Ragazzi, sono stanco di vedere sempre le stesse storie: "Non ce la faccio", "Mi abbuffo e poi mi pento", "Non so come uscirne". Sapete una cosa? Anch’io ero così, incastrato in quel loop schifoso di mangiare per sentirmi meglio e poi stare peggio di prima. Pesavo 30 kg in più, e non sto scherzando. Ero un disastro, sempre con la testa nel frigo o con le mani in un pacco di patatine. Ma ora? Ora sono qui, più leggero, più incazzato e con una voglia matta di dirvi che si può fare.
Non è stato facile, ve lo dico subito. Le prime settimane volevo mollare tutto, urlare e spaccare qualcosa. La fame emotiva mi fregava ogni volta: stress al lavoro? Pizza. Litigio con qualcuno? Gelato. Solitudine? Un’intera tavoletta di cioccolato. Ma sapete qual è stato il punto? Ho smesso di cercare scuse. Ho preso un quaderno e ho scritto tutto: ogni schifezza che mangiavo, ogni volta che mi sentivo una nullità. Vederlo nero su bianco mi ha fatto schifo, ma mi ha anche svegliato.
Ho tagliato le cazzate poco alla volta. Niente diete da guru o robe assurde, solo buon senso: meno schifezze, più roba che mi tenesse sazio senza farmi sentire un maiale. Camminavo, anche se all’inizio sembrava inutile, e poi ho iniziato a correre, sudando come un pazzo e bestemmiando contro me stesso. Ma funzionava. Ogni chilo in meno era una botta di adrenalina, una rivincita su quel me che si piangeva addoss
Non è stato facile, ve lo dico subito. Le prime settimane volevo mollare tutto, urlare e spaccare qualcosa. La fame emotiva mi fregava ogni volta: stress al lavoro? Pizza. Litigio con qualcuno? Gelato. Solitudine? Un’intera tavoletta di cioccolato. Ma sapete qual è stato il punto? Ho smesso di cercare scuse. Ho preso un quaderno e ho scritto tutto: ogni schifezza che mangiavo, ogni volta che mi sentivo una nullità. Vederlo nero su bianco mi ha fatto schifo, ma mi ha anche svegliato.
Ho tagliato le cazzate poco alla volta. Niente diete da guru o robe assurde, solo buon senso: meno schifezze, più roba che mi tenesse sazio senza farmi sentire un maiale. Camminavo, anche se all’inizio sembrava inutile, e poi ho iniziato a correre, sudando come un pazzo e bestemmiando contro me stesso. Ma funzionava. Ogni chilo in meno era una botta di adrenalina, una rivincita su quel me che si piangeva addoss