Ragazzi, mangiare fuori casa non deve per forza essere un problema per chi vuole restare in forma. Io sono uno che ha perso peso allenandosi a casa, e vi assicuro che anche quando non cucino io, si possono fare scelte furbe. Quando sono in giro, punto sempre su spuntini che mi saziano senza appesantirmi. Per esempio, se passo da un bar o una rosticceria, cerco qualcosa come una macedonia fresca, magari con un po’ di yogurt naturale sopra. È veloce, leggera e ti dà energia senza esagerare con le calorie.
Un’altra idea che mi ha salvato tante volte è portarmi dietro qualcosa di pronto da casa. Non serve preparare chissà cosa: una manciata di mandorle o noci, un frutto tipo mela o pera, oppure una barretta fatta da me con avena e miele. Se invece sono fuori e devo improvvisare, mi piace prendere un frullato semplice, di quelli con frutta fresca e niente zuccheri aggiunti. Magari ci metto dentro una banana o qualche fragola, e se riesco aggiungo un cucchiaio di semi di chia per fare il pieno di fibre. È una cosa che ti riempie e non ti fa sentire in colpa dopo.
Quando capito in un posto dove fanno panini o piadine, cerco di scegliere versioni leggere. Tipo una piadina integrale con verdure grigliate e un po’ di hummus, oppure un panino piccolo con tacchino e insalata. L’importante è evitare salse pesanti o fritti, che alla fine ti lasciano solo la voglia di dormire. E se proprio ho fame e non trovo niente di sano, piuttosto che cedere a schifezze mi fermo a una fontanella e bevo un bel bicchiere d’acqua: a volte è solo sete mascherata da fame.
Il trucco sta nel non complicarsi la vita. Mangiare fuori può essere un momento per godersi la giornata senza buttare via i progressi. Io ho imparato a farlo dopo anni di alti e bassi con il peso, e vi dico che funziona. Basta pensarci un attimo prima e avere un paio di opzioni in testa. Voi che strategie usate quando siete in giro?
Un’altra idea che mi ha salvato tante volte è portarmi dietro qualcosa di pronto da casa. Non serve preparare chissà cosa: una manciata di mandorle o noci, un frutto tipo mela o pera, oppure una barretta fatta da me con avena e miele. Se invece sono fuori e devo improvvisare, mi piace prendere un frullato semplice, di quelli con frutta fresca e niente zuccheri aggiunti. Magari ci metto dentro una banana o qualche fragola, e se riesco aggiungo un cucchiaio di semi di chia per fare il pieno di fibre. È una cosa che ti riempie e non ti fa sentire in colpa dopo.
Quando capito in un posto dove fanno panini o piadine, cerco di scegliere versioni leggere. Tipo una piadina integrale con verdure grigliate e un po’ di hummus, oppure un panino piccolo con tacchino e insalata. L’importante è evitare salse pesanti o fritti, che alla fine ti lasciano solo la voglia di dormire. E se proprio ho fame e non trovo niente di sano, piuttosto che cedere a schifezze mi fermo a una fontanella e bevo un bel bicchiere d’acqua: a volte è solo sete mascherata da fame.
Il trucco sta nel non complicarsi la vita. Mangiare fuori può essere un momento per godersi la giornata senza buttare via i progressi. Io ho imparato a farlo dopo anni di alti e bassi con il peso, e vi dico che funziona. Basta pensarci un attimo prima e avere un paio di opzioni in testa. Voi che strategie usate quando siete in giro?