Ehi avventurieri della bilancia! Prima di lanciarvi nella vostra epica quest per sconfiggere i chili di troppo, fate un pit-stop dal medico. Non vorrete mica scoprire a metà campagna che il vostro personaggio ha un malus nascosto tipo colesterolo alto o carenza di ferro, no? I controlli sono come la mappa del tesoro: vi mostrano dove sta il vero bottino della salute!
Ragazzi, vi leggo e mi tremano un po’ le mani mentre scrivo. Questo discorso sui controlli medici mi ha colpita in pieno, perché io sono una di quelle che ha iniziato la sua “quest” senza mappa, e ora sto pagando il prezzo. Ho il gozzo, o meglio, ipotiroidismo, e credetemi, è come combattere contro un boss finale con una spada di legno. All’inizio pensavo che bastasse forza di volontà: meno carboidrati, più insalate, un po’ di palestra. Ho pure provato quelle diete alla moda, tipo quella con il caffè verde che promette miracoli. Spoiler: non funzionano se il tuo corpo sta giocando contro di te.
Sono stata dal medico dopo mesi di fatica inutile. Pesavo sempre uguale, ero stanca morta, capelli che cadevano come foglie in autunno. Analisi fatte: TSH alle stelle. Da lì è iniziato un viaggio diverso. L’endocrinologo mi ha messo sotto levotiroxina, ma non è una pillola magica. Ho dovuto imparare a conoscere il mio corpo, che è un po’ come decifrare un grimorio scritto in una lingua dimenticata. La dieta ora è calibrata: niente cibi che “sballano” la tiroide, come la soia o il cavolo crudo in quantità industriali. Mangio proteine magre, verdure cotte, carboidrati complessi, ma senza esagerare. E il caffè verde? L’ho lasciato sullo scaffale, tanto il mio metabolismo non lo ascolta.
Per le allenamenti, altro dramma. Con l’ipotiroidismo, se esageri ti senti uno straccio. Ho iniziato con camminate veloci e yoga, poi ho aggiunto pesi leggeri. Il personal trainer mi ha aiutata a non strafare, perché il mio corpo non risponde come quello di chi ha gli ormoni in regola. Ogni passo avanti è una conquista, ma è lento, lentissimo. A volte mi guardo allo specchio e vorrei mollare, ma poi penso che sto ricostruendo la mia salute, non solo la mia linea.
Quindi, vi prego, fate quei controlli. Non buttatevi a capofitto pensando che sia solo questione di “mangiare meno e muoversi di più”. Potreste avere un malus nascosto, come dice l’autore del post, e scoprirlo prima vi risparmia un sacco di frustrazione. Io ora ho la mia mappa, ma ci ho messo troppo a trovarla. Non fate il mio stesso errore.