Bodyflex: respiro profondo e addio ai rotolini… o almeno ci provo!

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse dovrei dire "inspirate forte e salutate"? Sono qui, ancora viva dopo un’altra settimana di bodyflex, con il mio mantra quotidiano: respiro profondo, stretch e speriamo che i rotolini si spaventano e scappino via. Devo dire, all’inizio pensavo fosse una di quelle cose tipo "ma sì, proviamo, tanto cosa ho da perdere… a parte il fiato?". E invece, sorpresa, mi ritrovo a fare la mia routine quasi religiosamente.
La bilancia non è che mi stia facendo i complimenti ogni giorno, eh, però giuro che la zona della pancia sembra meno “morbidosa” – o forse è solo l’autoconvinzione di chi si è stancata di contare calorie come se fosse un lavoro part-time. Il bello del bodyflex è che ti senti tipo un mix tra un guru zen e un contorsionista, tutto mentre cerchi di non svenire per aver trattenuto il respiro troppo a lungo. Qualche progresso c’è: le cosce non si salutano più così calorosamente quando cammino, e questo per me è già una vittoria.
Le sfide? Beh, la mia gatta che mi guarda come se stessi facendo un esorcismo ogni volta che mi metto in posizione. E poi, diciamocelo, combinare ‘sta roba con la vita reale non è sempre una passeggiata: ieri ho provato a fare un esercizio mentre aspettavo che il caffè uscisse dalla moka… risultato? Ho quasi inondato la cucina perché mi sono distratta a "rilassare il diaframma".
Insomma, non so se diventerò mai una di quelle modelle da copertina, ma per ora mi accontento di sentirmi un po’ meno “soffocata” dai jeans. Qualcun altro qui che lotta con il respiro magico e i centimetri ribelli? Dai, raccontatemi, che mi sento meno sola!
 
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Ehi, ciao a tutti, o forse dovrei dire "inspirate forte e salutate"? Sono qui, ancora viva dopo un’altra settimana di bodyflex, con il mio mantra quotidiano: respiro profondo, stretch e speriamo che i rotolini si spaventano e scappino via. Devo dire, all’inizio pensavo fosse una di quelle cose tipo "ma sì, proviamo, tanto cosa ho da perdere… a parte il fiato?". E invece, sorpresa, mi ritrovo a fare la mia routine quasi religiosamente.
La bilancia non è che mi stia facendo i complimenti ogni giorno, eh, però giuro che la zona della pancia sembra meno “morbidosa” – o forse è solo l’autoconvinzione di chi si è stancata di contare calorie come se fosse un lavoro part-time. Il bello del bodyflex è che ti senti tipo un mix tra un guru zen e un contorsionista, tutto mentre cerchi di non svenire per aver trattenuto il respiro troppo a lungo. Qualche progresso c’è: le cosce non si salutano più così calorosamente quando cammino, e questo per me è già una vittoria.
Le sfide? Beh, la mia gatta che mi guarda come se stessi facendo un esorcismo ogni volta che mi metto in posizione. E poi, diciamocelo, combinare ‘sta roba con la vita reale non è sempre una passeggiata: ieri ho provato a fare un esercizio mentre aspettavo che il caffè uscisse dalla moka… risultato? Ho quasi inondato la cucina perché mi sono distratta a "rilassare il diaframma".
Insomma, non so se diventerò mai una di quelle modelle da copertina, ma per ora mi accontento di sentirmi un po’ meno “soffocata” dai jeans. Qualcun altro qui che lotta con il respiro magico e i centimetri ribelli? Dai, raccontatemi, che mi sento meno sola!
Ehi, un saluto con un bel respiro profondo! La tua storia mi ha fatto sorridere, soprattutto la parte della gatta-esorcista e del caffè ribelle. Io sono quello che si ripete "dai, inizia, non rimandare", ma poi trova mille scuse: troppo stanco, troppo tardi, troppo tutto. Però, sai che c’è? Leggendo dei tuoi progressi – cosce che non si salutano più e jeans meno ostili – mi sono detto: forse ce la posso fare anch’io. La mia piccola vittoria? Oggi ho fatto 10 minuti di bodyflex senza crollare sul divano dopo 2. Come ti costringi a partire quando la pigrizia ti guarda negli occhi? Io ancora ci sto litigando, ma il tuo “quasi religiosamente” mi ha dato una scossa patriotticca: forza, italiani, respiriamo e vinciamo i rotolini!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse dovrei dire "inspirate forte e salutate"? Sono qui, ancora viva dopo un’altra settimana di bodyflex, con il mio mantra quotidiano: respiro profondo, stretch e speriamo che i rotolini si spaventano e scappino via. Devo dire, all’inizio pensavo fosse una di quelle cose tipo "ma sì, proviamo, tanto cosa ho da perdere… a parte il fiato?". E invece, sorpresa, mi ritrovo a fare la mia routine quasi religiosamente.
La bilancia non è che mi stia facendo i complimenti ogni giorno, eh, però giuro che la zona della pancia sembra meno “morbidosa” – o forse è solo l’autoconvinzione di chi si è stancata di contare calorie come se fosse un lavoro part-time. Il bello del bodyflex è che ti senti tipo un mix tra un guru zen e un contorsionista, tutto mentre cerchi di non svenire per aver trattenuto il respiro troppo a lungo. Qualche progresso c’è: le cosce non si salutano più così calorosamente quando cammino, e questo per me è già una vittoria.
Le sfide? Beh, la mia gatta che mi guarda come se stessi facendo un esorcismo ogni volta che mi metto in posizione. E poi, diciamocelo, combinare ‘sta roba con la vita reale non è sempre una passeggiata: ieri ho provato a fare un esercizio mentre aspettavo che il caffè uscisse dalla moka… risultato? Ho quasi inondato la cucina perché mi sono distratta a "rilassare il diaframma".
Insomma, non so se diventerò mai una di quelle modelle da copertina, ma per ora mi accontento di sentirmi un po’ meno “soffocata” dai jeans. Qualcun altro qui che lotta con il respiro magico e i centimetri ribelli? Dai, raccontatemi, che mi sento meno sola!
Ehilà, o meglio, un bel respiro profondo e via, che dite? Mi unisco al coro di chi sta provando a mandar via i rotolini con il bodyflex, anche se nel mio caso è più una specie di missione personale dopo un periodaccio. Sono stata parecchio ferma durante il trattamento per una malattia tosta, e tra ospedale e medicine mi sono ritrovata con un guardaroba che non mi riconosceva più. Ora sto tornando piano piano alla vita attiva, e questo bodyflex mi sembra un modo gentile per rimettermi in carreggiata senza strafare.

Devo ammetterlo, all’inizio mi sembrava quasi assurdo: respiri come se stessi meditando in cima a una montagna e poi ti contorci in posizioni che sembrano uscite da un tutorial per ginnasti. Però, sorpresa delle sorprese, mi sta piacendo. Non è che la bilancia mi stia mandando lettere d’amore, intendiamoci, ma sento il corpo un po’ più leggero, come se stessi piano piano scrollandomi di dosso quel peso accumulato nei mesi difficili. La pancia, per dire, non è più quella specie di cuscino che mi ritrovavo dopo le terapie, e per me è già un traguardo.

Certo, non è tutto rose e fiori. La mia routine è un caos organizzato: cerco di incastrare gli esercizi tra una tisana e un controllo medico, e a volte mi ritrovo a fare stretching mentre aspetto che bolla l’acqua per la pasta – con il rischio di dimenticarmi tutto e trasformare la cucina in un disastro. Poi c’è il mio cane, che ogni volta che mi vede in posizione mi fissa con quegli occhi tipo “ma che ti prende oggi?”. Eppure, andare avanti con questa roba mi dà una specie di calma, come se stessi riprendendo il controllo su di me, un respiro alla volta.

Il progresso più grande? I jeans non mi guardano più con disgusto quando provo a chiuderli, e le gambe sembrano meno appesantite, anche se ci vuole ancora tempo per tornare a sentirmi davvero “me stessa”. Sfide ne ho a bizzeffe: il fiato che a volte mi abbandona, la stanchezza che ogni tanto bussa dopo le giornate no, e il fatto che devo stare attenta a non esagerare per non mandare in tilt il mio corpo ancora in recupero. Però mi piace questo mix di respiro e movimento, è come un piccolo rituale che mi ricorda che sto guarendo, dentro e fuori.

Qualcun altro qui che sta combattendo la sua battaglia personale con il bodyflex? Magari anche voi avete qualche trucco per non distrarvi mentre fate gli esercizi o per convincervi che quei centimetri in meno non sono solo un’illusione ottica. Dai, fatemi sapere, che tra un respiro profondo e l’altro mi sento un po’ meno sola in questa avventura!
 
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Ehi, ciao a tutti, o forse dovrei dire "inspirate forte e salutate"? Sono qui, ancora viva dopo un’altra settimana di bodyflex, con il mio mantra quotidiano: respiro profondo, stretch e speriamo che i rotolini si spaventano e scappino via. Devo dire, all’inizio pensavo fosse una di quelle cose tipo "ma sì, proviamo, tanto cosa ho da perdere… a parte il fiato?". E invece, sorpresa, mi ritrovo a fare la mia routine quasi religiosamente.
La bilancia non è che mi stia facendo i complimenti ogni giorno, eh, però giuro che la zona della pancia sembra meno “morbidosa” – o forse è solo l’autoconvinzione di chi si è stancata di contare calorie come se fosse un lavoro part-time. Il bello del bodyflex è che ti senti tipo un mix tra un guru zen e un contorsionista, tutto mentre cerchi di non svenire per aver trattenuto il respiro troppo a lungo. Qualche progresso c’è: le cosce non si salutano più così calorosamente quando cammino, e questo per me è già una vittoria.
Le sfide? Beh, la mia gatta che mi guarda come se stessi facendo un esorcismo ogni volta che mi metto in posizione. E poi, diciamocelo, combinare ‘sta roba con la vita reale non è sempre una passeggiata: ieri ho provato a fare un esercizio mentre aspettavo che il caffè uscisse dalla moka… risultato? Ho quasi inondato la cucina perché mi sono distratta a "rilassare il diaframma".
Insomma, non so se diventerò mai una di quelle modelle da copertina, ma per ora mi accontento di sentirmi un po’ meno “soffocata” dai jeans. Qualcun altro qui che lotta con il respiro magico e i centimetri ribelli? Dai, raccontatemi, che mi sento meno sola!
Ehi, un saluto a tutti i guerrieri del respiro profondo! Leggerti mi ha fatto sorridere, perché pure io all’inizio pensavo che queste cose fossero un po’ strane, tipo "ma davvero funziona o sto solo facendo la figura della pazza?". Però, wow, il tuo racconto sul bodyflex mi ha colpita: la costanza è una gran cosa, e se le cosce non si salutano più così tanto, direi che è un bel traguardo!

Io sono quella fissata con il keto, e ti giuro che capisco perfettamente quella sensazione di “qualcosa sta cambiando, ma la bilancia non collabora”. Quando ho iniziato a mangiare grassi e dire addio ai carboidrati, i primi tempi mi sentivo un po’ persa, ma poi il corpo ha iniziato a rispondere. La pancia “morbidosa” di cui parli? Con il keto è sparita piano piano, e non perché contavo calorie, ma perché il ketosis fa il suo lavoro. Magari potresti provare a mixare il tuo bodyflex con qualche ricetta keto facile – tipo un avocado con un po’ di sale e olio d’oliva, o una bella frittata con pancetta. Ti dà energia per respirare ancora più forte senza svenire!

La tua gatta che ti guarda strano mi ha fatto morire dal ridere, io ho il cane che ogni tanto prova a imitarmi quando mi metto a fare stretching post-keto. E quel momento con la moka? Mitico, mi ci rivedo troppo. La vita reale non aspetta i nostri esperimenti, vero?

Grazie per aver condiviso, mi hai fatto sentire meno sola pure a me in questa lotta contro i centimetri. Se ti va, prova a buttarti su qualche giorno di keto, magari con un bel pompelmo immaginario in testa per motivarti – chissà che non diventi il tuo prossimo asso nella manica! Forza, continua così, sei un’ispirazione!
 
Ehi, un saluto a tutti i guerrieri del respiro profondo! Leggerti mi ha fatto sorridere, perché pure io all’inizio pensavo che queste cose fossero un po’ strane, tipo "ma davvero funziona o sto solo facendo la figura della pazza?". Però, wow, il tuo racconto sul bodyflex mi ha colpita: la costanza è una gran cosa, e se le cosce non si salutano più così tanto, direi che è un bel traguardo!

Io sono quella fissata con il keto, e ti giuro che capisco perfettamente quella sensazione di “qualcosa sta cambiando, ma la bilancia non collabora”. Quando ho iniziato a mangiare grassi e dire addio ai carboidrati, i primi tempi mi sentivo un po’ persa, ma poi il corpo ha iniziato a rispondere. La pancia “morbidosa” di cui parli? Con il keto è sparita piano piano, e non perché contavo calorie, ma perché il ketosis fa il suo lavoro. Magari potresti provare a mixare il tuo bodyflex con qualche ricetta keto facile – tipo un avocado con un po’ di sale e olio d’oliva, o una bella frittata con pancetta. Ti dà energia per respirare ancora più forte senza svenire!

La tua gatta che ti guarda strano mi ha fatto morire dal ridere, io ho il cane che ogni tanto prova a imitarmi quando mi metto a fare stretching post-keto. E quel momento con la moka? Mitico, mi ci rivedo troppo. La vita reale non aspetta i nostri esperimenti, vero?

Grazie per aver condiviso, mi hai fatto sentire meno sola pure a me in questa lotta contro i centimetri. Se ti va, prova a buttarti su qualche giorno di keto, magari con un bel pompelmo immaginario in testa per motivarti – chissà che non diventi il tuo prossimo asso nella manica! Forza, continua così, sei un’ispirazione!
Ehi, che bella energia che trasmetti! La tua storia con il bodyflex mi ha fatto ridere, soprattutto la gatta che ti fissa come se fossi posseduta. Io sono nella squadra della dieta mediterranea, tanta verdura, pesce, un filo d’olio buono e via. Non è proprio una dieta, più un modo di vivere, e ti giuro che mi sta aiutando a sentirmi meno “stretta” nei vestiti. Il tuo racconto della pancia meno morbidosa mi dà speranza! Per me la sfida è non cedere a un piatto di pasta gigante quando sono stressata, ma sto imparando a buttarmi su un’insalata colorata o un po’ di hummus con verdure. Magari prova a mixare il tuo respiro magico con qualche piatto semplice mediterraneo, tipo pomodorini e mozzarella, che ti dà soddisfazione senza appesantirti. Continua così, sei forte!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse dovrei dire "inspirate forte e salutate"? Sono qui, ancora viva dopo un’altra settimana di bodyflex, con il mio mantra quotidiano: respiro profondo, stretch e speriamo che i rotolini si spaventano e scappino via. Devo dire, all’inizio pensavo fosse una di quelle cose tipo "ma sì, proviamo, tanto cosa ho da perdere… a parte il fiato?". E invece, sorpresa, mi ritrovo a fare la mia routine quasi religiosamente.
La bilancia non è che mi stia facendo i complimenti ogni giorno, eh, però giuro che la zona della pancia sembra meno “morbidosa” – o forse è solo l’autoconvinzione di chi si è stancata di contare calorie come se fosse un lavoro part-time. Il bello del bodyflex è che ti senti tipo un mix tra un guru zen e un contorsionista, tutto mentre cerchi di non svenire per aver trattenuto il respiro troppo a lungo. Qualche progresso c’è: le cosce non si salutano più così calorosamente quando cammino, e questo per me è già una vittoria.
Le sfide? Beh, la mia gatta che mi guarda come se stessi facendo un esorcismo ogni volta che mi metto in posizione. E poi, diciamocelo, combinare ‘sta roba con la vita reale non è sempre una passeggiata: ieri ho provato a fare un esercizio mentre aspettavo che il caffè uscisse dalla moka… risultato? Ho quasi inondato la cucina perché mi sono distratta a "rilassare il diaframma".
Insomma, non so se diventerò mai una di quelle modelle da copertina, ma per ora mi accontento di sentirmi un po’ meno “soffocata” dai jeans. Qualcun altro qui che lotta con il respiro magico e i centimetri ribelli? Dai, raccontatemi, che mi sento meno sola!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse dovrei dire "inspirate forte e salutate"? Sono qui, ancora viva dopo un’altra settimana di bodyflex, con il mio mantra quotidiano: respiro profondo, stretch e speriamo che i rotolini si spaventano e scappino via. Devo dire, all’inizio pensavo fosse una di quelle cose tipo "ma sì, proviamo, tanto cosa ho da perdere… a parte il fiato?". E invece, sorpresa, mi ritrovo a fare la mia routine quasi religiosamente.
La bilancia non è che mi stia facendo i complimenti ogni giorno, eh, però giuro che la zona della pancia sembra meno “morbidosa” – o forse è solo l’autoconvinzione di chi si è stancata di contare calorie come se fosse un lavoro part-time. Il bello del bodyflex è che ti senti tipo un mix tra un guru zen e un contorsionista, tutto mentre cerchi di non svenire per aver trattenuto il respiro troppo a lungo. Qualche progresso c’è: le cosce non si salutano più così calorosamente quando cammino, e questo per me è già una vittoria.
Le sfide? Beh, la mia gatta che mi guarda come se stessi facendo un esorcismo ogni volta che mi metto in posizione. E poi, diciamocelo, combinare ‘sta roba con la vita reale non è sempre una passeggiata: ieri ho provato a fare un esercizio mentre aspettavo che il caffè uscisse dalla moka… risultato? Ho quasi inondato la cucina perché mi sono distratta a "rilassare il diaframma".
Insomma, non so se diventerò mai una di quelle modelle da copertina, ma per ora mi accontento di sentirmi un po’ meno “soffocata” dai jeans. Qualcun altro qui che lotta con il respiro magico e i centimetri ribelli? Dai, raccontatemi, che mi sento meno sola!
Ragazzi, sapete quella sensazione di quando ti svegli e ti senti come se potessi conquistare il mondo, ma poi ricordi che hai una giornata piena e un corpo che a volte sembra voler restare sul divano? Ecco, io sono in quel mood, ma con una marcia in più, grazie al mio viaggio nel “100 giorni senza zucchero”! Leggendo il tuo post, mi sono rivista un sacco: quel mix di “ci provo, ma sarà vero?” e poi la sorpresa di scoprire che, ehi, funziona davvero!

Devo dirtelo, il bodyflex con quel respiro profondo mi incuriosisce da morire, soprattutto ora che parli di pancia meno “morbidosa”! Io sono al giorno, boh, credo 47 senza zucchero, e ti giuro che all’inizio è stata una guerra. Le prime due settimane? Un disastro. Sembravo un orso in letargo senza la sua dose di miele. Voglia di cioccolato a tutte le ore, mal di testa, e un umore che spaventava pure il mio cane. Però, sai una cosa? Dopo quel periodo di crisi, è come se il mio corpo avesse premuto un tasto “reset”.

Ora mi sento… non so, più leggera, non solo di peso. È come se i sapori si fossero accesi. Tipo, l’altro giorno ho mangiato una mela e mi sembrava di stare in un frutteto in paradiso. Chi l’avrebbe mai detto che una mela potesse essere così dolce? E le verdure, poi! Ho iniziato a cucinare zucchine e melanzane in mille modi, e giuro che non mi manca nemmeno il dolcetto post cena. La cosa buffa è che, senza zucchero, ho più energia per fare le cose. Prima, dopo pranzo, crollavo sul divano. Ora? Mi metto a pulire casa o faccio una passeggiata, e non mi sembra nemmeno di sforzarmi.

Sul peso, ti capisco alla grande. La bilancia è una traditrice, vero? Anche da me non fa i salti di gioia, ma i jeans… quelli sì che parlano! Li sento meno “stretti”, e questo mi basta per andare avanti. La tua storia con la gatta che ti guarda strano mi ha fatto morire dal ridere, perché il mio cane fa lo stesso quando mi vede fare stretching o provare a seguire un video di yoga per integrare il mio percorso. Sembra dire: “Umana, ma che ti prende?”

La sfida più grande per me è resistere alle tentazioni sociali. Tipo, sabato ero a una cena e c’era una torta che sembrava uscita da un programma di pasticceria. Ho preso un respiro profondo (forse ho rubato un po’ della tua tecnica bodyflex!) e mi sono concentrata sul mio tè caldo. Non è stato facile, ma quando sono tornata a casa mi sentivo fiera. Piccole vittorie, no?

Insomma, continua con il tuo respiro magico e i tuoi rotolini che scappano! Io ti seguo da qui, con il mio “no zucchero” e la scoperta che il mondo è pieno di sapori che non avevo mai notato. Magari un giorno ci troviamo a fare una sessione di bodyflex insieme, chissà! Forza, che stiamo trasformando i nostri corpi e pure il nostro modo di vedere le cose!