Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "benvenuti nel mio regno di ex ciccione"! Sì, avete letto bene: ero uno di quelli che ansimavano salendo le scale e che consideravano il divano il loro migliore amico. Poi, un giorno, ho deciso che basta, non volevo più essere il "prima" di una pubblicità di diete miracolose. Ho perso 30 chili, e no, non è stato grazie a una pillola magica o a un frullato che sa di cartone bagnato.
All’inizio è stata una guerra: io contro il frigorifero, e indovinate chi vinceva sempre? Però ho capito una cosa: non si tratta solo di cosa mangi, ma di come ti parli. Mi dicevo "dai, non sei un maiale, puoi farcela", e piano piano ho smesso di sabotarmi. Keto è stata la mia arma segreta, ma non vi annoio con i dettagli tecnici – diciamo solo che il burro è diventato il mio nuovo migliore amico, altro che divano.
Le difficoltà? Tante. Tipo resistere alla pizza della domenica o agli sguardi di mia madre che mi diceva "ma sei sicuro di non voler un po’ di lasagna?". Ho tenuto duro, e ora eccomi qui, non solo magro, ma pure con la voglia di aiutare voi a non mollare. Non sono un santo, ogni tanto sogno ancora un tiramisù, ma ho imparato a non cedere. Se ce l’ho fatta io, che ero il re delle scuse, potete farcela anche voi. Pronti a smettere di piangervi addosso e a darci dentro?
All’inizio è stata una guerra: io contro il frigorifero, e indovinate chi vinceva sempre? Però ho capito una cosa: non si tratta solo di cosa mangi, ma di come ti parli. Mi dicevo "dai, non sei un maiale, puoi farcela", e piano piano ho smesso di sabotarmi. Keto è stata la mia arma segreta, ma non vi annoio con i dettagli tecnici – diciamo solo che il burro è diventato il mio nuovo migliore amico, altro che divano.
Le difficoltà? Tante. Tipo resistere alla pizza della domenica o agli sguardi di mia madre che mi diceva "ma sei sicuro di non voler un po’ di lasagna?". Ho tenuto duro, e ora eccomi qui, non solo magro, ma pure con la voglia di aiutare voi a non mollare. Non sono un santo, ogni tanto sogno ancora un tiramisù, ma ho imparato a non cedere. Se ce l’ho fatta io, che ero il re delle scuse, potete farcela anche voi. Pronti a smettere di piangervi addosso e a darci dentro?