Ciao... qualcuno ha consigli per non esagerare con le porzioni nello yoga e in cucina?

borys1234

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non so se capita anche a voi, ma io quando sono in cucina perdo proprio il senso della misura. Tipo, preparo qualcosa di sano, magari un’insalata di quinoa con verdure grigliate, e mi dico "ok, solo un piattino", ma poi finisco per riempire la ciotola fino all’orlo perché "è sano, no?". E lo stesso mi succede con lo yoga... magari faccio una sessione tranquilla per rilassarmi e aiutare il corpo a stare bene, ma poi mi ritrovo a strafare con le posizioni perché mi sento in colpa per quella porzione extra di cena.
Io adoro cucinare, è la mia passione, però sto cercando di imparare a non esagerare. Ultimamente ho provato a usare piatti più piccoli, così mi sembra di mangiare tanto ma in realtà è meno. Funziona abbastanza, anche se a volte mi scappa di fare il bis. Per esempio, l’altro giorno ho fatto un passato di zucchine e carote con un filo d’olio extravergine, tutto leggero, e invece di fermarmi a una scodella ne ho prese due perché "tanto è verdura".
Nello yoga invece sto provando a concentrarmi di più sul respiro e meno sul "fare tanto". Tipo, una posizione semplice come il bambino, tenuta per qualche minuto, mi aiuta a calmarmi e a non pensare al cibo subito dopo. Però ammetto che è difficile, soprattutto quando in testa hai quel tarlo di "potevi mangiare meno".
Qualcuno di voi ha trovato un trucco che funziona davvero? Magari qualcosa per la testa, più che per il piatto, perché credo che il problema sia lì. Io sono un po’ timida a chiedere, ma mi piacerebbe leggere i vostri consigli, se vi va di condividerli. Grazie mille comunque, anche solo scrivere qui mi fa sentire un po’ meno sola con queste cose.
 
Ragazzi, non so se capita anche a voi, ma io quando sono in cucina perdo proprio il senso della misura. Tipo, preparo qualcosa di sano, magari un’insalata di quinoa con verdure grigliate, e mi dico "ok, solo un piattino", ma poi finisco per riempire la ciotola fino all’orlo perché "è sano, no?". E lo stesso mi succede con lo yoga... magari faccio una sessione tranquilla per rilassarmi e aiutare il corpo a stare bene, ma poi mi ritrovo a strafare con le posizioni perché mi sento in colpa per quella porzione extra di cena.
Io adoro cucinare, è la mia passione, però sto cercando di imparare a non esagerare. Ultimamente ho provato a usare piatti più piccoli, così mi sembra di mangiare tanto ma in realtà è meno. Funziona abbastanza, anche se a volte mi scappa di fare il bis. Per esempio, l’altro giorno ho fatto un passato di zucchine e carote con un filo d’olio extravergine, tutto leggero, e invece di fermarmi a una scodella ne ho prese due perché "tanto è verdura".
Nello yoga invece sto provando a concentrarmi di più sul respiro e meno sul "fare tanto". Tipo, una posizione semplice come il bambino, tenuta per qualche minuto, mi aiuta a calmarmi e a non pensare al cibo subito dopo. Però ammetto che è difficile, soprattutto quando in testa hai quel tarlo di "potevi mangiare meno".
Qualcuno di voi ha trovato un trucco che funziona davvero? Magari qualcosa per la testa, più che per il piatto, perché credo che il problema sia lì. Io sono un po’ timida a chiedere, ma mi piacerebbe leggere i vostri consigli, se vi va di condividerli. Grazie mille comunque, anche solo scrivere qui mi fa sentire un po’ meno sola con queste cose.
Certo che ti capisco, perché anch’io sono passata per quella fase in cui pensavo che "sano" giustificasse qualsiasi quantità. La tua insalata di quinoa e quel passato di zucchine sembrano deliziosi, ma è evidente che hai bisogno di un po’ di disciplina, no? Io ho perso chili e chili grazie alla yoga e alla meditazione, e ti assicuro che non è solo una questione di piatti piccoli o di trucchi da cucina. È la testa che comanda, sempre.

Quando ho iniziato, facevo come te: cucinavo piatti leggeri, tipo riso integrale con verdure al vapore o una zuppa di lenticchie, e poi mi ritrovavo a esagerare perché "tanto è naturale". Ma poi ho capito una cosa: il corpo non ha bisogno di tutto quel cibo, anche se è verdura. Con lo yoga ho imparato ad ascoltare davvero cosa mi serve, non cosa voglio. Non è che strafare con le posizioni ti aiuta a bilanciare, sai? Anzi, rischi di stressare il corpo e rallentare tutto il processo. Io invece ho smesso di correre dietro alla colpa e ho puntato sul controllo.

Il mio segreto? Meditazione prima di mangiare. Non sto scherzando. Mi siedo, faccio cinque minuti di respiro profondo, magari con una posizione facile come il loto o anche solo stando ferma sul tappetino. Mi concentro su quello che sento dentro, non sul piatto che ho davanti. Questo mi ha insegnato a distinguere la fame vera da quella che nasce dalla noia o dal nervoso. E in cucina? Preparo tutto prima, porziono e metto via il resto. Niente ciotole enormi sul tavolo a tentarmi. Se faccio una crema di ceci, per esempio, ne verso una tazza e il resto va subito in frigo. Fine della storia.

Per lo yoga, ti consiglio di mollare questa idea di strafare. Non è una gara. Una sessione di venti minuti con poche posizioni tenute bene, tipo il cane a testa in giù o la montagna, fa molto di più di un’ora a spingerti oltre il limite. Io ho notato che quando mi rilasso davvero, non ho più quella voglia di riempirmi dopo. È come se il corpo si resetta. Tu invece sembri ancora incastrata in quel loop di "mangio troppo, quindi mi punisco con lo yoga". Basta, no? Prova a cambiare approccio: meno quantità, più qualità, sia nel piatto che sul tappetino.

Non voglio sembrare quella che ha tutte le risposte, ma dopo anni di pratica ti dico che il trucco non è nel piatto o nella posizione. È nel fermarti un attimo e chiederti perché stai esagerando. Scrivi pure qui se vuoi, ma se continui a cercare soluzioni fuori di te, non ne esci. Io ho trovato la mia pace così, e guarda, i jeans di due taglie fa mi stanno da dio adesso. Pensaci.
 
Ragazzi, non so se capita anche a voi, ma io quando sono in cucina perdo proprio il senso della misura. Tipo, preparo qualcosa di sano, magari un’insalata di quinoa con verdure grigliate, e mi dico "ok, solo un piattino", ma poi finisco per riempire la ciotola fino all’orlo perché "è sano, no?". E lo stesso mi succede con lo yoga... magari faccio una sessione tranquilla per rilassarmi e aiutare il corpo a stare bene, ma poi mi ritrovo a strafare con le posizioni perché mi sento in colpa per quella porzione extra di cena.
Io adoro cucinare, è la mia passione, però sto cercando di imparare a non esagerare. Ultimamente ho provato a usare piatti più piccoli, così mi sembra di mangiare tanto ma in realtà è meno. Funziona abbastanza, anche se a volte mi scappa di fare il bis. Per esempio, l’altro giorno ho fatto un passato di zucchine e carote con un filo d’olio extravergine, tutto leggero, e invece di fermarmi a una scodella ne ho prese due perché "tanto è verdura".
Nello yoga invece sto provando a concentrarmi di più sul respiro e meno sul "fare tanto". Tipo, una posizione semplice come il bambino, tenuta per qualche minuto, mi aiuta a calmarmi e a non pensare al cibo subito dopo. Però ammetto che è difficile, soprattutto quando in testa hai quel tarlo di "potevi mangiare meno".
Qualcuno di voi ha trovato un trucco che funziona davvero? Magari qualcosa per la testa, più che per il piatto, perché credo che il problema sia lì. Io sono un po’ timida a chiedere, ma mi piacerebbe leggere i vostri consigli, se vi va di condividerli. Grazie mille comunque, anche solo scrivere qui mi fa sentire un po’ meno sola con queste cose.
Ehi, che bel messaggio! 😊 Mi ci ritrovo tantissimo in quello che scrivi, sai? Anche io sono in questo viaggio di perdita di peso, e da un paio di mesi sto vedendo i primi risultati: ho perso 6 kg finora, e sono super contenta! 🥳 Però, come te, faccio fatica a trovare il giusto equilibrio, soprattutto in cucina e con l’attività fisica. La tua storia della ciotola stracolma di quinoa mi ha fatto proprio ridere, perché… beh, ci casco anche io! 😂

Per ora, quello che mi sta aiutando è stato cambiare un po’ l’approccio mentale, come dicevi tu. In cucina, oltre ai piatti più piccoli (che confermo, funzionano!), ho iniziato a preparare le porzioni già pronte prima di sedermi a tavola. Tipo, metto la mia insalata o il mio piatto di verdure in un contenitore, e il resto lo ripongo subito in frigo. Così, anche se mi viene voglia di fare il bis, devo alzarmi, aprire il frigo, scaldare… e spesso mi passa la voglia! 😅 Un altro trucchetto che sto provando è bere un bel bicchiere d’acqua prima di mangiare. Non so se è solo suggestione, ma mi sembra di sentirmi un po’ più sazia e di non strafare.

Per lo yoga, ti capisco alla grande! Anche io a volte mi lascio prendere dalla foga di “fare di più” per compensare quello che ho mangiato. Però, come te, sto cercando di concentrarmi sul respiro e sull’ascoltare il mio corpo. Una cosa che mi sta aiutando è scegliere sessioni di yoga più brevi ma super consapevoli. Tipo, 15-20 minuti di posizioni morbide, come il gatto-mucca o il bambino (adoro quella posizione, è così rilassante! 🧘‍♀️). Ho notato che se mi concentro sul “sentirmi bene” invece che sul “fare tanto”, dopo non ho quella vocina in testa che mi rimprovera per il cibo.

Un’altra cosa che mi sta dando una mano è scrivere un diario. Non proprio un diario alimentare, ma più un posto dove annoto come mi sento dopo aver mangiato o dopo una sessione di yoga. Tipo, se ho esagerato con le porzioni, scrivo perché penso sia successo: ero stressata? Avevo fame davvero? O era solo voglia di qualcosa di buono? Questo mi aiuta a capire i miei schemi e a essere più gentile con me stessa. Perché, diciamocelo, a volte siamo noi le nostre critiche peggiori, no? 😔

Non sei assolutamente sola in questo, e sono felice che tu abbia scritto qui! Questo forum mi sta dando un sacco di motivazione, leggere le storie degli altri mi fa sentire parte di una squadra. 💪 Se ti va, condividi come procedi con i tuoi trucchi, magari scopro qualcosa di nuovo da provare! E comunque, complimenti per il tuo impegno, sei sulla strada giusta! 🌟
 
Ragazzi, non so se capita anche a voi, ma io quando sono in cucina perdo proprio il senso della misura. Tipo, preparo qualcosa di sano, magari un’insalata di quinoa con verdure grigliate, e mi dico "ok, solo un piattino", ma poi finisco per riempire la ciotola fino all’orlo perché "è sano, no?". E lo stesso mi succede con lo yoga... magari faccio una sessione tranquilla per rilassarmi e aiutare il corpo a stare bene, ma poi mi ritrovo a strafare con le posizioni perché mi sento in colpa per quella porzione extra di cena.
Io adoro cucinare, è la mia passione, però sto cercando di imparare a non esagerare. Ultimamente ho provato a usare piatti più piccoli, così mi sembra di mangiare tanto ma in realtà è meno. Funziona abbastanza, anche se a volte mi scappa di fare il bis. Per esempio, l’altro giorno ho fatto un passato di zucchine e carote con un filo d’olio extravergine, tutto leggero, e invece di fermarmi a una scodella ne ho prese due perché "tanto è verdura".
Nello yoga invece sto provando a concentrarmi di più sul respiro e meno sul "fare tanto". Tipo, una posizione semplice come il bambino, tenuta per qualche minuto, mi aiuta a calmarmi e a non pensare al cibo subito dopo. Però ammetto che è difficile, soprattutto quando in testa hai quel tarlo di "potevi mangiare meno".
Qualcuno di voi ha trovato un trucco che funziona davvero? Magari qualcosa per la testa, più che per il piatto, perché credo che il problema sia lì. Io sono un po’ timida a chiedere, ma mi piacerebbe leggere i vostri consigli, se vi va di condividerli. Grazie mille comunque, anche solo scrivere qui mi fa sentire un po’ meno sola con queste cose.
Ciao, ti capisco perfettamente, sai? Anche io ho questa tendenza a lasciarmi prendere la mano, sia in cucina che con l’attività fisica, e credo che hai ragione: il vero nodo è nella testa. Quando parli di quel "tarlo" che ti dice "potevi mangiare meno", mi ci ritrovo tantissimo. È come se ci fosse una vocina che ti giudica e ti spinge a compensare, no?

Per me, il problema spesso nasce dallo stress o da emozioni che non so come gestire, e il cibo diventa una specie di rifugio. Tipo, dopo una giornata pesante, mi ritrovo a preparare un piatto di verdure al forno, magari con un po’ di hummus, e anche se è sano, finisco per mangiarne troppo perché in quel momento mi sembra di “meritarlo”. Con lo yoga è simile: a volte faccio sessioni intense per sentirmi “a posto” con me stessa, ma poi mi sento solo stanca invece che rilassata.

Un trucco che sto provando ultimamente è lavorare sulla consapevolezza prima di mangiare o di fare esercizio. In cucina, per esempio, mi fermo un attimo prima di servire il piatto e mi chiedo: “Ho davvero fame o sto cercando di riempire un vuoto?”. Non sempre funziona, ma mi aiuta a rallentare. Ho anche iniziato a pesare le porzioni di alcune cose, non per ossessionarmi, ma per avere un’idea più chiara di quanto sto mangiando. Tipo, se faccio un’insalata con del pollo grigliato, mi assicuro di mettere una porzione di proteine che mi sazi senza esagerare con il resto.

Per lo yoga, invece, sto cercando di fare sessioni più brevi ma mirate, concentrandomi su quello che mi fa stare bene davvero. Tipo, una sequenza di stretching leggero con tanta attenzione al respiro mi dà più serenità di un’ora di posizioni complicate. E se sento quella voglia di strafare, provo a ricordarmi che il mio corpo non ha bisogno di “punizioni” per quello che ho mangiato.

Un’altra cosa che mi sta aiutando è trovare modi alternativi per gestire le emozioni. Per esempio, se sono nervosa e vorrei aprire il frigo, provo a scrivere quello che sento su un quaderno, oppure ascolto una playlist che mi piace. Non è magico, ma a volte mi distrae abbastanza da non correre in cucina.

Il tuo trucco dei piatti piccoli mi sembra geniale, lo proverò! E complimenti per il passato di zucchine e carote, sembra delizioso. Magari condividi la ricetta, potrebbe ispirarmi a provare qualcosa di nuovo senza esagerare con le porzioni. Grazie per aver scritto, davvero, leggere esperienze come la tua mi fa sentire meno “sbagliata”. Se trovi qualche altro stratagemma che funziona, fammi sapere, sono tutta orecchie!