaggio, quindi ci vado piano.

Il punto è che questo clima mi sta costringendo a inventarmi di tutto per non cedere alla pigrizia totale. Non ho jeans che mi stanno larghi – ancora – ma la bilancia ha smesso di urlare ogni volta che ci salgo. Voi come fate a non farvi inghiottire dalla sedia quando fuori sembra un forno o una palude? Dai, sparate idee, che tra caldo e lavoro sedentario qui serve un miracolo... o almeno un’amica che cammini con me!
Ehi, truppa da ufficio, o forse “sopravvissuti della sedia”? Mi sa che ti capisco fin troppo bene, anche se il mio campo di battaglia è un po’ diverso. Io sono quella fissata con la “sушка” – sì, sto preparando il fisico per una gara di bodybuilding, e tra lavoro sedentario e il resto è una lotta quotidiana. Altro che jeans larghi, qui si tratta di far uscire i muscoli e buttare giù ogni grammo di troppo, che dopo i parti non è proprio una passeggiata!

La tua storia dell’acqua mi piace, anch’io tengo la bottiglia come un’ancora di salvezza. Ne bevo litri, non solo per la pelle, ma perché se non sto idratata crollo durante gli allenamenti serali. Ogni ora mi alzo, riempio, bevo – è un rituale. E sì, pure le telefonate sono una scusa d’oro: cammino avanti e indietro come una forsennata, anche se i colleghi mi guardano strano. Non è solo per muovermi, è che sto contando i minuti per non impazzire davanti allo schermo. Passetti tra un ufficio e l’altro? Li faccio, ma con passo deciso, che sennò non serve a niente.

Pausa pranzo per me è sacra, ma altro che 20 minuti di camminata tranquilla. Esco, sì, ma spesso è una corsa contro il tempo: mangio il mio pollo e riso pesati al grammo – tutto in un tupperware che sembra un mattone – e poi via, 30 minuti di passi veloci, quasi un cardio leggero. Non ho amiche che mi seguono, sono tutti troppo rilassati per i miei ritmi, ma non mollo. Torno sudata, ma con la coscienza a posto. L’aria fresca? Qui dipende dal giorno, ma pure con l’umidità da palude non cedo: sudo e stringo i denti.

Gli esercizi alla scrivania li ho portati a un altro livello. Stringere i glutei? Lo faccio, ma conto le serie, tipo 3x20, che almeno sento i muscoli vivi. Alzo le gambe sotto il tavolo, ma non a caso: tengo la contrazione per 10 secondi, come un’isometrica. Squat? Altroché, li faccio eccome, ma non cinque minuti random – 3 serie da 15, nascosta dietro la porta se serve. Non è palestra, ma tengo il metabolismo sveglio, e con la mia dieta ferrea ogni movimento conta. Il capo non mi becca, sono un ninja dell’ufficio!

Tu dici piccoli passi, e hai ragione, ma io sono testarda: non mi basta sentirmi meglio, voglio vedere i risultati. Dopo i figli, il corpo non perdona, e la sedia dell’ufficio è una trappola mortale per chi come me deve asciugarsi per il palco. Non mi arrendo al clima o alla stanchezza, però ammetto che a volte sogno di mollare tutto e mangiarmi una pizza. Voi come fate a non crollare? Idee ne avete? Io sono qui a pesare ogni boccone e a contare ogni passo, ma se avete trucchi per non impazzire, li prendo al volo!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a muoverci un po’ anche da seduti"? Lavoro in ufficio da anni, e vi giuro che all’inizio pensavo che perdere peso fosse impossibile con una vita così sedentaria. Sempre seduta, sempre davanti al computer, e il tempo per la palestra? Un sogno lontano! Però ho scoperto che si possono fare piccoli cambiamenti che, giorno dopo giorno, fanno la differenza. Ve li racconto, magari vi ispirano!
Prima cosa: cerco di sfruttare ogni scusa per alzarmi. Vado a riempire la bottiglia d’acqua ogni ora (e sì, bevo tanto, fa bene alla pelle e mi tiene attiva). Poi, quando parlo al telefono con un collega, invece di stare ferma alla scrivania, faccio due passi nel corridoio. Non è una maratona, ma quei minuti si sommano! A volte, se devo chiedere qualcosa a qualcuno nell’ufficio accanto, ci vado di persona invece di mandare un’email. Piccoli trucchi, no?
In pausa pranzo, invece di mangiare al volo davanti allo schermo, mi sono imposta di uscire. Anche solo 20 minuti di camminata veloce vicino all’ufficio, magari con un’amica che mi segue in questa “missione”. Porto con me un’insalata di ceci o un wrap di verdure – leggero ma saziante – e mi godo l’aria fresca. Tornare alla scrivania dopo è tutta un’altra storia, mi sento meno appesantita.
E poi, udite udite, faccio esercizi proprio mentre lavoro! Tipo, stringo i glutei per qualche secondo (nessuno se ne accorge, giuro!) o alzo le gambe sotto la scrivania per un po’. Non è come sollevare pesi, ma tiene i muscoli svegli. A volte, se sono sola, mi alzo e faccio qualche squat vicino alla sedia – cinque minuti e via, mi sento una guerriera!
Il bello è che non serve stravolgere la giornata, basta volerlo. Certo, non divento una maratoneta così, ma sto meglio, mi muovo di più e, piano piano, i jeans iniziano a starmi larghi. Voi che fate per non farvi “inghiottire” dalla sedia dell’ufficio? Dai, condividete, che ogni idea è oro!
Ehi, ciao a tutti, o forse “sopravvissuti alla sedia da ufficio”? Mi ci rivedo tantissimo nel tuo racconto, anche se la mia storia parte da un punto un po’ diverso. Dopo un infortunio brutto – una caviglia rotta che mi ha tenuta ferma per mesi – ho messo su chili senza quasi accorgermene. Immobile sul divano, mangiare era l’unico “sport” che riuscivo a fare. Ma ora che sto riprendendo in mano la mia vita, sto scoprendo che sì, pure con una routine sedentaria si può fare qualcosa, e il tuo post me lo conferma!

Tipo, alzarmi spesso è diventato il mio mantra. Anche io faccio il giro della bottiglia d’acqua, zoppicando un po’ meno ogni giorno. Al lavoro, se devo parlare con qualcuno, mi trascino fino alla sua scrivania – ok, non è una corsa, ma è già un passo avanti rispetto a starmene piantata lì. La pausa pranzo? All’inizio la usavo per lamentarmi della mia caviglia, ora esco a fare due passi lenti ma costanti, magari con un panino leggero che non mi appesantisca troppo.

Gli esercizi “nascosti” che dici mi hanno fatto ridere, perché li faccio anch’io! Stringo i glutei o alzo la gamba buona sotto la scrivania, e giuro che mi sento quasi un’atleta segreta. Da poco ho iniziato a fare qualche stretch per la caviglia quando sono sola in ufficio – niente di folle, ma mi aiuta a sentirmi meno “arrugginita”. Non è la palestra, certo, ma con una lesione come la mia ogni movimento conta.

Il tuo “non serve stravolgere la giornata” mi ha colpita: è vero, sono i piccoli passi che ti salvano. Io sto ancora lottando coi jeans, ma almeno non mi accusano più di tradimento ogni volta che li indosso! Voi come fate a non cedere alla pigrizia totale? Io a volte mi arrendo ancora, ma leggervi mi dà una spinta. Forza, buttate lì le vostre idee, che ne ho bisogno!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse “sopravvissuti alla sedia da ufficio”? Mi ci rivedo tantissimo nel tuo racconto, anche se la mia storia parte da un punto un po’ diverso. Dopo un infortunio brutto – una caviglia rotta che mi ha tenuta ferma per mesi – ho messo su chili senza quasi accorgermene. Immobile sul divano, mangiare era l’unico “sport” che riuscivo a fare. Ma ora che sto riprendendo in mano la mia vita, sto scoprendo che sì, pure con una routine sedentaria si può fare qualcosa, e il tuo post me lo conferma!

Tipo, alzarmi spesso è diventato il mio mantra. Anche io faccio il giro della bottiglia d’acqua, zoppicando un po’ meno ogni giorno. Al lavoro, se devo parlare con qualcuno, mi trascino fino alla sua scrivania – ok, non è una corsa, ma è già un passo avanti rispetto a starmene piantata lì. La pausa pranzo? All’inizio la usavo per lamentarmi della mia caviglia, ora esco a fare due passi lenti ma costanti, magari con un panino leggero che non mi appesantisca troppo.

Gli esercizi “nascosti” che dici mi hanno fatto ridere, perché li faccio anch’io! Stringo i glutei o alzo la gamba buona sotto la scrivania, e giuro che mi sento quasi un’atleta segreta. Da poco ho iniziato a fare qualche stretch per la caviglia quando sono sola in ufficio – niente di folle, ma mi aiuta a sentirmi meno “arrugginita”. Non è la palestra, certo, ma con una lesione come la mia ogni movimento conta.

Il tuo “non serve stravolgere la giornata” mi ha colpita: è vero, sono i piccoli passi che ti salvano. Io sto ancora lottando coi jeans, ma almeno non mi accusano più di tradimento ogni volta che li indosso! Voi come fate a non cedere alla pigrizia totale? Io a volte mi arrendo ancora, ma leggervi mi dà una spinta. Forza, buttate lì le vostre idee, che ne ho bisogno!
Ehi, ciao, o forse “pronti a prendere a pugni la sedia dell’ufficio”? Guarda, ti leggo e mi sale il sangue al cervello, perché pure io sono incastrata in questa vita sedentaria schifosa, ma per me è iniziato tutto dopo il divorzio. Altro che caviglia rotta, qui c’è stato un crollo totale: autostima sottozero e chili che spuntavano come funghi. Però, sai che c’è? Mi sono stufata di piangermi addosso e ho deciso di muovermi, costi quel che costi!

Tipo, alzarmi ogni ora? Lo faccio, ma con rabbia! Vado a riempire ‘sta benedetta bottiglia come se fosse una missione di guerra, e se qualcuno mi guarda storto gli faccio pure il gesto dell’ombrello mentale. Al telefono con i colleghi? Cammino, altroché, sembro una che sta scappando da qualcosa, e magari è pure vero: scappo dalla me di prima. E sì, se devo parlare con qualcuno, mi alzo e ci vado di persona, così gli faccio vedere che non sono una che sta lì a marcire.

Pausa pranzo? Esco e cammino veloce, quasi corro, come se stessi sfogando tutto quello che mi bolle dentro. Niente insalatine da signorina, io mi porto un panino con proteine toste, roba che mi tiene su e mi dà energia per spaccare tutto. Gli esercizi sotto la scrivania li faccio pure io: stringo i glutei fino a farmi male, alzo le gambe come se stessi scalciando via i problemi. E quando sono sola? Squat, altro che cinque minuti, io li faccio finché non sudo, perché voglio sentirmi viva, non una morta che respira!

Non diventerò una campionessa, ma ‘sti jeans li sto domando, piano piano, e ogni centimetro in meno è una vittoria che mi urlo in faccia allo specchio. Voi che fate per non farvi fregare da ‘sta vita da zombie in ufficio? Dai, sparate le vostre mosse, che qui c’è bisogno di adrenalina!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a muoverci un po’ anche da seduti"? Lavoro in ufficio da anni, e vi giuro che all’inizio pensavo che perdere peso fosse impossibile con una vita così sedentaria. Sempre seduta, sempre davanti al computer, e il tempo per la palestra? Un sogno lontano! Però ho scoperto che si possono fare piccoli cambiamenti che, giorno dopo giorno, fanno la differenza. Ve li racconto, magari vi ispirano!
Prima cosa: cerco di sfruttare ogni scusa per alzarmi. Vado a riempire la bottiglia d’acqua ogni ora (e sì, bevo tanto, fa bene alla pelle e mi tiene attiva). Poi, quando parlo al telefono con un collega, invece di stare ferma alla scrivania, faccio due passi nel corridoio. Non è una maratona, ma quei minuti si sommano! A volte, se devo chiedere qualcosa a qualcuno nell’ufficio accanto, ci vado di persona invece di mandare un’email. Piccoli trucchi, no?
In pausa pranzo, invece di mangiare al volo davanti allo schermo, mi sono imposta di uscire. Anche solo 20 minuti di camminata veloce vicino all’ufficio, magari con un’amica che mi segue in questa “missione”. Porto con me un’insalata di ceci o un wrap di verdure – leggero ma saziante – e mi godo l’aria fresca. Tornare alla scrivania dopo è tutta un’altra storia, mi sento meno appesantita.
E poi, udite udite, faccio esercizi proprio mentre lavoro! Tipo, stringo i glutei per qualche secondo (nessuno se ne accorge, giuro!) o alzo le gambe sotto la scrivania per un po’. Non è come sollevare pesi, ma tiene i muscoli svegli. A volte, se sono sola, mi alzo e faccio qualche squat vicino alla sedia – cinque minuti e via, mi sento una guerriera!
Il bello è che non serve stravolgere la giornata, basta volerlo. Certo, non divento una maratoneta così, ma sto meglio, mi muovo di più e, piano piano, i jeans iniziano a starmi larghi. Voi che fate per non farvi “inghiottire” dalla sedia dell’ufficio? Dai, condividete, che ogni idea è oro!
Ciao carissimi, o forse meglio un bel "sveglia, che la sedia non ci divori vivi"? 😅 Io, che ormai ho i capelli bianchi e qualche acciacco, vi dico la verità: pensavo che dimagrire alla mia età, con una vita da ufficio in pensione e mille scuse per stare ferma, fosse una battaglia persa. Ma sapete che vi dico? Mi sono stufata di sentirmi un sacco di patate! E allora, via con i piccoli passi, che per noi "diversamente giovani" sono una benedizione.

Anch’io, come te, ho iniziato ad alzarmi di più. La bottiglia d’acqua è diventata la mia migliore amica: la riempio ogni ora, faccio due passi fino al bagno (che con l’età è un appuntamento fisso, diciamocelo! 😂) e mi sgranchisco le gambe. Niente palestra, per carità, che il mio ginocchio protesta solo a sentirne parlare, ma cammino nel corridoio o nel cortile di casa quando posso. È poco, ma per il mio cuore è tanto!

In pausa, mi obbligo a non crollare sul divano con un piatto pesante. Preparo una bella insalata con lenticchie o un po’ di hummus con verdure – leggero, ma che mi tiene su senza appesantirmi. Poi, esco a fare quattro passi, anche solo fino al parco vicino. L’aria fresca mi rimette al mondo, e tornare a sedermi dopo è meno drammatico. Niente vino o bicchierini per “rilassarmi”, eh, che quello sì che mi farebbe rotolare indietro di mesi!

E poi, rido da sola a fare i miei esercizi “segreti”: stringo i glutei mentre guardo la TV o alzo le gambe sotto il tavolo. Qualche volta, se mi sento ispirata, faccio due piegamenti appoggiata al muro – roba da pensionata guerriera, altro che! 💪 Non sarà una corsa, ma il corpo ringrazia, e pure la bilancia, pian piano, mi dà ragione.

Voi, piuttosto, come fate a non farvi risucchiare dalla vita sedentaria? Dai, buttate lì qualche trucco, che a noi vecchietti ogni idea serve come l’ossigeno! 🌟
 
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Ciao carissimi, o forse meglio un bel "sveglia, che la sedia non ci divori vivi"? 😅 Io, che ormai ho i capelli bianchi e qualche acciacco, vi dico la verità: pensavo che dimagrire alla mia età, con una vita da ufficio in pensione e mille scuse per stare ferma, fosse una battaglia persa. Ma sapete che vi dico? Mi sono stufata di sentirmi un sacco di patate! E allora, via con i piccoli passi, che per noi "diversamente giovani" sono una benedizione.

Anch’io, come te, ho iniziato ad alzarmi di più. La bottiglia d’acqua è diventata la mia migliore amica: la riempio ogni ora, faccio due passi fino al bagno (che con l’età è un appuntamento fisso, diciamocelo! 😂) e mi sgranchisco le gambe. Niente palestra, per carità, che il mio ginocchio protesta solo a sentirne parlare, ma cammino nel corridoio o nel cortile di casa quando posso. È poco, ma per il mio cuore è tanto!

In pausa, mi obbligo a non crollare sul divano con un piatto pesante. Preparo una bella insalata con lenticchie o un po’ di hummus con verdure – leggero, ma che mi tiene su senza appesantirmi. Poi, esco a fare quattro passi, anche solo fino al parco vicino. L’aria fresca mi rimette al mondo, e tornare a sedermi dopo è meno drammatico. Niente vino o bicchierini per “rilassarmi”, eh, che quello sì che mi farebbe rotolare indietro di mesi!

E poi, rido da sola a fare i miei esercizi “segreti”: stringo i glutei mentre guardo la TV o alzo le gambe sotto il tavolo. Qualche volta, se mi sento ispirata, faccio due piegamenti appoggiata al muro – roba da pensionata guerriera, altro che! 💪 Non sarà una corsa, ma il corpo ringrazia, e pure la bilancia, pian piano, mi dà ragione.

Voi, piuttosto, come fate a non farvi risucchiare dalla vita sedentaria? Dai, buttate lì qualche trucco, che a noi vecchietti ogni idea serve come l’ossigeno! 🌟
Ehi, anime sedentarie ma ribelli, o forse meglio un "pronti a dare fuoco alla sedia senza alzarci"? Io sono quella che ormai ha dichiarato guerra alla bilancia con un’arma segreta: il peperoncino! Sì, perché tra un passo nel corridoio e un’insalata in pausa pranzo, ho deciso di accendere il metabolismo a suon di spezie. Altro che yo-yo, qui si va dritti come un razzo, senza tornare indietro!

Partiamo dalle tue mosse, che mi hanno fatto venir voglia di applaudirti dalla scrivania. Alzarsi per l’acqua? Geniale! Io faccio lo stesso, ma ogni volta che riempio la bottiglia ci schiaffo dentro una fettina di zenzero fresco. Brucia un po’ in gola, scalda il motore interno e mi dà quella spinta per muovermi ancora. E quando cammino per il corridoio – perché sì, anch’io ho bandito le email inutili – mi immagino di essere una specie di ninja dell’ufficio, silenziosa ma letale per i chili di troppo.

Pausa pranzo, poi, è il mio momento di gloria. Niente wrap tristi o insalatine scondite per me: io porto un bel piatto di ceci piccanti, con peperoncino rosso e un pizzico di cumino. Lo preparo la sera prima, ci metto anche un po’ di aglio e coriandolo, e quando lo mangio fuori, seduta su una panchina, mi sembra di essere in un souk marocchino, altro che ufficio grigio! È leggero, mi sazia e, vi giuro, sento il metabolismo che ringrazia e accelera. Altro che sonnolenza post-pranzo, torno alla scrivania carica come una molla.

Gli esercizi furtivi? Li adoro! Stringere i glutei mentre scrivo è ormai un’arte, ma io ci aggiungo un twist: quando nessuno guarda, faccio qualche respiro profondo e immagino di “bruciare” calorie con la forza del pensiero. E se sono sola, via con due squat vicino alla sedia, ma con un trucco: tengo in mano una tazza di tè al peperoncino – sì, lo bevo pure! – per scaldarmi ancora di più. Non è solo movimento, è una danza col fuoco interno!

E per non farmi inghiottire dalla sedia, ho un asso nella manica: la cena. Niente roba pesante che ti fa crollare sul divano, ma una zuppa di verdure con un bel cucchiaio di pasta di peperoncino. La preparo con carote, zucchine e un tocco di curcuma, poi ci butto dentro quella pasta rossa che ti fa lacrimare gli occhi. È come un falò che ti scalda dall’interno, e il giorno dopo ti senti leggera come una piuma. Niente rimbalzi, solo una discesa lenta e costante.

Voi, piuttosto, come fate a tenere il ritmo senza cedere? Avete qualche segreto per non far spegnere la fiamma? Dai, sparate idee, che qui si cucina il successo a fuoco vivo!
 
Ehi, anime sedentarie ma ribelli, o forse meglio un "pronti a dare fuoco alla sedia senza alzarci"? Io sono quella che ormai ha dichiarato guerra alla bilancia con un’arma segreta: il peperoncino! Sì, perché tra un passo nel corridoio e un’insalata in pausa pranzo, ho deciso di accendere il metabolismo a suon di spezie. Altro che yo-yo, qui si va dritti come un razzo, senza tornare indietro!

Partiamo dalle tue mosse, che mi hanno fatto venir voglia di applaudirti dalla scrivania. Alzarsi per l’acqua? Geniale! Io faccio lo stesso, ma ogni volta che riempio la bottiglia ci schiaffo dentro una fettina di zenzero fresco. Brucia un po’ in gola, scalda il motore interno e mi dà quella spinta per muovermi ancora. E quando cammino per il corridoio – perché sì, anch’io ho bandito le email inutili – mi immagino di essere una specie di ninja dell’ufficio, silenziosa ma letale per i chili di troppo.

Pausa pranzo, poi, è il mio momento di gloria. Niente wrap tristi o insalatine scondite per me: io porto un bel piatto di ceci piccanti, con peperoncino rosso e un pizzico di cumino. Lo preparo la sera prima, ci metto anche un po’ di aglio e coriandolo, e quando lo mangio fuori, seduta su una panchina, mi sembra di essere in un souk marocchino, altro che ufficio grigio! È leggero, mi sazia e, vi giuro, sento il metabolismo che ringrazia e accelera. Altro che sonnolenza post-pranzo, torno alla scrivania carica come una molla.

Gli esercizi furtivi? Li adoro! Stringere i glutei mentre scrivo è ormai un’arte, ma io ci aggiungo un twist: quando nessuno guarda, faccio qualche respiro profondo e immagino di “bruciare” calorie con la forza del pensiero. E se sono sola, via con due squat vicino alla sedia, ma con un trucco: tengo in mano una tazza di tè al peperoncino – sì, lo bevo pure! – per scaldarmi ancora di più. Non è solo movimento, è una danza col fuoco interno!

E per non farmi inghiottire dalla sedia, ho un asso nella manica: la cena. Niente roba pesante che ti fa crollare sul divano, ma una zuppa di verdure con un bel cucchiaio di pasta di peperoncino. La preparo con carote, zucchine e un tocco di curcuma, poi ci butto dentro quella pasta rossa che ti fa lacrimare gli occhi. È come un falò che ti scalda dall’interno, e il giorno dopo ti senti leggera come una piuma. Niente rimbalzi, solo una discesa lenta e costante.

Voi, piuttosto, come fate a tenere il ritmo senza cedere? Avete qualche segreto per non far spegnere la fiamma? Dai, sparate idee, che qui si cucina il successo a fuoco vivo!
Ehi, compagni di lotta contro il richiamo del divano, o forse meglio un "siete pronti a dichiarare guerra ai pantaloni che tirano"? Eccomi qua, la classica ex eroina della bilancia che ha perso la battaglia, ma non la voglia di ricominciare. Sì, perché io sono quella che aveva salutato i chili di troppo con un bel "ciaone" e poi, piano piano, li ha visti tornare come ospiti indesiderati che si piazzano in salotto senza chiedere permesso. Vi racconto la mia storia, così magari vi risparmio qualche scivolone e, chissà, mi date una mano a rimettermi in pista.

Tutto è iniziato con i piccoli passi, proprio come dici tu. Mi alzavo dalla sedia, facevo il giro dell’ufficio con la scusa del caffè – rigorosamente nero, che il latte sembrava un lusso da evitare – e mi sentivo una regina del movimento. A casa, invece, mi inventavo coreografie improbabili: un po’ di stretching mentre bolliva l’acqua per la pasta, qualche passo di danza con la scopa in mano. Ero convinta di aver trovato la formula magica: poco ma spesso, senza strafare. E funzionava! I jeans tornavano a calzare, lo specchio mi sorrideva e io mi sentivo leggera come una nuvola. Finché, beh, non ho abbassato la guardia.

Colpa delle pause pranzo, ve lo dico subito. Da insalate croccanti con ceci e pomodorini sono passata a “solo un boccone” di focaccia, che poi diventava mezza teglia. E il movimento? Dimenticato. La bottiglia d’acqua restava lì, intatta, mentre io mi perdevo tra un episodio di serie TV e un biscotto “per tirarmi su”. Il risultato? I chili sono tornati, silenziosi come ninja, e un giorno mi sono guardata allo specchio chiedendomi: “Ma chi è questa che occupa il mio riflesso?”. Una botta, credetemi, ma anche un campanello d’allarme.

Ora sto provando a ripartire, e il tuo post mi ha dato una scossa. L’idea dell’acqua come scusa per alzarmi la sto rispolverando: tengo la bottiglia lontana, così devo per forza muovermi. E visto che il peperoncino sembra il tuo superpotere, ci sto provando anch’io: un pizzico nel tè, una spolverata sulle verdure. Brucia, sì, ma mi tiene sveglia e mi fa venir voglia di non stare ferma. In pausa pranzo, sto tornando alle vecchie abitudini: un piatto di quinoa con zucchine grigliate e un filo d’olio, niente di pesante che mi inchiodi alla sedia. E dopo, quattro passi fuori, anche solo per guardare le nuvole, che mi ricordano quanto è bello sentirmi viva.

Gli esercizi “segreti” li sto riscoprendo pure io. Stringere i glutei mentre aspetto che il pc si avvii è il mio nuovo mantra, e qualche volta mi lancio in un paio di piegamenti contro il muro, con la scusa di “sgranchirmi”. Non è una maratona, ma è un inizio. E la sera, basta cene che sembrano banchetti: una zuppa leggera, magari con un po’ di spezie per dare sapore senza appesantire. Il trucco è non cedere alla tentazione di “rilassarmi” con un bicchiere di vino, che poi diventa una bottiglia e un biglietto di sola andata per il divano.

Il problema, però, è la costanza. Voi come fate a non mollare? Io parto carica, ma poi basta un giorno di pioggia o una riunione infinita e mi ritrovo a dire “domani recupero”. E quel domani diventa mai. Avete qualche trucco per non far spegnere la scintilla? Qualcosa che vi tiene in movimento anche quando la sedia sembra chiamarvi per nome? Dai, condividete, che qui c’è una ex campionessa del rimbalzo che vuole tornare in gara, un passo alla volta!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a muoverci un po’ anche da seduti"? Lavoro in ufficio da anni, e vi giuro che all’inizio pensavo che perdere peso fosse impossibile con una vita così sedentaria. Sempre seduta, sempre davanti al computer, e il tempo per la palestra? Un sogno lontano! Però ho scoperto che si possono fare piccoli cambiamenti che, giorno dopo giorno, fanno la differenza. Ve li racconto, magari vi ispirano!
Prima cosa: cerco di sfruttare ogni scusa per alzarmi. Vado a riempire la bottiglia d’acqua ogni ora (e sì, bevo tanto, fa bene alla pelle e mi tiene attiva). Poi, quando parlo al telefono con un collega, invece di stare ferma alla scrivania, faccio due passi nel corridoio. Non è una maratona, ma quei minuti si sommano! A volte, se devo chiedere qualcosa a qualcuno nell’ufficio accanto, ci vado di persona invece di mandare un’email. Piccoli trucchi, no?
In pausa pranzo, invece di mangiare al volo davanti allo schermo, mi sono imposta di uscire. Anche solo 20 minuti di camminata veloce vicino all’ufficio, magari con un’amica che mi segue in questa “missione”. Porto con me un’insalata di ceci o un wrap di verdure – leggero ma saziante – e mi godo l’aria fresca. Tornare alla scrivania dopo è tutta un’altra storia, mi sento meno appesantita.
E poi, udite udite, faccio esercizi proprio mentre lavoro! Tipo, stringo i glutei per qualche secondo (nessuno se ne accorge, giuro!) o alzo le gambe sotto la scrivania per un po’. Non è come sollevare pesi, ma tiene i muscoli svegli. A volte, se sono sola, mi alzo e faccio qualche squat vicino alla sedia – cinque minuti e via, mi sento una guerriera!
Il bello è che non serve stravolgere la giornata, basta volerlo. Certo, non divento una maratoneta così, ma sto meglio, mi muovo di più e, piano piano, i jeans iniziano a starmi larghi. Voi che fate per non farvi “inghiottire” dalla sedia dell’ufficio? Dai, condividete, che ogni idea è oro!
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Ciao, che bello leggere il tuo entusiasmo! La tua energia è contagiosa, davvero. Anch’io sto cercando di muovermi di più, ma nel mio caso la strada è un po’ diversa. Dopo un infortunio che mi ha tenuta ferma per mesi, ho preso peso e, credimi, all’inizio pensavo che tornare in forma fosse un’impresa impossibile. Non potevo fare movimenti bruschi o allenamenti intensi, quindi ho dovuto imparare a ricostruire tutto passo dopo passo, con pazienza.

Una cosa che mi sta aiutando tantissimo è organizzare la giornata attorno a piccoli pasti frequenti. Non parlo di abbuffate, ma di spuntini ben pensati che mi tengono attiva senza appesantirmi. Ad esempio, al lavoro porto sempre con me una manciata di mandorle, uno yogurt greco o una mela con un po’ di burro d’arachidi. Mangio ogni due o tre ore, così non arrivo mai a pranzo o cena con una fame da lupo, e questo mi aiuta a non esagerare. È come dare al corpo un ritmo, sai? E mi sento più energica per muovermi, anche solo per quei piccoli gesti che dicevi tu.

Per il movimento, sto seguendo dei consigli del mio fisioterapista. Non posso ancora correre o fare squat come una volta, ma faccio esercizi adattati. Ad esempio, al lavoro, quando sono seduta, faccio piccoli movimenti con le caviglie per migliorare la circolazione, o contraggo i muscoli delle gambe per qualche secondo. Ogni tanto mi alzo e faccio una passeggiata lenta fino alla macchinetta del caffè, non tanto per il caffè, ma per sgranchirmi. Se ho una pausa più lunga, provo a fare qualche allungamento leggero vicino alla scrivania, tipo inclinare il busto o ruotare le spalle. Sono cose semplici, ma per me sono una conquista, perché ogni movimento mi ricorda che sto tornando a essere me stessa.

Un’altra cosa che ho imparato è ascoltare il corpo. Prima mi forzavo a fare tutto di fretta, ma ora capisco che il mio recupero ha bisogno di tempo. Mangiare poco e spesso mi dà la benzina per affrontare la giornata senza crollare, e muovermi in modo soft ma costante mi sta aiutando a sentirmi più forte. Non vedo ancora i risultati eclatanti, ma i vestiti iniziano a essere meno stretti, e per me è già una vittoria.

Tu che dici, hai mai provato a spezzare la giornata con spuntini leggeri? E quali sono i tuoi trucchi per non cedere alla tentazione di stare sempre ferma? Sono curiosa di sapere!
 
Ehi, che bella la tua storia, si sente proprio la grinta! Io invece sono alle prese con un altro problema: quando lo stress mi prende, finisco per buttarmi sul cibo. Altro che spuntini sani, a volte mi ritrovo con un pacco di biscotti senza nemmeno accorgermene. Sto provando a gestire le emozioni senza mangiare a sproposito, ma non è facile. Un trucco che sto testando è bere un bicchiere d’acqua o fare una passeggiata breve quando sento la voglia di "sfogarmi" col cibo. Al lavoro, tipo, mi alzo e faccio un giro per l’ufficio, così mi distraggo. Tu come fai a non cedere alle voglie? E con lo stress, qualche dritta?