Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di insalate e sogni spezzati"! Oggi mi sono svegliata con una voglia matta di raccontarvi l’ultima follia che mi frulla in testa mentre pianifico i miei pasti. Sapete, dopo il divorzio mi sono guardata allo specchio e ho detto: "Basta, cara, è ora di riscrivere il menú della tua vita!" Non sto parlando solo di chili, ma di quel peso sul cuore che ti trascina giù come un piatto di lasagne troppo unto.
Allora, eccovi il mio piano di questa settimana, un mix di rivincita e creatività. Lunedì ho deciso di partire con una vellutata di zucchine, ma non una qualunque: ci ho buttato dentro un pizzico di curcuma, perché mi piace pensare che sia la spezia della rinascita. Martedì, invece, mi sono inventata un’insalata che sembra un quadro di Picasso: lattuga, pomodorini, un po’ di feta sbriciolata e qualche strisciolina di peperone rosso, tanto per dare colore alla giornata. Mercoledì è il giorno del "pollo della vendetta": marinato con limone e rosmarino, cotto lento, perché anche la mia pazienza ormai è una questione di cottura a fuoco basso.
Giovedì mi sono concessa una pausa dal rigore: una bowl con quinoa, avocado e un filo d’olio d’oliva, che mi ricorda che posso trattarmi bene senza sentirmi in colpa. Venerdì, invece, ho osato con un esperimento: zucchine a spirale con un sugo di pomodoro fresco e basilico, perché pure le mie emozioni ormai le arrotolo come voglio io. Il weekend? Sabato mi premio con un filetto di salmone al forno e una montagna di spinaci, mentre domenica mi butto su una zuppa di lenticchie, che mi scalda l’anima come un abbraccio che non ho più bisogno di chiedere a nessuno.
Non è solo questione di bilancia, sapete? Ogni pasto è un pezzo di me che rimetto insieme. Mi peso, sì, e i numeri scendono (10 chili in 4 mesi, mica bruscolini!), ma la vera bilancia è quella dentro: mi sento più leggera, più mia. Pianificare i pasti è diventato il mio modo di dire "io valgo", altro che lacrime sopra un gelato sciolto. E voi, come vi state prendendo cura di voi stessi tra un piatto e l’altro? Dai, raccontatemi le vostre follie culinarie, che qui c’è spazio per tutte le rivincite!
Allora, eccovi il mio piano di questa settimana, un mix di rivincita e creatività. Lunedì ho deciso di partire con una vellutata di zucchine, ma non una qualunque: ci ho buttato dentro un pizzico di curcuma, perché mi piace pensare che sia la spezia della rinascita. Martedì, invece, mi sono inventata un’insalata che sembra un quadro di Picasso: lattuga, pomodorini, un po’ di feta sbriciolata e qualche strisciolina di peperone rosso, tanto per dare colore alla giornata. Mercoledì è il giorno del "pollo della vendetta": marinato con limone e rosmarino, cotto lento, perché anche la mia pazienza ormai è una questione di cottura a fuoco basso.
Giovedì mi sono concessa una pausa dal rigore: una bowl con quinoa, avocado e un filo d’olio d’oliva, che mi ricorda che posso trattarmi bene senza sentirmi in colpa. Venerdì, invece, ho osato con un esperimento: zucchine a spirale con un sugo di pomodoro fresco e basilico, perché pure le mie emozioni ormai le arrotolo come voglio io. Il weekend? Sabato mi premio con un filetto di salmone al forno e una montagna di spinaci, mentre domenica mi butto su una zuppa di lenticchie, che mi scalda l’anima come un abbraccio che non ho più bisogno di chiedere a nessuno.
Non è solo questione di bilancia, sapete? Ogni pasto è un pezzo di me che rimetto insieme. Mi peso, sì, e i numeri scendono (10 chili in 4 mesi, mica bruscolini!), ma la vera bilancia è quella dentro: mi sento più leggera, più mia. Pianificare i pasti è diventato il mio modo di dire "io valgo", altro che lacrime sopra un gelato sciolto. E voi, come vi state prendendo cura di voi stessi tra un piatto e l’altro? Dai, raccontatemi le vostre follie culinarie, che qui c’è spazio per tutte le rivincite!