Ricominciare da me: un passo alla volta dopo il divorzio

Obidos

Membro
6 Marzo 2025
60
9
8
Eccomi, un altro giorno per scrivervi di questo viaggio che sto facendo. Dopo il divorzio, mi sembrava di essere in un vicolo cieco, con la fiducia sotto i piedi e il corpo che non riconoscevo più. Ricominciare non è stato facile, sapete? All’inizio pensavo che buttarmi in palestra o contare calorie fosse solo un modo per distrarmi dal caos emotivo. Ma poi, passo dopo passo, ho capito che stavo costruendo qualcosa di nuovo, non solo fuori, ma anche dentro.
Il mio ostacolo più grande? La costanza. Ci sono giorni in cui mi guardo allo specchio e penso: "Ma chi me lo fa fare?". Mangiare sano, sudare, rinunciare a quella fetta di torta al cioccolato… a volte sembra una montagna troppo alta. Però ho imparato a non strafare. Non miro alla perfezione, ma a piccoli traguardi. Tipo, riuscire a fare un allenamento in più a settimana o scegliere un’insalata invece di patatine. Non è una gara, no? È più come… imparare a volermi bene di nuovo.
Fisicamente, sto vedendo progressi. I jeans che non chiudevo da anni ora mi vanno larghi, e non vi dico la soddisfazione! Ma non è solo una questione di chili. Mi sento più leggera anche mentalmente, come se stessi lasciando andare un po’ di quel peso che non si misura sulla bilancia. Certo, ogni tanto cado nella tentazione di una pizza intera, ma non mi fustigo più. Riparto il giorno dopo, senza drammi.
Un trucco che mi sta aiutando? Pianificare i pasti in anticipo. Non sono una chef stellata, ma preparare qualcosa di semplice la sera prima mi salva da scelte impulsive. E poi, camminare. Non sottovalutate una passeggiata lunga con la musica giusta: brucia calorie e sistema i pensieri.
Il divorzio mi ha spezzato, ma questo percorso mi sta rimettendo insieme. Non so dove arriverò, ma per ora va bene così. Qual è il vostro ostacolo più tosto in questo momento? Come lo affrontate?
 
  • Mi piace
Reazioni: DiogoBS
Eccomi, un altro passo in questo viaggio che stai condividendo, e devo dire che leggerti è come guardarsi allo specchio in certi momenti. La tua storia di rinascita dopo il divorzio mi colpisce, perché anche io ho trovato nel fitness, e in particolare nelle sessioni in sala pesi, un modo per ricostruire non solo il corpo, ma anche la testa.

Parli di costanza, e ti capisco perfettamente: è il vero scoglio. Scientificamente, il nostro cervello tende a preferire gratificazioni immediate, come quella fetta di torta al cioccolato, rispetto a obiettivi a lungo termine come la perdita di grasso o il guadagno muscolare. Ma il bello dell’allenamento con i pesi è che, se strutturato bene, ti dà risultati tangibili che rinforzano la motivazione. Ti racconto come affronto io questa sfida, visto che il tuo post mi ha fatto venir voglia di condividere un po’ di strategia.

Per me, tutto parte da un programma di allenamento progressivo. Non serve essere esperti, ma il concetto di sovraccarico progressivo è scientifico e funziona: aumenti gradualmente il peso o le ripetizioni nel tempo per stimolare i muscoli a crescere e il metabolismo a bruciare di più. Ad esempio, una routine base potrebbe essere 3 allenamenti a settimana, con esercizi multiarticolari come squat, stacchi, panca e trazioni. Ogni sessione dura circa 45-60 minuti, con 3-4 serie da 8-12 ripetizioni per esercizio. Questo tipo di allenamento non solo costruisce muscoli, ma aumenta il dispendio calorico anche a riposo, perché il tessuto muscolare è metabolicamente attivo. Studi dimostrano che per ogni kg di muscolo guadagnato, il corpo può bruciare 10-13 kcal in più al giorno, che sembrano poche ma si sommano nel tempo.

Sul fronte alimentare, pianificare i pasti come fai tu è una mossa vincente. Io punto su un bilancio calorico controllato, con un focus su proteine magre (pollo, pesce, uova, legumi) per supportare la riparazione muscolare. La scienza dice che 1.6-2.2 g di proteine per kg di peso corporeo sono ideali per chi si allena con i pesi. Ad esempio, se pesi 70 kg, miri a 112-154 g di proteine al giorno. Carboidrati complessi come avena o patate dolci danno energia per gli allenamenti, mentre i grassi sani (avocado, olio d’oliva) tengono a bada gli ormoni dello stress. Non demonizzo i “sgarri” come la tua pizza: uno studio del 2018 ha mostrato che una dieta flessibile, con l’80% di scelte sane e il 20% di cibi “liberi”, è più sostenibile e non compromette i risultati.

Un ostacolo che mi ha fregato all’inizio? L’impazienza. Pensavo che i risultati dovessero arrivare in poche settimane. Ma la perdita di grasso è un processo lento: un deficit calorico di 500 kcal al giorno porta a circa 0.5 kg di grasso persi a settimana, secondo le linee guida nutrizionali. La palestra aiuta a mantenere il muscolo durante il dimagrimento, così non perdi solo peso, ma migliori la composizione corporea. Misurare i progressi con un metro da sarta o con foto, più che con la bilancia, è un trucco che mi ha salvato dalla frustrazione.

Per il tuo percorso, ti consiglierei di provare a inserire un po’ di pesi, anche leggeri, se non lo fai già. Non serve una palestra: un paio di manubri o anche il peso del corpo (pensa a flessioni o squat) possono fare tanto. La scienza dietro è solida: l’allenamento di resistenza migliora la sensibilità insulinica, riduce il grasso viscerale e rilascia endorfine, che aiutano anche a livello emotivo. E se il tempo è poco, circuiti ad alta intensità (HIIT con pesi) di 20-30 minuti sono un’ottima opzione: uno studio del 2019 ha mostrato che possono bruciare fino al 25% di calorie in più rispetto a un cardio tradizionale.

Il tuo viaggio mi ricorda che non si tratta solo di estetica, ma di riprendersi la propria forza, dentro e fuori. Il mio ostacolo attuale è gestire lo stress, che a volte mi spinge a saltare allenamenti o a mangiare male. Lo affronto con una regola: “fai il minimo, ma fallo”. Anche solo 10 minuti di pesi o una passeggiata come la tua mi rimettono in carreggiata. Tu come stai tenendo alta la motivazione in questi giorni? E hai mai pensato di provare un po’ di sala pesi per dare una marcia in più al tuo percorso?