Un viaggio di sapori: pianificare pasti con il cuore e l'aiuto del mio coach online

Blascozgz1

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6 Marzo 2025
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Amici del gusto e della leggerezza, oggi voglio raccontarvi un frammento del mio viaggio, fatto di sapori che danzano e di pasti che abbracciano il cuore. Seguo un programma con un coach online, una voce lontana ma vicina, che mi guida tra bilance e desideri. Pianificare i pasti con lui è come comporre una poesia: ogni ingrediente ha il suo verso, ogni piatto una strofa.
La settimana inizia sempre con una consulta, un momento che aspetto con trepidazione. Il mio coach mi ascolta, scruta i miei progressi, e insieme tessiamo un menù che sa di cura. Per esempio, lunedì abbiamo scelto un’insalata di farro con zucchine grigliate e ceci speziati: un’esplosione di freschezza che mi ha fatto sentire leggera come una foglia al vento. Martedì, invece, un filetto di salmone al vapore con erbette e limone, un piatto che mi ha ricordato il mare e la sua calma.
I lati belli di questo percorso a distanza? La libertà di scegliere gli orari, di cucinare nella mia cucina, di sentire che il cambiamento nasce da me. Il coach mi dà struttura, ma lascia spazio alla mia creatività. Mi manda liste, idee, persino qualche trucco per rendere un piatto più invitante senza aggiungere calorie. È come avere un amico che ti tende la mano, anche se attraverso uno schermo.
Non mancano però le ombre. A volte mi manca il calore di un incontro vero, il poter mostrare dal vivo il mio piatto o chiedere un consiglio al volo mentre sono ai fornelli. E poi, la tecnologia ogni tanto tradisce: una chiamata che salta, una connessione che traballa, e ti ritrovi a sentirti un po’ sola con la tua pentola fumante.
Ma sapete una cosa? Ogni pasto che pianifico è un passo in più verso il mio equilibrio. E il mio coach, con i suoi messaggi puntuali e le sue parole gentili, è un faro che illumina questa strada. Oggi, mentre mescolavo una crema di zucca profumata alla noce moscata, ho pensato: non è solo cibo, è amore per me stessa. E questo, forse, è il sapore più bello di tutti.
 
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Amici del gusto e della leggerezza, oggi voglio raccontarvi un frammento del mio viaggio, fatto di sapori che danzano e di pasti che abbracciano il cuore. Seguo un programma con un coach online, una voce lontana ma vicina, che mi guida tra bilance e desideri. Pianificare i pasti con lui è come comporre una poesia: ogni ingrediente ha il suo verso, ogni piatto una strofa.
La settimana inizia sempre con una consulta, un momento che aspetto con trepidazione. Il mio coach mi ascolta, scruta i miei progressi, e insieme tessiamo un menù che sa di cura. Per esempio, lunedì abbiamo scelto un’insalata di farro con zucchine grigliate e ceci speziati: un’esplosione di freschezza che mi ha fatto sentire leggera come una foglia al vento. Martedì, invece, un filetto di salmone al vapore con erbette e limone, un piatto che mi ha ricordato il mare e la sua calma.
I lati belli di questo percorso a distanza? La libertà di scegliere gli orari, di cucinare nella mia cucina, di sentire che il cambiamento nasce da me. Il coach mi dà struttura, ma lascia spazio alla mia creatività. Mi manda liste, idee, persino qualche trucco per rendere un piatto più invitante senza aggiungere calorie. È come avere un amico che ti tende la mano, anche se attraverso uno schermo.
Non mancano però le ombre. A volte mi manca il calore di un incontro vero, il poter mostrare dal vivo il mio piatto o chiedere un consiglio al volo mentre sono ai fornelli. E poi, la tecnologia ogni tanto tradisce: una chiamata che salta, una connessione che traballa, e ti ritrovi a sentirti un po’ sola con la tua pentola fumante.
Ma sapete una cosa? Ogni pasto che pianifico è un passo in più verso il mio equilibrio. E il mio coach, con i suoi messaggi puntuali e le sue parole gentili, è un faro che illumina questa strada. Oggi, mentre mescolavo una crema di zucca profumata alla noce moscata, ho pensato: non è solo cibo, è amore per me stessa. E questo, forse, è il sapore più bello di tutti.
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Blascozgz1, il tuo racconto è una ventata di ispirazione! Mi ha colpito come descrivi i tuoi pasti, quasi fossero poesie che prendono vita. Anch’io voglio condividere un pezzo del mio cammino, ma il mio alleato non è una cucina piena di spezie, bensì un paio di bastoncini da nordic walking che mi hanno cambiato la vita.

Quando ho iniziato a pensare a come rimettermi in forma, cercavo qualcosa che fosse semplice ma efficace. Non volevo diete rigide o restrizioni che mi facessero sentire in gabbia. Così ho scoperto la camminata nordica, un’attività che mi ha conquistato per la sua praticità e per il modo in cui mi fa sentire viva. Non è solo una passeggiata: con i bastoncini, ogni passo diventa un lavoro completo, che coinvolge braccia, spalle, schiena, gambe. È come se tutto il corpo danzasse insieme al ritmo del mio respiro.

La tecnica è stata la prima cosa che ho dovuto imparare. Non si tratta di piantare i bastoncini a caso: c’è un movimento fluido, un’alternanza tra braccio destro e gamba sinistra, e viceversa. All’inizio mi sentivo un po’ goffa, ma con la pratica ho trovato il mio ritmo. Ho iniziato con uscite di 30 minuti, tre volte a settimana, su un sentiero vicino casa. Ora cammino per un’ora, a volte anche di più, e scelgo percorsi diversi: parchi, colline, persino la spiaggia quando posso. Ogni luogo ha qualcosa da offrire, che sia il profumo dell’erba o il suono delle onde.

Per quanto riguarda l’attrezzatura, non serve molto. Un buon paio di bastoncini da nordic walking, regolabili in altezza, è fondamentale: io li ho presi di alluminio leggero, con impugnature comode. Scarpe da trekking o da running con una suola che non scivoli, e un abbigliamento traspirante. Non c’è bisogno di spendere una fortuna, ma investire in qualcosa di qualità fa la differenza, soprattutto se cammini spesso. Io porto sempre con me una borraccia d’acqua e, se so che starò fuori a lungo, uno snack leggero come una manciata di mandorle.

Il vero regalo di questa attività è come mi fa sentire. Camminare così mi aiuta a bruciare calorie senza nemmeno accorgermene: in un’ora, a seconda del ritmo, posso consumare anche 400-500 calorie, quasi come una corsa, ma senza stressare le articolazioni. E poi c’è la testa: mentre cammino, i pensieri si sciolgono, lo stress si allontana. È il mio momento per ricaricarmi, per ascoltare il mio corpo. Non è fame, ma energia che si muove, che mi ricorda quanto posso fare per me stessa.

Non fraintendermi, non è sempre una passeggiata – letteralmente! Ci sono giorni in cui il meteo non aiuta, o in cui la motivazione vacilla. Ma ho imparato a non forzarmi: se un giorno salto, non è la fine del mondo. L’importante è tornare a muovermi, passo dopo passo. E i risultati? Li vedo: chili persi, ma soprattutto un corpo più tonico, una resistenza che non avevo prima, un umore più stabile.

Blasco, tu parli di amore per te stessa attraverso i tuoi piatti, e io lo ritrovo in ogni sentiero che percorro. La nordic walking mi ha insegnato che prendersi cura di sé non è solo cosa metti nel piatto, ma anche come muovi il tuo corpo e ascolti il tuo ritmo. Magari un giorno ci incontreremo, tu con la tua crema di zucca e io con i miei bastoncini, e faremo un brindisi alla nostra versione più leggera e felice!