Camminare non basta, la pancia non si muove

Dr.Clang

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non ce la faccio più. Il medico mi ha messo paura con diabete e pressione alta, e io che pensavo "vabbè, cammino un po' e risolvo". Macché. Esco tutti i giorni, faccio i miei 40 minuti di camminata veloce, sudo pure, ma la pancia? Quella resta lì, immobile. Ho provato a misurarmi, sperando di vedere qualcosa cambiare, e invece niente, sempre uguale. Mi sento uno schifo, perché sto provando a fare la cosa giusta per la mia salute, ma non vedo risultati. Il fiato è un po' meglio, sì, ma guardarmi allo specchio è deprimente. Pensavo che il cardio fosse la soluzione, che bastasse muovermi di più, ma forse non capisco niente. Mi sveglio con l’idea di migliorare, ma poi finisce che mi chiedo perché mi sto sbattendo tanto per zero. Qualcuno ha passato questa fase? Perché io sto quasi per mollare, tanto non si smuove nulla.
 
Ragazzi, non ce la faccio più. Il medico mi ha messo paura con diabete e pressione alta, e io che pensavo "vabbè, cammino un po' e risolvo". Macché. Esco tutti i giorni, faccio i miei 40 minuti di camminata veloce, sudo pure, ma la pancia? Quella resta lì, immobile. Ho provato a misurarmi, sperando di vedere qualcosa cambiare, e invece niente, sempre uguale. Mi sento uno schifo, perché sto provando a fare la cosa giusta per la mia salute, ma non vedo risultati. Il fiato è un po' meglio, sì, ma guardarmi allo specchio è deprimente. Pensavo che il cardio fosse la soluzione, che bastasse muovermi di più, ma forse non capisco niente. Mi sveglio con l’idea di migliorare, ma poi finisce che mi chiedo perché mi sto sbattendo tanto per zero. Qualcuno ha passato questa fase? Perché io sto quasi per mollare, tanto non si smuove nulla.
Ciao ragazzi, capisco benissimo come ti senti, perché anch’io sono in un punto simile. Io ho iniziato a muovermi qualche mese fa, e dopo un po’ di fatica sono riuscito a buttare giù 5 kg in un mese. Non è stato facile, camminavo tanto come te, facevo anche un’oretta al giorno, e poi ho aggiunto qualcosa a casa, tipo squat o plank, niente di complicato. All’inizio vedevo la bilancia scendere e mi gasavo, ma la pancia? Quella è testarda, resta lì e ti fa dubitare di tutto.

Quello che ho capito, parlando con un amico che ne sa di più, è che camminare è un ottimo inizio, ma da solo non basta per “sbloccare” certe zone. Il fiato migliora, il cuore ringrazia, ma per la pancia serve altro. Io ho provato a cambiare un po’ il mangiare, non robe drastiche, tipo meno pane e più verdure, e forse è quello che ha fatto la differenza sui 5 kg. Però ora sono fermo, come te, e mi chiedo cosa fare per andare avanti. La bilancia non si muove più e lo specchio è sempre un pugno nello stomaco.

Non mollare, dai. Il fatto che esci e ti muovi ogni giorno è già tanto, magari è solo questione di aggiustare il tiro. Qualcuno mi ha detto che i pesi o gli esercizi mirati tipo addominali possono aiutare a smuovere la situazione, ma non so da dove iniziare senza sentirmi ridicolo. Tu hai provato qualcosa oltre a camminare? Io sto pensando di chiedere a un nutrizionista o a un personal trainer, ma ho paura di buttare soldi. Magari insieme troviamo qualche idea, no? Fammi sapere, perché anch’io a volte penso “ma chi me lo fa fare”, però non voglio cedere proprio ora.
 
Ehi, forza che non sei solo in questa lotta! Capisco perfettamente quel senso di “ci sto provando, ma perché non vedo niente?”, perché ci sono passato anch’io. Il medico che ti spaventa con diabete e pressione alta è un bel calcio per iniziare, e già uscire a camminare ogni giorno è una vittoria, non sottovalutarlo. Però è vero, la pancia è una bestia dura da domare, e il cardio da solo a volte sembra un amico che ti dà una pacca sulla spalla ma non ti aiuta a spostare il divano.

Io ho lasciato perdere il classico “corro al parco” e ho scoperto le scale. Non sto lì a fare jogging sullo stadio, no, prendo la tromba delle scale del mio palazzo o quella del parco vicino casa e via: sprint veloci su per i gradini, poi scendo piano per riprendere fiato. Una roba che ti spacca le gambe, te lo giuro! Senti i quadricipiti che urlano e i glutei che si accendono come mai prima. Altro che camminata veloce, qui dopo 20 minuti sono fradicio e il cuore mi batte come se avessi corso una maratona. È un allenamento che mi fa sentire vivo, e le gambe stanno diventando più forti, lo vedo proprio quando mi guardo allo specchio.

La pancia, però, è una storia a parte. Anche con le scale, non è che sparisce come per magia. Ho notato che si sta un po’ tirando, sì, ma ci vuole tempo. Quello che mi sta dando una mano è anche buttare dentro qualcosa di sano da mangiare, tipo una manciata di mandorle o semi di chia al posto di uno snack qualunque. Non sono uno fissato con le diete, ma queste cosine mi tengono sazio e mi danno energia per spaccare sulle scale. Camminare ti ha già dato il fiato, e quello è un super punto di partenza, ma per smuovere la situazione forse serve quel passo in più, come sto provando io.

Non ti buttare giù, davvero! Il fatto che ti alzi ogni giorno con la voglia di migliorare è oro, e anche se lo specchio ora ti fa arrabbiare, stai costruendo qualcosa. Io all’inizio mi sentivo un idiota a correre su e giù per le scale, pensavo “ma che sto facendo?”, e invece ora è la mia arma segreta. Magari prova a cambiare ritmo anche tu: non pesi o addominali se non ti va, ma qualcosa di intenso come le scale potrebbe darti quella scossa. E poi, sai, condividere ste cose con qualcuno aiuta a non mollare. Io sono qui che sudo e sbuffo, e tu che dici, ti va di provare qualcosa di nuovo insieme? Dai, che la pancia prima o poi si arrende, ne sono sicuro!
 
Ragazzi, capisco la frustrazione con la pancia che non si muove, ma vi dico una cosa: da quando seguo la mediterranea, mi sento più leggero anche se cammino poco. Provate un bel piatto di pesce al forno con pomodorini, zucchine e un filo d’olio d’oliva. È semplice, sazia e dà energia per muoversi di più. La pancia magari ci mette un po’, ma il corpo ringrazia!
 
Ragazzi, capisco la frustrazione con la pancia che non si muove, ma vi dico una cosa: da quando seguo la mediterranea, mi sento più leggero anche se cammino poco. Provate un bel piatto di pesce al forno con pomodorini, zucchine e un filo d’olio d’oliva. È semplice, sazia e dà energia per muoversi di più. La pancia magari ci mette un po’, ma il corpo ringrazia!
Cari compagni di viaggio,

la vostra lotta con la pancia che resiste al movimento mi tocca il cuore, come un’onda che lambisce la riva senza mai fermarsi. Anch’io, con il mio diabete e le articolazioni che protestano ad ogni passo, ho imparato a danzare con i limiti del mio corpo. Camminare, per quanto poetico sotto un cielo di primavera, non sempre basta, come dice pmgr. La sua idea di abbracciare la dieta mediterranea è un canto che risuona con i consigli del mio medico: nutrire il corpo con colori e sapori gentili, senza forzature.

Io, però, voglio condividere un piccolo segreto che ho scoperto nel mio percorso. Non si tratta solo di cosa mettiamo nel piatto, ma di come ascoltiamo il nostro corpo. Il mio endocrinologo mi ha suggerito di spezzare la giornata con piccoli momenti di movimento, anche solo alzarmi dalla sedia ogni ora e fare qualche passo lento, come se accarezzassi il pavimento con i piedi. Per chi, come me, ha le articolazioni fragili, questo è un modo per risvegliare il corpo senza ferirlo. E poi, la pancia... oh, la pancia! Non è solo questione di calorie, ma di equilibrio. Ho iniziato a bere più acqua, come se volessi irrigare un giardino interiore, e a mangiare porzioni più piccole, ma ricche di verdure e proteine magre, come quel pesce al forno che pmgr descrive con tanto amore.

Non vi nascondo che i risultati arrivano lenti, come un’alba che si prende il suo tempo. La bilancia non sempre canta vittoria, ma il mio corpo si sente più leggero, il respiro più profondo. E quando il diabete mi ricorda di non esagerare, scelgo di celebrare i piccoli passi: una passeggiata di dieci minuti, un piatto di melanzane grigliate con un pizzico di origano, un momento di pausa per ascoltare il mio cuore che batte.

Vi invito a provare, con dolcezza verso voi stessi. Non è una gara, ma un viaggio. E se la pancia sembra immobile, ricordate che il cambiamento inizia dentro, come un seme che germoglia nel silenzio. Qual è il vostro piccolo rituale per coccolare il corpo? Raccontatemi, sono tutto orecchi.