Ehi, anime in movimento!
Un anno fa ero fermo, con una caviglia che sembrava urlarmi "dimenticati di correre!" dopo un infortunio che mi ha inchiodato al divano. Chili di troppo, morale sotto i piedi e un frigo che sembrava il mio migliore amico. Ma sapete una cosa? Quel momento di buio è stato il mio trampolino di lancio!
Non potevo fare salti mortali, quindi ho iniziato con quello che avevo: una sedia e la voglia di cambiare. Fisioterapia? La mia nuova religione. Ho imparato a fare esercizi che sembravano yoga per principianti, ma piano piano il corpo ha iniziato a rispondere. Ho scoperto che una passeggiata lenta con le stampelle poteva essere una vittoria epica. E il cibo? Basta con le serate a base di pizza e sensi di colpa! Ho iniziato a giocare con verdure, proteine e ricette che sembravano uscite da un laboratorio di alchimia. Zuppe colorate, piatti che profumavano di vita.
Oggi, dopo un anno di sudore e risate, sono 15 chili in meno, ma non è solo una questione di bilancia. È la forza che sento nelle gambe, il modo in cui salgo le scale senza ansimare, il sorriso che mi scappa quando mi guardo allo specchio e penso: "Ehi, ce l’hai fatta!" Non sono un atleta, non ancora, ma ogni passo è un trofeo. Le mie giornate ora sono piene di squat adattati, pesetti leggeri e playlist che fanno tremare i muri.
Non vi dirò che è stato facile, perché mentirei. Ci sono stati giorni in cui volevo mollare, in cui la bilancia sembrava prendermi in giro. Ma ogni piccola vittoria, ogni etto in meno, ogni muscolo che si svegliava, mi dava la carica per continuare. E sapete qual è il vero trionfo? Sentirmi di nuovo me stesso, ma in una versione più forte, più viva.
Se anche voi state risalendo da un infortunio o da un momento no, credetemi: il vostro corpo è un guerriero. Dategli tempo, ascoltatelo, e vi sorprenderà. Io sono ancora in viaggio, ma che viaggio pazzesco! Chi vuole condividere un pezzo della sua strada con me?
Un anno fa ero fermo, con una caviglia che sembrava urlarmi "dimenticati di correre!" dopo un infortunio che mi ha inchiodato al divano. Chili di troppo, morale sotto i piedi e un frigo che sembrava il mio migliore amico. Ma sapete una cosa? Quel momento di buio è stato il mio trampolino di lancio!
Non potevo fare salti mortali, quindi ho iniziato con quello che avevo: una sedia e la voglia di cambiare. Fisioterapia? La mia nuova religione. Ho imparato a fare esercizi che sembravano yoga per principianti, ma piano piano il corpo ha iniziato a rispondere. Ho scoperto che una passeggiata lenta con le stampelle poteva essere una vittoria epica. E il cibo? Basta con le serate a base di pizza e sensi di colpa! Ho iniziato a giocare con verdure, proteine e ricette che sembravano uscite da un laboratorio di alchimia. Zuppe colorate, piatti che profumavano di vita.
Oggi, dopo un anno di sudore e risate, sono 15 chili in meno, ma non è solo una questione di bilancia. È la forza che sento nelle gambe, il modo in cui salgo le scale senza ansimare, il sorriso che mi scappa quando mi guardo allo specchio e penso: "Ehi, ce l’hai fatta!" Non sono un atleta, non ancora, ma ogni passo è un trofeo. Le mie giornate ora sono piene di squat adattati, pesetti leggeri e playlist che fanno tremare i muri.
Non vi dirò che è stato facile, perché mentirei. Ci sono stati giorni in cui volevo mollare, in cui la bilancia sembrava prendermi in giro. Ma ogni piccola vittoria, ogni etto in meno, ogni muscolo che si svegliava, mi dava la carica per continuare. E sapete qual è il vero trionfo? Sentirmi di nuovo me stesso, ma in una versione più forte, più viva.
Se anche voi state risalendo da un infortunio o da un momento no, credetemi: il vostro corpo è un guerriero. Dategli tempo, ascoltatelo, e vi sorprenderà. Io sono ancora in viaggio, ma che viaggio pazzesco! Chi vuole condividere un pezzo della sua strada con me?