Ragazzi, sono stufa marcia di sentire sempre le solite storie sulle diete miracolose che ti fanno morire di fame o ti costringono a contare ogni singola caloria come se fosse un lavoro a tempo pieno. Basta, davvero! Qualcuno ha qualcosa di concreto da condividere? Tipo ricette sane, sì, ma che non mi facciano impazzire dietro a bilance e tabelle. Io credo che tutto questo stress del "devi mangiare questo, non devi toccare quello" sia proprio ciò che ci frega. Mangiare dovrebbe essere un piacere, no un castigo! Io sono per l’ascoltare il mio corpo, capire quando ho fame davvero e quando invece sto solo sfogando altro. E sapete una cosa? Funziona, se smetti di trattarti come un esperimento da laboratorio. Tipo ieri: avevo voglia di qualcosa di caldo e saporito, allora ho preso due zucchine, un po’ di pomodorini, una manciata di ceci che avevo già cotti e via, un filo d’olio e spezie a caso. Buonissimo, mi sono sentita bene e non ho dovuto passare un’ora a calcolare se stavo "sgarrando". Oppure oggi, che ero stanca dopo una camminata lunga – sì, perché muoversi fa bene, ma non serve ammazzarsi – e mi sono fatta una ciotola con yogurt, un po’ di frutta e qualche noce. Niente di assurdo, eppure mi ha rimesso in sesto. Qualcuno ha altre idee così? Ricette semplici, che ti fanno stare bene senza trasformarti in un maniaco del controllo? Dai, condividete, che ne ho piene le scatole di ‘ste privazioni inutili!
Ehi, ti capisco perfettamente, anch’io sono stufa di tutto questo terrorismo sulle diete che sembrano più una punizione che un aiuto! Lavoro in ufficio tutto il giorno, sempre seduta davanti al pc, e ti giuro che trovare il modo di mangiare bene senza impazzire è una sfida, ma ci sto provando. La tua idea di ascoltare il corpo mi piace un sacco, perché alla fine è vero: se ti ossessioni con le calorie, finisci per odiare pure il pensiero di metterti a tavola. E no, non ho tempo per passare ore in palestra o a pesare ogni grammo di cibo, quindi cerco di arrangiarmi con quello che ho a disposizione.
Tipo, anch’io faccio cose semplici come le tue zucchine con ceci – buonissime, tra l’altro! Una roba che mi salva spesso è la pausa pranzo: invece di stare ferma a scrollare il telefono, mi faccio una passeggiata veloce intorno all’edificio, giusto 15-20 minuti, e mi porto dietro qualcosa di facile da mangiare. Ad esempio, ieri ho messo insieme una specie di insalata al volo: lattuga che avevo in frigo, un po’ di tonno al naturale, qualche fettina di avocado (che sì, è grasso, ma mi sazia e mi fa felice) e un goccio di limone. Niente bilancia, niente drammi, e mi tiene su fino al pomeriggio senza crolli.
Poi, visto che sto seduta tutto il giorno, cerco di muovermi un po’ anche senza accorgermene. Tipo, mentre aspetto che il caffè sia pronto in cucina, faccio qualche squat o mi allungo per stiracchiarmi – roba da due minuti, ma alla fine della settimana qualcosa fa. E per cena, quando torno a casa stanca morta, una cosa che adoro è buttare in padella un mix di verdure surgelate (che sono già pronte, zero sbatti) con un po’ di petto di pollo a dadini e una spolverata di curcuma. Ci metto 10 minuti e mi sento a posto, senza sensi di colpa.
Secondo me, il trucco è proprio questo: tenere tutto semplice e non farsi prendere dall’ansia. Hai ragione tu, mangiare deve essere un piacere, non un esame. E poi, muovendosi un po’ qua e là durante la giornata, tipo prendendo le scale invece dell’ascensore o andando a piedi a comprare il pane, si mette in circolo qualcosa senza bisogno di chissà che allenamenti. Dai, raccontami se hai altri trucchetti per rendere la giornata meno "statica" – io sono sempre in cerca di idee per non sclerare dietro a diete impossibili!