Divorzio, Insalata e un Pizzico di Follia: La Mia Rivincita a Tavola!

pasadia

Membro
6 Marzo 2025
77
7
8
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di insalate e sogni spezzati"! Oggi mi sono svegliata con una voglia matta di raccontarvi l’ultima follia che mi frulla in testa mentre pianifico i miei pasti. Sapete, dopo il divorzio mi sono guardata allo specchio e ho detto: "Basta, cara, è ora di riscrivere il menú della tua vita!" Non sto parlando solo di chili, ma di quel peso sul cuore che ti trascina giù come un piatto di lasagne troppo unto.
Allora, eccovi il mio piano di questa settimana, un mix di rivincita e creatività. Lunedì ho deciso di partire con una vellutata di zucchine, ma non una qualunque: ci ho buttato dentro un pizzico di curcuma, perché mi piace pensare che sia la spezia della rinascita. Martedì, invece, mi sono inventata un’insalata che sembra un quadro di Picasso: lattuga, pomodorini, un po’ di feta sbriciolata e qualche strisciolina di peperone rosso, tanto per dare colore alla giornata. Mercoledì è il giorno del "pollo della vendetta": marinato con limone e rosmarino, cotto lento, perché anche la mia pazienza ormai è una questione di cottura a fuoco basso.
Giovedì mi sono concessa una pausa dal rigore: una bowl con quinoa, avocado e un filo d’olio d’oliva, che mi ricorda che posso trattarmi bene senza sentirmi in colpa. Venerdì, invece, ho osato con un esperimento: zucchine a spirale con un sugo di pomodoro fresco e basilico, perché pure le mie emozioni ormai le arrotolo come voglio io. Il weekend? Sabato mi premio con un filetto di salmone al forno e una montagna di spinaci, mentre domenica mi butto su una zuppa di lenticchie, che mi scalda l’anima come un abbraccio che non ho più bisogno di chiedere a nessuno.
Non è solo questione di bilancia, sapete? Ogni pasto è un pezzo di me che rimetto insieme. Mi peso, sì, e i numeri scendono (10 chili in 4 mesi, mica bruscolini!), ma la vera bilancia è quella dentro: mi sento più leggera, più mia. Pianificare i pasti è diventato il mio modo di dire "io valgo", altro che lacrime sopra un gelato sciolto. E voi, come vi state prendendo cura di voi stessi tra un piatto e l’altro? Dai, raccontatemi le vostre follie culinarie, che qui c’è spazio per tutte le rivincite!
 
  • Mi piace
Reazioni: Dr.Clang
Ehi, salve a voi, anime in cerca di equilibrio tra un’insalata e un ricordo! Ho letto il tuo post e mi sono ritrovata a sorridere, perché anch’io, in un certo senso, sto riscrivendo il mio menù della vita, anche se per motivi diversi. Dopo anni a sentirmi appesantita, non solo dal cibo ma da tutto quello che mi girava intorno, ho scoperto la yoga e la meditazione… e, beh, è stato come accendere una candela in una stanza buia.

Non sono mai stata una gran cuoca, lo ammetto. Prima vivevo di pasta al burro e rimpianti, ma poi ho iniziato a cambiare, un respiro alla volta. La yoga mi ha insegnato ad ascoltare il corpo, a capire di cosa ha davvero bisogno, e la meditazione mi ha aiutato a lasciar andare quel peso sul cuore di cui parli tu. Non è stato facile, soprattutto all’inizio: mi vedevo goffa, con le gambe che tremavano in una posizione del guerriero, ma piano piano ho trovato il mio ritmo. E con quello, sono arrivati i cambiamenti.

Per me, la giornata inizia sempre con un po’ di yoga al mattino, magari un saluto al sole timido, fatto sul tappetino in salotto mentre il mondo fuori si sveglia. Poi mi preparo una colazione che mi coccola: yogurt greco con qualche fettina di mela e un pizzico di cannella, perché mi piace quel profumo che sa di casa. A pranzo, spesso mi butto su qualcosa di semplice ma colorato, tipo un’insalata di rucola, ceci e carote grattugiate, con un filo d’olio e succo di limone. Mi fa sentire viva, leggera, come se stessi dando al mio corpo un “grazie” silenzioso.

La cena è il momento in cui mi concedo di sperimentare, ma sempre con calma. Ultimamente mi sono innamorata delle verdure al forno: zucchine, melanzane, un po’ di patate dolci, tutto condito con erbe e un goccio d’olio. Le metto in teglia e mentre cuociono faccio una meditazione breve, seduta lì vicino, con il profumo che mi avvolge. È strano, forse, ma per me è un rituale: mi ricorda che sto cucinando per me stessa, per volermi bene. E poi, dopo cena, magari una tisana calda e una posizione rilassante, come quella del bambino, per chiudere la giornata con dolcezza.

Non peso tutto al grammo, non sono quel tipo di persona. Però i chili sono scesi, quasi senza accorgermene: 8 in 6 mesi, che per me è tanto. Ma più dei numeri, è la testa che si è alleggerita. Prima mangiavo per riempire vuoti, ora mangio per nutrire me stessa, e la yoga mi ha dato questa consapevolezza. Non è una dieta, è più un modo di essere. Ogni tanto cedo ancora a un pezzo di cioccolato, ma non mi sento in colpa: me lo godo e basta, poi torno sul tappetino.

Mi piace il tuo “pollo della vendetta” e quella bowl con la quinoa… mi hai fatto venire voglia di provarle! Voi altri, invece, come fate a trasformare i vostri pasti in qualcosa di speciale? Io non sono brava con le parole come te, ma mi piacerebbe leggere le vostre storie. Magari mi ispirate a provare qualcosa di nuovo, chissà!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di insalate e sogni spezzati"! Oggi mi sono svegliata con una voglia matta di raccontarvi l’ultima follia che mi frulla in testa mentre pianifico i miei pasti. Sapete, dopo il divorzio mi sono guardata allo specchio e ho detto: "Basta, cara, è ora di riscrivere il menú della tua vita!" Non sto parlando solo di chili, ma di quel peso sul cuore che ti trascina giù come un piatto di lasagne troppo unto.
Allora, eccovi il mio piano di questa settimana, un mix di rivincita e creatività. Lunedì ho deciso di partire con una vellutata di zucchine, ma non una qualunque: ci ho buttato dentro un pizzico di curcuma, perché mi piace pensare che sia la spezia della rinascita. Martedì, invece, mi sono inventata un’insalata che sembra un quadro di Picasso: lattuga, pomodorini, un po’ di feta sbriciolata e qualche strisciolina di peperone rosso, tanto per dare colore alla giornata. Mercoledì è il giorno del "pollo della vendetta": marinato con limone e rosmarino, cotto lento, perché anche la mia pazienza ormai è una questione di cottura a fuoco basso.
Giovedì mi sono concessa una pausa dal rigore: una bowl con quinoa, avocado e un filo d’olio d’oliva, che mi ricorda che posso trattarmi bene senza sentirmi in colpa. Venerdì, invece, ho osato con un esperimento: zucchine a spirale con un sugo di pomodoro fresco e basilico, perché pure le mie emozioni ormai le arrotolo come voglio io. Il weekend? Sabato mi premio con un filetto di salmone al forno e una montagna di spinaci, mentre domenica mi butto su una zuppa di lenticchie, che mi scalda l’anima come un abbraccio che non ho più bisogno di chiedere a nessuno.
Non è solo questione di bilancia, sapete? Ogni pasto è un pezzo di me che rimetto insieme. Mi peso, sì, e i numeri scendono (10 chili in 4 mesi, mica bruscolini!), ma la vera bilancia è quella dentro: mi sento più leggera, più mia. Pianificare i pasti è diventato il mio modo di dire "io valgo", altro che lacrime sopra un gelato sciolto. E voi, come vi state prendendo cura di voi stessi tra un piatto e l’altro? Dai, raccontatemi le vostre follie culinarie, che qui c’è spazio per tutte le rivincite!
Ehi, guerriera delle insalate e dei sogni che sbocciano! 🌱 La tua storia mi ha fatto quasi saltare dalla sedia, sai? Quel tuo modo di trasformare ogni piatto in un pezzo di rivincita è pura poesia, e io sono qui che applaudo con una carota in mano! 😄 Mi ha colpito il tuo piano settimanale, così colorato e pieno di vita, e mi sono detta: “Ok, questa donna sta scrivendo un capolavoro, e io voglio aggiungere il mio capitolo!”

Vengo al dunque: anch’io, come te, sto riscrivendo il mio menù della vita, ma il mio trucco è il mio piccolo orto sul balcone. Non hai idea di quanto mi faccia sentire potente raccogliere un pomodoro che ho cresciuto io, con le mie mani! 🍅 Ogni foglia di basilico, ogni zucchina, ogni ravanello è come un trofeo: so esattamente cosa ci metto dentro (niente schifezze chimiche, solo sole e amore) e questo mi aiuta a tenere d’occhio ogni caloria senza diventare matta. Quando pianifico i pasti, è come se stessi costruendo un puzzle: tutto deve incastrarsi, sapore, leggerezza e quella botta di energia che ti fa dire “Posso spaccare il mondo!”

Tipo, prendi il mio lunedì: insalata di spinaci freschi del mio vaso, con ceci tostati (croccanti da paura!) e un po’ di limone per dare una svegliata al palato. Martedì, invece, mi sono buttata su un piatto di melanzane grigliate – sempre dal mio orto – con una spolverata di origano e un cucchiaio di yogurt greco per fare il pieno di gusto senza appesantirmi. Mercoledì? Tacchino al curry con un contorno di cetrioli che sanno di estate, perché anche se fuori piove, io voglio il sole nel piatto! 😎 Giovedì è il giorno della mia bowl preferita: quinoa (sì, come te!), pomodorini maturi che sembrano rubati a un quadro, e un po’ di tacchino avanzato per non lasciare indietro nulla. Venerdì mi diverto con un’insalata di rucola selvatica – quella che cresce quasi da sola sul balcone – con noci e qualche fettina di mela, che dà un tocco dolce ma non troppo.

Il weekend è il mio momento di gloria: sabato pesce al vapore con erbe aromatiche (il timo del mio vaso è una rockstar) e una montagna di verdure miste, tutte rigorosamente mie. Domenica, invece, mi coccolo con una zuppa di fagioli borlotti, che cuocio lenta lenta, come se stessi raccontando una storia a me stessa. Ogni cucchiaiata è un “Brava, ce la stai facendo!” 🥄

Sai cosa mi piace di tutto questo? Che il mio orto mi dà il controllo. Non ho bisogno di fidarmi di etichette o di roba preconfezionata: io scelgo cosa mangio, e questo mi fa sentire forte, come se stessi dicendo al mondo “Ehi, decido io!” Certo, non è sempre facile: ci sono giorni in cui il divano chiama più della bilancia, ma poi guardo le mie piantine e penso che se loro ce la fanno a crescere anche con poco, beh, io posso fare di meglio! 😜 Ho perso 7 chili in 3 mesi, ma il vero traguardo è che mi guardo allo specchio e mi piaccio, non solo per i numeri, ma per come sto imparando a volermi bene.

Tu che dici, hai mai provato a far crescere qualcosa di tuo? Anche solo un vasetto di erbe aromatiche può cambiare tutto! E dimmi, qual è il piatto che ti fa sentire più “te stessa” in questo momento? Buttati, che qui siamo tutte un po’ matte e un po’ vincitrici! 💪
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di insalate e sogni spezzati"! Oggi mi sono svegliata con una voglia matta di raccontarvi l’ultima follia che mi frulla in testa mentre pianifico i miei pasti. Sapete, dopo il divorzio mi sono guardata allo specchio e ho detto: "Basta, cara, è ora di riscrivere il menú della tua vita!" Non sto parlando solo di chili, ma di quel peso sul cuore che ti trascina giù come un piatto di lasagne troppo unto.
Allora, eccovi il mio piano di questa settimana, un mix di rivincita e creatività. Lunedì ho deciso di partire con una vellutata di zucchine, ma non una qualunque: ci ho buttato dentro un pizzico di curcuma, perché mi piace pensare che sia la spezia della rinascita. Martedì, invece, mi sono inventata un’insalata che sembra un quadro di Picasso: lattuga, pomodorini, un po’ di feta sbriciolata e qualche strisciolina di peperone rosso, tanto per dare colore alla giornata. Mercoledì è il giorno del "pollo della vendetta": marinato con limone e rosmarino, cotto lento, perché anche la mia pazienza ormai è una questione di cottura a fuoco basso.
Giovedì mi sono concessa una pausa dal rigore: una bowl con quinoa, avocado e un filo d’olio d’oliva, che mi ricorda che posso trattarmi bene senza sentirmi in colpa. Venerdì, invece, ho osato con un esperimento: zucchine a spirale con un sugo di pomodoro fresco e basilico, perché pure le mie emozioni ormai le arrotolo come voglio io. Il weekend? Sabato mi premio con un filetto di salmone al forno e una montagna di spinaci, mentre domenica mi butto su una zuppa di lenticchie, che mi scalda l’anima come un abbraccio che non ho più bisogno di chiedere a nessuno.
Non è solo questione di bilancia, sapete? Ogni pasto è un pezzo di me che rimetto insieme. Mi peso, sì, e i numeri scendono (10 chili in 4 mesi, mica bruscolini!), ma la vera bilancia è quella dentro: mi sento più leggera, più mia. Pianificare i pasti è diventato il mio modo di dire "io valgo", altro che lacrime sopra un gelato sciolto. E voi, come vi state prendendo cura di voi stessi tra un piatto e l’altro? Dai, raccontatemi le vostre follie culinarie, che qui c’è spazio per tutte le rivincite!
Ehi, che bella energia che trasmetti con i tuoi piatti pieni di rivincita! Il tuo piano settimanale è un’esplosione di colori e sapori, mi piace un sacco. Senti, visto che parli di organizzare i pasti, ti racconto un trucco che con l’intervallo 16/8 mi ha cambiato la vita: cerco di finire di mangiare almeno 2-3 ore prima di andare a letto. Tipo, se so che crollo alle 23, l’ultima forchettata la do entro le 20. Questo dà al mio corpo il tempo di digerire senza appesantirmi, e al mattino mi sveglio con una leggerezza che è una meraviglia. All’inizio sembra strano, ma poi diventa naturale. Tu come gestisci gli orari dei pasti? Racconta, che sono curioso!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di insalate e sogni spezzati"! Oggi mi sono svegliata con una voglia matta di raccontarvi l’ultima follia che mi frulla in testa mentre pianifico i miei pasti. Sapete, dopo il divorzio mi sono guardata allo specchio e ho detto: "Basta, cara, è ora di riscrivere il menú della tua vita!" Non sto parlando solo di chili, ma di quel peso sul cuore che ti trascina giù come un piatto di lasagne troppo unto.
Allora, eccovi il mio piano di questa settimana, un mix di rivincita e creatività. Lunedì ho deciso di partire con una vellutata di zucchine, ma non una qualunque: ci ho buttato dentro un pizzico di curcuma, perché mi piace pensare che sia la spezia della rinascita. Martedì, invece, mi sono inventata un’insalata che sembra un quadro di Picasso: lattuga, pomodorini, un po’ di feta sbriciolata e qualche strisciolina di peperone rosso, tanto per dare colore alla giornata. Mercoledì è il giorno del "pollo della vendetta": marinato con limone e rosmarino, cotto lento, perché anche la mia pazienza ormai è una questione di cottura a fuoco basso.
Giovedì mi sono concessa una pausa dal rigore: una bowl con quinoa, avocado e un filo d’olio d’oliva, che mi ricorda che posso trattarmi bene senza sentirmi in colpa. Venerdì, invece, ho osato con un esperimento: zucchine a spirale con un sugo di pomodoro fresco e basilico, perché pure le mie emozioni ormai le arrotolo come voglio io. Il weekend? Sabato mi premio con un filetto di salmone al forno e una montagna di spinaci, mentre domenica mi butto su una zuppa di lenticchie, che mi scalda l’anima come un abbraccio che non ho più bisogno di chiedere a nessuno.
Non è solo questione di bilancia, sapete? Ogni pasto è un pezzo di me che rimetto insieme. Mi peso, sì, e i numeri scendono (10 chili in 4 mesi, mica bruscolini!), ma la vera bilancia è quella dentro: mi sento più leggera, più mia. Pianificare i pasti è diventato il mio modo di dire "io valgo", altro che lacrime sopra un gelato sciolto. E voi, come vi state prendendo cura di voi stessi tra un piatto e l’altro? Dai, raccontatemi le vostre follie culinarie, che qui c’è spazio per tutte le rivincite!
Ehi, compagni di rivincite e insalatone d’autore, oggi mi butto nel tuo racconto con l’entusiasmo di chi ha appena sincronizzato il fitness tracker dopo una settimana di fuoco! Il tuo menu è una poesia, un inno alla rinascita che mi ha fatto venire voglia di condividere come le mie amate tecnologie mi stanno aiutando a riscrivere la mia storia, un passo e un chilo alla volta.

Parto col dirti che il tuo “pollo della vendetta” mi ha fatto ridere di gusto, e quella bowl di giovedì? Un capolavoro che urla “mi voglio bene”. Io, come te, sto imparando a trattarmi con cura, ma nel mio caso c’è sempre un gadget a fare da spalla. Il mio fido fitness tracker è praticamente il mio migliore amico: conta i passi, monitora il battito cardiaco e mi dà una pacca virtuale sulla spalla quando raggiungo i miei obiettivi giornalieri. La settimana scorsa, per esempio, mi sono fissata di fare 12.000 passi al giorno. Sembra una follia, ma tra una passeggiata al parco e una corsa al supermercato per comprare zucchine (ispirata dal tuo menu!), ce l’ho fatta. E sai una cosa? Vedere quel numerino sul display mi dà una carica pazzesca, come se stessi vincendo una maratona contro la vecchia versione di me.

Poi ci sono le mie amate bilance smart. Non sono una fissata coi numeri, ma pesarmi ogni settimana e vedere il grafico che scende sull’app mi fa sentire come se stessi scalando una montagna. Non si tratta solo di chili: l’app mi mostra anche la percentuale di massa grassa che diminuisce e quella muscolare che cresce. È come avere un allenatore personale che mi dice “ehi, stai costruendo una te stessa più forte”. In 5 mesi ho perso 8 chili, ma la vera vittoria è sentirmi più energica, come se il mio corpo stesse dicendo “ok, siamo pronti per la prossima sfida”.

E vogliamo parlare delle app per pianificare i pasti? Io uso una che mi aiuta a calcolare le calorie e a bilanciare i nutrienti, ma non è una di quelle che ti fanno sentire in gabbia. Tipo, ieri ho seguito il tuo esempio e ho provato un’insalata “da quadro”: rucola, noci, fettine di mela e un po’ di formaggio di capra. L’app mi ha detto che ero perfettamente in linea con i miei obiettivi, e io mi sono sentita una chef stellata. Per il weekend, sto pensando di sperimentare una ricetta che ho trovato: filetti di merluzzo al vapore con un contorno di broccoli e una salsa allo yogurt e menta. Semplice, ma con quel tocco di classe che mi fa sentire come se stessi cenando in un ristorante di lusso.

Un’altra cosa che adoro è il modo in cui la tecnologia mi tiene motivata. Il mio tracker mi manda notifiche per ricordarmi di bere acqua o di alzarmi se sono stata seduta troppo a lungo. E quando finisco un allenamento, l’app mi fa vedere quante calorie ho bruciato e mi dà un punteggio. È come un gioco, e io sono una che vuole sempre vincere. A volte, quando mi sento un po’ giù, guardo i progressi salvati: i grafici, le foto del “prima” e del “durante”, i piccoli traguardi raggiunti. È il mio modo di ricordarmi che ogni passo conta, proprio come ogni piatto che prepari è un pezzo di te che rimetti al posto giusto.

Insomma, tra un’insalata colorata e una vellutata speziata, sto imparando a prendermi cura di me stessa con l’aiuto dei miei gadget. Non sono solo numeri o dati: sono il mio modo di dire “ehi, mondo, sono ancora qui, e sto diventando la versione migliore di me”. Tu che dici, hai mai provato a farti amica qualche app o tracker? E soprattutto, dimmi di più delle tue follie culinarie, che il tuo menu mi ha ispirato un sacco!