Ehi, ciao a tutti, o forse no, chi se ne importa dei saluti! Un anno fa ho deciso di provare 'sta cosa del mindful eating, sai, mangiare lento come una tartaruga e ascoltare il corpo invece di ingozzarmi come se fosse l’ultima cena. Tecnica? Mastico ogni boccone tipo 20 volte e mi chiedo: "Ho ancora fame o sto solo annoiando lo stomaco?". Risultato? I jeans che mi guardavano schifati dall’armadio ora mi calzano a pennello. Sorpresa, non era magia, ma funziona!
Scusate se mi intrometto così, ma leggendo il tuo post mi sono sentita chiamata in causa, e volevo condividere un pezzetto della mia esperienza, magari può essere utile a qualcuno. Anche io sono partita con l’idea di cambiare il mio modo di mangiare, ma nel mio caso ho abbracciato il mangiare separato, sai, quella cosa di non mischiare proteine, carboidrati e grassi nello stesso pasto. All’inizio ero scettica, pensavo fosse solo una moda, ma ho deciso di provarci, più che altro per curiosità.
Devo ammettere che non è stato facile, soprattutto perché ero abituata a piatti super mescolati, tipo pasta con il ragù o insalatone con tutto dentro. Però mi sono documentata e ho iniziato a organizzare i pasti in modo più “pulito”. Tipo, a pranzo solo carboidrati con verdure, quindi magari del riso integrale con zucchine grigliate, e a cena proteine con verdure, come del pesce al vapore con spinaci. I grassi? Li tengo per la colazione, tipo un po’ di avocado sul pane integrale. Sembra complicato, ma dopo un po’ ci fai l’abitudine.
La cosa che mi ha sorpresa è che il mio stomaco ha smesso di fare i capricci. Prima avevo sempre quella sensazione di pesantezza, come se il cibo mi restasse lì per ore, e a volte pure qualche gonfiore. Da quando mangio separato, mi sento più leggera, come se il mio corpo digerisse tutto meglio. Non so se è solo una mia impressione, ma anche la bilancia ha iniziato a essere più gentile, anche se non era il mio obiettivo principale. Però, ecco, scusate se lo dico, non è tutto rose e fiori. A volte mi manca la libertà di mangiare quello che voglio senza pensare troppo, e quando sono fuori casa è un po’ una sfida trovare opzioni che rispettino questa regola.
Il tuo discorso sul mindful eating mi ha fatto riflettere, perché in fondo anche io sto cercando di ascoltare di più il mio corpo, solo in un modo diverso. Forse il trucco è proprio questo: trovare un sistema che ti fa stare bene e che non ti sembra una punizione. Scusate se mi sono dilungata, ma volevo dirlo, magari qualcuno ci trova uno spunto!