Come il supporto del mio partner mi sta aiutando a superare gli ostacoli

Scoubidou75

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, volevo condividere un po’ della mia esperienza con voi. Da quando ho iniziato questo percorso di perdita di peso insieme al mio compagno, ho notato quanto il suo supporto stia facendo la differenza. Non è sempre facile, sapete? Ci sono giorni in cui la tentazione di mollare è forte, tipo quando passi davanti a una pasticceria e senti il profumo di cornetti appena sfornati. Però avere qualcuno al mio fianco che mi capisce e mi sprona cambia tutto.
Per esempio, ci siamo messi d’accordo per cucinare insieme pasti più sani. Non è solo questione di mangiare meglio, ma diventa anche un momento nostro, tipo un rituale. L’altro giorno abbiamo provato a fare una versione leggera della carbonara – niente panna, solo uova e un po’ di guanciale – e devo dire che non era niente male! Ridiamo, sperimentiamo, e questo mi tiene lontana dal pensiero di “rinuncia”.
Poi c’è la parte dell’attività fisica. Da sola, forse, avrei trovato mille scuse per saltare la palestra o la passeggiata serale. Ma lui è lì, con le scarpe già pronte, che mi dice: “Dai, andiamo, dopo ti sentirai meglio”. E ha ragione! Anche solo una camminata di mezz’ora mi fa sentire più leggera, non solo fisicamente ma anche mentalmente.
Il bello è che ci motiviamo a vicenda. Se uno dei due ha una giornata no, l’altro trova il modo di tirarlo su. Tipo ieri, ero stanca dopo il lavoro e volevo solo buttarmi sul divano con una pizza. Lui invece ha tirato fuori una playlist allegra, abbiamo messo su della musica e alla fine abbiamo preparato un’insalata gigante con quello che avevamo in frigo. Non sarà stata una cena da chef, ma ci siamo divertiti e abbiamo tenuto il punto.
Penso che il segreto sia proprio questo: non sentirsi soli. Sapere che c’è qualcuno che vive le stesse difficoltà e ti dà una spinta quando serve. Certo, non è perfetto, ogni tanto litighiamo su chi ha mangiato l’ultima mela o su chi deve lavare i piatti, ma alla fine ci ridiamo sopra. Questo percorso non è solo questione di chili, ma di sentirsi meglio insieme. Qualcun altro sta provando a fare qualcosa di simile con un partner? Come vi organizzate?
 
Ciao a tutti, volevo condividere un po’ della mia esperienza con voi. Da quando ho iniziato questo percorso di perdita di peso insieme al mio compagno, ho notato quanto il suo supporto stia facendo la differenza. Non è sempre facile, sapete? Ci sono giorni in cui la tentazione di mollare è forte, tipo quando passi davanti a una pasticceria e senti il profumo di cornetti appena sfornati. Però avere qualcuno al mio fianco che mi capisce e mi sprona cambia tutto.
Per esempio, ci siamo messi d’accordo per cucinare insieme pasti più sani. Non è solo questione di mangiare meglio, ma diventa anche un momento nostro, tipo un rituale. L’altro giorno abbiamo provato a fare una versione leggera della carbonara – niente panna, solo uova e un po’ di guanciale – e devo dire che non era niente male! Ridiamo, sperimentiamo, e questo mi tiene lontana dal pensiero di “rinuncia”.
Poi c’è la parte dell’attività fisica. Da sola, forse, avrei trovato mille scuse per saltare la palestra o la passeggiata serale. Ma lui è lì, con le scarpe già pronte, che mi dice: “Dai, andiamo, dopo ti sentirai meglio”. E ha ragione! Anche solo una camminata di mezz’ora mi fa sentire più leggera, non solo fisicamente ma anche mentalmente.
Il bello è che ci motiviamo a vicenda. Se uno dei due ha una giornata no, l’altro trova il modo di tirarlo su. Tipo ieri, ero stanca dopo il lavoro e volevo solo buttarmi sul divano con una pizza. Lui invece ha tirato fuori una playlist allegra, abbiamo messo su della musica e alla fine abbiamo preparato un’insalata gigante con quello che avevamo in frigo. Non sarà stata una cena da chef, ma ci siamo divertiti e abbiamo tenuto il punto.
Penso che il segreto sia proprio questo: non sentirsi soli. Sapere che c’è qualcuno che vive le stesse difficoltà e ti dà una spinta quando serve. Certo, non è perfetto, ogni tanto litighiamo su chi ha mangiato l’ultima mela o su chi deve lavare i piatti, ma alla fine ci ridiamo sopra. Questo percorso non è solo questione di chili, ma di sentirsi meglio insieme. Qualcun altro sta provando a fare qualcosa di simile con un partner? Come vi organizzate?
Ehi, ciao! Leggerti mi ha fatto spuntare un sorriso, sai? La tua storia con il tuo compagno è proprio carina, mi piace questo vibe di squadra che avete. Io sono più una tartaruga in questo viaggio, tipo "meno 1 kg al mese, ma almeno non mollo". Non ho un partner che mi segue passo passo come te, ma capisco quel bisogno di non sentirsi soli. Il tuo racconto della carbonara leggera e delle camminate serali mi ha fatto quasi venir voglia di provarci anch’io... quasi, eh!

Da me il progresso è lento, lentissimo, ma stabile. Ogni mese mi dico “vabbè, è poco, ma è qualcosa”. Tipo, a febbraio ho perso 800 grammi e mi sono sentita una regina, poi a marzo 1 kg tondo e ho festeggiato con un tè invece di una fetta di torta – un record personale! Però ammetto che senza qualcuno che mi sprona come fai tu con il tuo compagno, a volte mi perdo. Passo davanti al bar e quei cornetti mi chiamano per nome, giuro.

Mi piace l’idea di cucinare insieme che avete, però. Io di solito mi arrangio da sola, tipo ieri ho fatto un minestrone con quello che c’era nel frigo – zucchine un po’ molli, una carota solitaria e un pezzo di sedano triste. Niente di che, ma mi sono sentita fiera lo stesso. Magari potrei provare a rendere queste cose più divertenti, tipo mettere della musica come fate voi. Chissà, magari con una playlist giusta pure il minestrone sembra una festa!

Per l’attività fisica invece sono un disastro. Esco per una passeggiata solo se devo portare fuori il cane della mia coinquilina, e pure lì a volte faccio finta di non sentire quando mi guarda con quegli occhioni. Forse mi serve un “compagno di scarpe pronte” come il tuo, qualcuno che mi trascini fuori casa. Tu come fai a non cedere quando proprio non hai voglia? Il tuo lui ha qualche trucco speciale?

Insomma, il tuo post mi ha fatto pensare che magari non ho bisogno di correre, ma di trovare il mio ritmo. Il tuo compagno sembra proprio un tesoro, e mi sa che hai ragione: avere qualcuno che ti capisce rende tutto meno pesante. Io per ora mi appoggio agli amici virtuali di questo forum, ma chissà, magari un giorno trovo anch’io un alleato in carne e ossa. Grazie per aver condiviso, mi hai dato un po’ di carica – e ora vado a prepararmi un’insalata, sperando di non cedere a
 
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Ciao a tutti, volevo condividere un po’ della mia esperienza con voi. Da quando ho iniziato questo percorso di perdita di peso insieme al mio compagno, ho notato quanto il suo supporto stia facendo la differenza. Non è sempre facile, sapete? Ci sono giorni in cui la tentazione di mollare è forte, tipo quando passi davanti a una pasticceria e senti il profumo di cornetti appena sfornati. Però avere qualcuno al mio fianco che mi capisce e mi sprona cambia tutto.
Per esempio, ci siamo messi d’accordo per cucinare insieme pasti più sani. Non è solo questione di mangiare meglio, ma diventa anche un momento nostro, tipo un rituale. L’altro giorno abbiamo provato a fare una versione leggera della carbonara – niente panna, solo uova e un po’ di guanciale – e devo dire che non era niente male! Ridiamo, sperimentiamo, e questo mi tiene lontana dal pensiero di “rinuncia”.
Poi c’è la parte dell’attività fisica. Da sola, forse, avrei trovato mille scuse per saltare la palestra o la passeggiata serale. Ma lui è lì, con le scarpe già pronte, che mi dice: “Dai, andiamo, dopo ti sentirai meglio”. E ha ragione! Anche solo una camminata di mezz’ora mi fa sentire più leggera, non solo fisicamente ma anche mentalmente.
Il bello è che ci motiviamo a vicenda. Se uno dei due ha una giornata no, l’altro trova il modo di tirarlo su. Tipo ieri, ero stanca dopo il lavoro e volevo solo buttarmi sul divano con una pizza. Lui invece ha tirato fuori una playlist allegra, abbiamo messo su della musica e alla fine abbiamo preparato un’insalata gigante con quello che avevamo in frigo. Non sarà stata una cena da chef, ma ci siamo divertiti e abbiamo tenuto il punto.
Penso che il segreto sia proprio questo: non sentirsi soli. Sapere che c’è qualcuno che vive le stesse difficoltà e ti dà una spinta quando serve. Certo, non è perfetto, ogni tanto litighiamo su chi ha mangiato l’ultima mela o su chi deve lavare i piatti, ma alla fine ci ridiamo sopra. Questo percorso non è solo questione di chili, ma di sentirsi meglio insieme. Qualcun altro sta provando a fare qualcosa di simile con un partner? Come vi organizzate?
 
Ehi Scoubidou75, che bella storia che hai condiviso! Si sente proprio quanto il supporto del tuo compagno stia rendendo questo percorso più leggero e persino divertente. Mi ritrovo tantissimo in quello che dici, soprattutto sul fatto di non sentirsi soli – è una chiave che cambia tutto.

Io ho perso peso con il digiuno intermittente, tipo il 16/8, e ti capisco quando parli di quelle giornate in cui la pasticceria sembra chiamarti per nome! Anche il mio compagno mi ha aiutata un sacco, soprattutto a organizzare i pasti. Noi ci siamo messi d’accordo sulle “finestre” per mangiare: dalle 12 alle 20, e fuori da quegli orari, acqua o tisane. Cucinare insieme, come fate voi, è un’idea geniale! Anche noi proviamo versioni leggere dei piatti che ci piacciono – tipo una pizza con base di cavolfiore (sembra strano, ma fidati, funziona) – e diventa un modo per stare bene senza sentirci in punizione.

Per il digiuno, ti consiglio di provare a far coincidere i momenti più duri, tipo la mattina presto, con qualcosa che ti distrae. Io e il mio compagno facciamo una passeggiata veloce prima di colazione – che poi slitta direttamente al pranzo – e questo mi tiene lontana dal frigo. L’importante è non esagerare: se un giorno sgarri, non ti colpevolizzare, riparti il giorno dopo. Magari provate a sincronizzarvi anche voi su un ritmo così, visto che siete già un bel team!

Come vi organizzate per i “momenti deboli”? Io a volte cedo al pensiero di un dolcetto, ma avere lui che mi dice “dai, tieni duro, dopo ci facciamo un tè insieme” mi salva. È proprio vero: insieme è tutta un’altra cosa!
 
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Ehi, che bello leggere di voi e del vostro teamwork, davvero! Si sente quanto vi state sostenendo a vicenda, e questo mi fa quasi invidia – in senso buono, eh! Però, devo dirtelo, leggendo del tuo digiuno intermittente e di queste “finestre” rigide, mi viene un po’ da storcere il naso. Non fraintendermi, capisco che per te funziona e che il supporto del tuo compagno rende tutto più facile, ma io proprio non ce la faccio con queste regole ferree. Tipo, già solo pensare di dover aspettare le 12 per mangiare mi fa venire fame adesso, anche se ho appena finito cena!

Io sono più per l’idea di ascoltare il corpo, sai? Mangiare quando ho fame, smettere quando sono sazia, senza stare a guardare l’orologio o a pesare ogni boccone. Certo, non è che dico di buttarsi su una torta intera ogni volta che chiama la pasticceria – anche perché, sì, pure a me succede di sentirla urlare il mio nome! – ma credo che il punto sia trovare un equilibrio senza sentirsi in gabbia. Col mio compagno facciamo un po’ così: non abbiamo orari fissi, ma cerchiamo di goderci il cibo senza drammi. Tipo, se ci va una pizza, la facciamo normale, non con il cavolfiore – scusa, ma proprio non mi convince! – e magari il giorno dopo stiamo più leggeri, senza farne una tragedia.

Per i “momenti deboli”, come li chiami tu, io penso che non serva sempre resistere a tutti i costi. Se hai voglia di un dolcetto, prendilo, no? Magari piccolo, magari condiviso col tuo compagno, così diventa un momento vostro e non un “cedimento”. Io e il mio a volte ci sediamo con un tè e due biscotti, e invece di sentirmi in colpa mi godo quel rituale. Non è che sto cercando la soluzione magica per dimagrire in due giorni, eh, ma più che altro di stare bene con me stessa senza impazzire dietro a schemi rigidi.

Mi sa che siamo un po’ su due filosofie diverse, ma mi piace che anche tu sottolinei quanto conti avere qualcuno accanto. Forse potreste provare a mollare un po’ gli orari, no? Tipo, вместо того чтобы сказать “no, fuori dalla finestra non si mangia”, chiedervi “ma ho davvero fame o è solo gola?”. Io ho notato che spesso è più una questione di testa che di stomaco. Come gestite voi quando la voglia arriva fuori orario? Vi fate forza a vicenda o cedete insieme? Dai, racconta, sono curiosa!
 
Ciao a tutti, volevo condividere un po’ della mia esperienza con voi. Da quando ho iniziato questo percorso di perdita di peso insieme al mio compagno, ho notato quanto il suo supporto stia facendo la differenza. Non è sempre facile, sapete? Ci sono giorni in cui la tentazione di mollare è forte, tipo quando passi davanti a una pasticceria e senti il profumo di cornetti appena sfornati. Però avere qualcuno al mio fianco che mi capisce e mi sprona cambia tutto.
Per esempio, ci siamo messi d’accordo per cucinare insieme pasti più sani. Non è solo questione di mangiare meglio, ma diventa anche un momento nostro, tipo un rituale. L’altro giorno abbiamo provato a fare una versione leggera della carbonara – niente panna, solo uova e un po’ di guanciale – e devo dire che non era niente male! Ridiamo, sperimentiamo, e questo mi tiene lontana dal pensiero di “rinuncia”.
Poi c’è la parte dell’attività fisica. Da sola, forse, avrei trovato mille scuse per saltare la palestra o la passeggiata serale. Ma lui è lì, con le scarpe già pronte, che mi dice: “Dai, andiamo, dopo ti sentirai meglio”. E ha ragione! Anche solo una camminata di mezz’ora mi fa sentire più leggera, non solo fisicamente ma anche mentalmente.
Il bello è che ci motiviamo a vicenda. Se uno dei due ha una giornata no, l’altro trova il modo di tirarlo su. Tipo ieri, ero stanca dopo il lavoro e volevo solo buttarmi sul divano con una pizza. Lui invece ha tirato fuori una playlist allegra, abbiamo messo su della musica e alla fine abbiamo preparato un’insalata gigante con quello che avevamo in frigo. Non sarà stata una cena da chef, ma ci siamo divertiti e abbiamo tenuto il punto.
Penso che il segreto sia proprio questo: non sentirsi soli. Sapere che c’è qualcuno che vive le stesse difficoltà e ti dà una spinta quando serve. Certo, non è perfetto, ogni tanto litighiamo su chi ha mangiato l’ultima mela o su chi deve lavare i piatti, ma alla fine ci ridiamo sopra. Questo percorso non è solo questione di chili, ma di sentirsi meglio insieme. Qualcun altro sta provando a fare qualcosa di simile con un partner? Come vi organizzate?
Ehi, capisco benissimo quel profumo di cornetti che ti chiama, ma avere un compagno che ti tiene sulla strada giusta è oro. Io sono sceso di 20 chili e ti dico: il supporto del mio partner è stato tutto. Cucinare insieme ci ha salvato, tipo quando abbiamo fatto quella carbonara "finta" che dici tu – buona e senza rimpianti. E le camminate? Da solo avrei mollato al secondo giorno, ma con lei che mi aspetta con le scarpe in mano, non ho scuse. Non sei sola, ed è questo che conta. Voi come vi spronate nei momenti no?
 
Ehi, capisco benissimo quel profumo di cornetti che ti chiama, ma avere un compagno che ti tiene sulla strada giusta è oro. Io sono sceso di 20 chili e ti dico: il supporto del mio partner è stato tutto. Cucinare insieme ci ha salvato, tipo quando abbiamo fatto quella carbonara "finta" che dici tu – buona e senza rimpianti. E le camminate? Da solo avrei mollato al secondo giorno, ma con lei che mi aspetta con le scarpe in mano, non ho scuse. Non sei sola, ed è questo che conta. Voi come vi spronate nei momenti no?
Ciao Scoubidou75, leggere il tuo post mi ha fatto quasi paura: sembra che tu abbia un alleato perfetto lì a casa, mentre io qui combatto ogni giorno con il caos di figli, lavoro e un marito che a volte sembra più un ostacolo che un aiuto! No, scherzo, ma non del tutto. Anche io ho una famiglia e un ritmo che non perdona: sveglia alle 6, colazione per i bimbi, corsa in ufficio, poi compiti, cena e crollo sul divano. Perdere peso in mezzo a tutto questo? Una guerra. Ma il tuo racconto mi ha fatto pensare: forse sto sottovalutando il potere di avere qualcuno con me in questa battaglia.

Il mio compagno non è proprio un fanatico della palestra, diciamo che preferisce guardarmi mentre sudo piuttosto che unirsi a me. Però, quando gli ho detto che volevo provarci sul serio, ha accettato di darmi una mano, anche se con qualche sbuffo. Tipo, abbiamo deciso di preparare i pasti la sera prima, così non finisco per buttarmi su qualcosa di veloce e terribile a pranzo. Non è romantico come il vostro rituale della carbonara leggera – che comunque mi segno, perché suona da paura buona – ma funziona. Io peso le verdure, lui griglia il pollo, e i bimbi giocano a chi finisce prima i compiti per venire a “dare ordini” in cucina. Alla fine, abbiamo qualcosa di sano pronto senza impazzire il giorno dopo.

L’attività fisica è un altro incubo. Con due figli piccoli, uscire a camminare insieme è più una spedizione militare che una passeggiata. Ma abbiamo trovato un trucco: mentre loro giocano al parco, noi ci alterniamo a fare giri veloci intorno all’area giochi. Non sarà la maratona, ma meglio di niente. Lui mi cronometra con il telefono e ogni tanto mi urla “Muoviti, che sennò ti supero io!”. Mi fa arrabbiare, ma mi spinge a non mollare. Nei momenti no, però, è dura. Tipo ieri: ero distrutta, i bimbi urlavano, e l’idea di cucinare sano mi terrorizzava. Lui ha preso in mano la situazione, ha fatto una frittata con albumi e spinaci – niente di che, ma almeno non abbiamo ordinato pizza. Non è il tipo da playlist allegre, ma sa quando insistere e quando lasciarmi respirare.

Il punto è che, come dici tu, non sentirsi soli fa la differenza. Anche se non siamo perfetti – litighiamo spesso su chi deve pulire il frigo o su chi ha lasciato il cioccolato in bella vista – sapere che c’è lui mi tiene in carreggiata. Nei giorni in cui vorrei solo mollare tutto e mangiarmi un tiramisù intero, mi basta guardarlo che armeggia con una padella per ricordarmi perché sto lottando. Voi come fate quando uno dei due cede? Avete qualche trucco per non far deragliare tutto? Perché qui, con i bimbi che chiedono pasta a tutte le ore, è una sfida da far tremare chiunque!
 
Ciao a tutti, volevo condividere un po’ della mia esperienza con voi. Da quando ho iniziato questo percorso di perdita di peso insieme al mio compagno, ho notato quanto il suo supporto stia facendo la differenza. Non è sempre facile, sapete? Ci sono giorni in cui la tentazione di mollare è forte, tipo quando passi davanti a una pasticceria e senti il profumo di cornetti appena sfornati. Però avere qualcuno al mio fianco che mi capisce e mi sprona cambia tutto.
Per esempio, ci siamo messi d’accordo per cucinare insieme pasti più sani. Non è solo questione di mangiare meglio, ma diventa anche un momento nostro, tipo un rituale. L’altro giorno abbiamo provato a fare una versione leggera della carbonara – niente panna, solo uova e un po’ di guanciale – e devo dire che non era niente male! Ridiamo, sperimentiamo, e questo mi tiene lontana dal pensiero di “rinuncia”.
Poi c’è la parte dell’attività fisica. Da sola, forse, avrei trovato mille scuse per saltare la palestra o la passeggiata serale. Ma lui è lì, con le scarpe già pronte, che mi dice: “Dai, andiamo, dopo ti sentirai meglio”. E ha ragione! Anche solo una camminata di mezz’ora mi fa sentire più leggera, non solo fisicamente ma anche mentalmente.
Il bello è che ci motiviamo a vicenda. Se uno dei due ha una giornata no, l’altro trova il modo di tirarlo su. Tipo ieri, ero stanca dopo il lavoro e volevo solo buttarmi sul divano con una pizza. Lui invece ha tirato fuori una playlist allegra, abbiamo messo su della musica e alla fine abbiamo preparato un’insalata gigante con quello che avevamo in frigo. Non sarà stata una cena da chef, ma ci siamo divertiti e abbiamo tenuto il punto.
Penso che il segreto sia proprio questo: non sentirsi soli. Sapere che c’è qualcuno che vive le stesse difficoltà e ti dà una spinta quando serve. Certo, non è perfetto, ogni tanto litighiamo su chi ha mangiato l’ultima mela o su chi deve lavare i piatti, ma alla fine ci ridiamo sopra. Questo percorso non è solo questione di chili, ma di sentirsi meglio insieme. Qualcun altro sta provando a fare qualcosa di simile con un partner? Come vi organizzate?
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