Ciao a tutti, anime in cammino! Oggi mi fermo un attimo a riflettere, con un bicchiere d’acqua fresca tra le mani – il mio piccolo trofeo quotidiano. È buffo come una cosa semplice come bere di più possa sembrare un’impresa all’inizio, eppure ora è un gesto che mi accompagna, come un amico silenzioso. Ogni sorso mi ricorda che sto danzando, passo dopo passo, verso un me più leggero, senza fretta, senza urlare al mondo promesse impossibili.
Ieri ho aggiunto un altro tassello: una passeggiata veloce dopo cena, niente di epico, solo il rumore dei miei passi sul marciapiede e il vento che mi accarezza il viso. Mi sono sorpresa a sorridere, pensando a quanto il mio corpo stia imparando a parlarmi, a dirmi “grazie” in modi che non immaginavo. Non è una corsa, non è una gara – è una melodia lenta che sto componendo giorno dopo giorno.
E sapete una cosa? Anche mangiare sta diventando un rituale diverso. Non ho tempo per grandi preparazioni, ma sto scoprendo che un piatto di verdure saltate con un filo d’olio e una manciata di spezie può essere poesia sul palato. È veloce, sì, ma non frettoloso – c’è cura anche in quel poco tempo che gli dedico. Mi piace pensare che ogni boccone sia un altro passo in questa danza, un altro nodo che sciolgo piano piano.
Non vi nego che a volte inciampo. La tentazione di un dolce o la pigrizia di un giorno grigio mi fanno vacillare, ma poi ricordo: non sto scalando una montagna in un giorno, sto costruendo un sentiero, sassolino dopo sassolino. E questo mi dà pace. Qual è il vostro piccolo passo di oggi? Cosa vi sta insegnando il vostro viaggio? Io sono qui, con la mia acqua e i miei pensieri, a fare il tifo per tutti noi.
Ieri ho aggiunto un altro tassello: una passeggiata veloce dopo cena, niente di epico, solo il rumore dei miei passi sul marciapiede e il vento che mi accarezza il viso. Mi sono sorpresa a sorridere, pensando a quanto il mio corpo stia imparando a parlarmi, a dirmi “grazie” in modi che non immaginavo. Non è una corsa, non è una gara – è una melodia lenta che sto componendo giorno dopo giorno.
E sapete una cosa? Anche mangiare sta diventando un rituale diverso. Non ho tempo per grandi preparazioni, ma sto scoprendo che un piatto di verdure saltate con un filo d’olio e una manciata di spezie può essere poesia sul palato. È veloce, sì, ma non frettoloso – c’è cura anche in quel poco tempo che gli dedico. Mi piace pensare che ogni boccone sia un altro passo in questa danza, un altro nodo che sciolgo piano piano.
Non vi nego che a volte inciampo. La tentazione di un dolce o la pigrizia di un giorno grigio mi fanno vacillare, ma poi ricordo: non sto scalando una montagna in un giorno, sto costruendo un sentiero, sassolino dopo sassolino. E questo mi dà pace. Qual è il vostro piccolo passo di oggi? Cosa vi sta insegnando il vostro viaggio? Io sono qui, con la mia acqua e i miei pensieri, a fare il tifo per tutti noi.