Ciao a tutti,
devo dire che la tua idea della vision board è davvero interessante, ma confesso di essere un po’ scettico sul fatto che possa funzionare per tutti. Io, per esempio, ho sempre trovato la mia motivazione nell’acqua, più che nell’immaginazione di un obiettivo su un cartoncino. La tua passione per la corsa mi ha fatto riflettere, però, e magari c’è qualcosa da imparare anche per chi, come me, non è proprio un fan della terraferma.
Quando ho iniziato il mio percorso di dimagrimento, ero pieno di dubbi. Non ero sicuro che il nuoto potesse davvero fare la differenza, soprattutto perché non è un’attività che ti fa sudare come la corsa o la palestra. Eppure, più andavo avanti, più vedevo i risultati. Nuotare mi ha aiutato a perdere peso, ma soprattutto a sentirmi leggero, non solo nel corpo ma anche nella testa. I movimenti in acqua sono fluidi, non forzati, e questo è stato un toccasana per le mie articolazioni, che prima si lamentavano a ogni passo un po’ più lungo.
Il mio allenamento tipo è abbastanza semplice: tre volte a settimana, un’ora in piscina. Inizio con 10 minuti di riscaldamento, magari a stile libero a ritmo tranquillo, poi alterno serie di dorso, rana e crawl, cambiando intensità. Non sono un atleta, ma cerco di spingere un po’ di più ogni volta. Quello che amo del nuoto è che non ti senti mai “schiacciato” dal peso del tuo corpo. È come se l’acqua ti sostenesse, dandoti il tempo di migliorare senza stressarti.
Detto questo, il tuo post mi ha fatto pensare che forse potrei provare a visualizzare meglio i miei obiettivi, anche senza una vision board. Magari immaginando una gara di nuoto o una lunga nuotata in mare aperto. Però, onestamente, non so se riuscirei a trovare la stessa carica che tu trovi con la corsa. Tu come fai a non perdere la motivazione quando, magari, il tempo è brutto o sei stanca? Perché io, quando la piscina è chiusa o fa troppo freddo, fatico a non mollare.
Insomma, il nuoto per me è stato una svolta, ma sono curioso di capire se la tua tecnica di visualizzazione può davvero dare una marcia in più anche a chi, come me, vive per l’acqua. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi hai dato uno spunto su cui riflettere!