Scusate, davvero, non volevo fare il presuntuoso scrivendo qui, ma mi sembrava giusto condividere un po’ della mia storia, magari può essere utile a qualcuno. Insomma, qualche anno fa ero proprio in un momento no: chili di troppo, poca energia, e ogni volta che provavo a cambiare qualcosa finivo per arrendermi dopo due giorni. Poi, quasi per caso, ho tirato fuori dalla cantina una vecchia bici che avevo comprato anni prima e mai usata. Non so nemmeno perché ho deciso di provarci, forse ero solo stanco di sentirmi fermo.
All’inizio è stata dura, eh. Facevo fatica anche solo a fare un paio di chilometri, mi sentivo ridicolo con il fiatone dopo cinque minuti. Ma piano piano, pedalata dopo pedalata, ho iniziato a sentirmi meglio. Non parlo solo del peso – che comunque è sceso, quasi senza accorgermene – ma proprio dell’umore, della testa. C’era qualcosa nel mettermi in sella, scegliere un percorso e andare, che mi faceva sentire… libero, ecco. Non era più solo una questione di “devo dimagrire”, ma di godermi il momento.
Scusate se mi dilungo, non voglio annoiarvi! Però volevo dirvi che per me il ciclismo è stato un modo per superare quei limiti che mi sembravano insormontabili. Non serve essere dei fenomeni: io ho iniziato con una bici scassata e un paio di scarpe da ginnastica vecchie. Col tempo ho preso qualcosa di meglio – ora ho una gravel che adoro, perfetta per i sentieri qui vicino – ma all’inizio bastava uscire e pedalare. Magari non è per tutti, lo capisco, ma se qualcuno ci sta pensando… provateci, no? Magari vi sorprendete.
E niente, scusate ancora se sembro uno che vuole fare il maestro, non era mia intenzione. Solo che ripensare a com’ero prima e a come sto ora mi fa quasi impressione, e il merito è di quelle due ruote. Se avete domande su come ho fatto o su che percorsi faccio, chiedete pure, mi fa piacere chiacchierare!
All’inizio è stata dura, eh. Facevo fatica anche solo a fare un paio di chilometri, mi sentivo ridicolo con il fiatone dopo cinque minuti. Ma piano piano, pedalata dopo pedalata, ho iniziato a sentirmi meglio. Non parlo solo del peso – che comunque è sceso, quasi senza accorgermene – ma proprio dell’umore, della testa. C’era qualcosa nel mettermi in sella, scegliere un percorso e andare, che mi faceva sentire… libero, ecco. Non era più solo una questione di “devo dimagrire”, ma di godermi il momento.
Scusate se mi dilungo, non voglio annoiarvi! Però volevo dirvi che per me il ciclismo è stato un modo per superare quei limiti che mi sembravano insormontabili. Non serve essere dei fenomeni: io ho iniziato con una bici scassata e un paio di scarpe da ginnastica vecchie. Col tempo ho preso qualcosa di meglio – ora ho una gravel che adoro, perfetta per i sentieri qui vicino – ma all’inizio bastava uscire e pedalare. Magari non è per tutti, lo capisco, ma se qualcuno ci sta pensando… provateci, no? Magari vi sorprendete.
E niente, scusate ancora se sembro uno che vuole fare il maestro, non era mia intenzione. Solo che ripensare a com’ero prima e a come sto ora mi fa quasi impressione, e il merito è di quelle due ruote. Se avete domande su come ho fatto o su che percorsi faccio, chiedete pure, mi fa piacere chiacchierare!