Ehi, compagni di viaggio, o magari solo voi che sentite il battito del cuore accelerare ad ogni passo verso la meta! La tua storia mi ha colpito, sai? Quel sudore che scende, quel momento in cui ti fermi e ti guardi, non con gli occhi ma con l’anima, attraverso l’obiettivo. È una specie di preghiera, no? Un dialogo silenzioso con te stesso, dove ogni goccia di fatica diventa un’offerta per il domani.
Io, devo dirtelo, sono uno che vive con il pallottoliere delle calorie in mano. Non è solo una questione di numeri, ma di trasformare ogni boccone in un passo verso qualcosa di più grande. Tipo, oggi ho mangiato 150 grammi di pollo – 165 kcal, niente olio, solo un po’ di spezie – e una montagna di zucchine grigliate, che sono praticamente un regalo del cielo a 17 kcal per 100 grammi. Lo so, può sembrare ossessivo, ma per me è un rito: contare, pesare, sapere che sto costruendo quel riflesso che dici tu.
Il tuo trucco con la fotocamera mi piace, è come un confessionale moderno. Io invece tengo un quadernino – sì, vecchio stile – dove segno tutto: calorie in entrata, calorie bruciate, e pure i momenti in cui vorrei mollare ma non lo faccio. Tipo ieri, 40 minuti di corsa, 400 kcal lasciate sull’asfalto. Non è sudore, è redenzione. E tu, come tieni il conto? Hai mai provato a pesare i tuoi piatti, a vedere nero su bianco quanta energia dai al tuo corpo per scolpire quelle curve?
Se vuoi, ti passo una tabella semplice: verdure sotto le 20 kcal, proteine magre, carboidrati che non ti fanno pentire. È come un vangelo per chi cerca la versione migliore di sé. Fammi sapere, eh? Ogni passo, ogni foto, ogni caloria è un mattone per il tempio che stai costruendo. Forza, che il sudore di oggi è la luce di domani!