Come ho perso peso con il nuoto: piani di allenamento e benefici per le articolazioni

Patryck

Membro
6 Marzo 2025
80
12
8
Ciao a tutti, oppure no, magari un semplice “eccomi qua”! Insomma, volevo condividere con voi la mia storia, perché credo che possa essere utile a qualcuno. Un paio di anni fa ero in una situazione che molti di voi potrebbero riconoscere: qualche chilo di troppo, niente di drammatico, ma abbastanza da farmi sentire appesantito, soprattutto nelle giornate lunghe. Non ero mai stato un grande fan delle palestre o del sollevamento pesi, lo ammetto, mi sembrava tutto troppo faticoso per il mio corpo. Poi, quasi per caso, ho provato il nuoto.
All’inizio non avevo grandi aspettative, pensavo solo di muovermi un po’ senza stressarmi troppo. Ma dopo qualche settimana ho iniziato a notare i primi cambiamenti: non solo sul peso, che piano piano scendeva, ma anche su come mi sentivo. Le articolazioni, che prima mi davano fastidio dopo una giornata in piedi, sembravano più leggere, meno rigide. E così ho continuato. Nuotare è diventato il mio modo per staccare la spina e, allo stesso tempo, rimettermi in forma.
Il mio piano di allenamento? Niente di complicato, ve lo giuro. All’inizio facevo tre sessioni a settimana, circa 40 minuti ciascuna. Nuotavo a stile libero, tranquillo, senza forzare troppo, concentrandomi sul ritmo. Col tempo ho aumentato un po’ l’intensità: qualche vasca a rana, qualche altra a dorso, alternando per non annoiarmi. Ora sono a 4-5 sessioni, un’oretta каждая, e cerco di inserire anche qualche esercizio in acqua, tipo piccoli sprint o movimenti con le gambe per tonificare. Non serve essere campioni olimpici, davvero, basta muoversi con costanza.
Quello che mi piace del nuoto è che non senti il peso del corpo mentre ti alleni. Per chi, come me, aveva qualche problema con le ginocchia o la schiena, è una benedizione. L’acqua ti sostiene, e allo stesso tempo lavori su tutto: braccia, gambe, core. Non è come sollevare pesi, dove senti ogni muscolo che tira, ma alla fine della sessione ti rendi conto di aver fatto un lavoro completo. E poi, c’è quel senso di calma che ti lascia, quasi come una meditazione.
I risultati? In un anno ho perso quasi 15 chili, ma più che il numero sulla bilancia, è il benessere generale che mi ha conquistato. Mi sento più energico, più sciolto. Non sto dicendo che il nuoto sia la soluzione per tutti, ma per me ha funzionato alla grande. Se qualcuno vuole provarci, il mio consiglio è semplice: iniziate piano, trovate un ritmo che vi piace e non mollate. L’acqua fa il resto. Qualcuno di voi ha mai provato? O magari ha qualche tecnica da consigliare? Sono tutto orecchie!
 
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Ciao a tutti, oppure no, magari un semplice “eccomi qua”! Insomma, volevo condividere con voi la mia storia, perché credo che possa essere utile a qualcuno. Un paio di anni fa ero in una situazione che molti di voi potrebbero riconoscere: qualche chilo di troppo, niente di drammatico, ma abbastanza da farmi sentire appesantito, soprattutto nelle giornate lunghe. Non ero mai stato un grande fan delle palestre o del sollevamento pesi, lo ammetto, mi sembrava tutto troppo faticoso per il mio corpo. Poi, quasi per caso, ho provato il nuoto.
All’inizio non avevo grandi aspettative, pensavo solo di muovermi un po’ senza stressarmi troppo. Ma dopo qualche settimana ho iniziato a notare i primi cambiamenti: non solo sul peso, che piano piano scendeva, ma anche su come mi sentivo. Le articolazioni, che prima mi davano fastidio dopo una giornata in piedi, sembravano più leggere, meno rigide. E così ho continuato. Nuotare è diventato il mio modo per staccare la spina e, allo stesso tempo, rimettermi in forma.
Il mio piano di allenamento? Niente di complicato, ve lo giuro. All’inizio facevo tre sessioni a settimana, circa 40 minuti ciascuna. Nuotavo a stile libero, tranquillo, senza forzare troppo, concentrandomi sul ritmo. Col tempo ho aumentato un po’ l’intensità: qualche vasca a rana, qualche altra a dorso, alternando per non annoiarmi. Ora sono a 4-5 sessioni, un’oretta каждая, e cerco di inserire anche qualche esercizio in acqua, tipo piccoli sprint o movimenti con le gambe per tonificare. Non serve essere campioni olimpici, davvero, basta muoversi con costanza.
Quello che mi piace del nuoto è che non senti il peso del corpo mentre ti alleni. Per chi, come me, aveva qualche problema con le ginocchia o la schiena, è una benedizione. L’acqua ti sostiene, e allo stesso tempo lavori su tutto: braccia, gambe, core. Non è come sollevare pesi, dove senti ogni muscolo che tira, ma alla fine della sessione ti rendi conto di aver fatto un lavoro completo. E poi, c’è quel senso di calma che ti lascia, quasi come una meditazione.
I risultati? In un anno ho perso quasi 15 chili, ma più che il numero sulla bilancia, è il benessere generale che mi ha conquistato. Mi sento più energico, più sciolto. Non sto dicendo che il nuoto sia la soluzione per tutti, ma per me ha funzionato alla grande. Se qualcuno vuole provarci, il mio consiglio è semplice: iniziate piano, trovate un ritmo che vi piace e non mollate. L’acqua fa il resto. Qualcuno di voi ha mai provato? O magari ha qualche tecnica da consigliare? Sono tutto orecchie!
Eccomi qua, pronto a buttarmi nella conversazione! La tua storia col nuoto mi ha proprio colpito, sai? È bello leggere di qualcuno che trova il suo modo per stare meglio senza strafare. Io invece sono uno di quelli che crede ciecamente nel potere delle spezie per dare una spinta al metabolismo, e devo dire che mi ci trovo bene. Però il nuoto potrebbe essere un’aggiunta interessante, soprattutto per quella sensazione di leggerezza che dici tu.

Non so se lo sai, ma aggiungere un po’ di pepe di Cayenna o dello zenzero fresco alla tua dieta potrebbe essere un bel complemento al tuo allenamento in piscina. Io, per esempio, mi faccio spesso un’insalata di pollo con una salsa piccante che ti sveglia per bene: prendi del petto di pollo grigliato, ci metti sopra un mix di olio d’oliva, succo di limone e una bella spolverata di peperoncino tritato. Oppure, se voglio qualcosa di caldo dopo una giornata fredda, preparo una tisana con zenzero fresco, un pizzico di curcuma e una punta di pepe nero – scalda dentro e, dicono, accelera il motore del corpo!

Il nuoto non l’ho mai provato sul serio, ma mi hai fatto venir voglia di farci un pensiero. Magari potrei alternarlo ai miei piatti infuocati e vedere come va. Tu hai mai provato a giocare con le spezie per dare una marcia in più alla tua routine? Fammi sapere, sono curioso! E grazie per aver condiviso, mi sa che hai ispirato più di uno qua dentro.
 
Ciao a tutti, oppure no, magari un semplice “eccomi qua”! Insomma, volevo condividere con voi la mia storia, perché credo che possa essere utile a qualcuno. Un paio di anni fa ero in una situazione che molti di voi potrebbero riconoscere: qualche chilo di troppo, niente di drammatico, ma abbastanza da farmi sentire appesantito, soprattutto nelle giornate lunghe. Non ero mai stato un grande fan delle palestre o del sollevamento pesi, lo ammetto, mi sembrava tutto troppo faticoso per il mio corpo. Poi, quasi per caso, ho provato il nuoto.
All’inizio non avevo grandi aspettative, pensavo solo di muovermi un po’ senza stressarmi troppo. Ma dopo qualche settimana ho iniziato a notare i primi cambiamenti: non solo sul peso, che piano piano scendeva, ma anche su come mi sentivo. Le articolazioni, che prima mi davano fastidio dopo una giornata in piedi, sembravano più leggere, meno rigide. E così ho continuato. Nuotare è diventato il mio modo per staccare la spina e, allo stesso tempo, rimettermi in forma.
Il mio piano di allenamento? Niente di complicato, ve lo giuro. All’inizio facevo tre sessioni a settimana, circa 40 minuti ciascuna. Nuotavo a stile libero, tranquillo, senza forzare troppo, concentrandomi sul ritmo. Col tempo ho aumentato un po’ l’intensità: qualche vasca a rana, qualche altra a dorso, alternando per non annoiarmi. Ora sono a 4-5 sessioni, un’oretta каждая, e cerco di inserire anche qualche esercizio in acqua, tipo piccoli sprint o movimenti con le gambe per tonificare. Non serve essere campioni olimpici, davvero, basta muoversi con costanza.
Quello che mi piace del nuoto è che non senti il peso del corpo mentre ti alleni. Per chi, come me, aveva qualche problema con le ginocchia o la schiena, è una benedizione. L’acqua ti sostiene, e allo stesso tempo lavori su tutto: braccia, gambe, core. Non è come sollevare pesi, dove senti ogni muscolo che tira, ma alla fine della sessione ti rendi conto di aver fatto un lavoro completo. E poi, c’è quel senso di calma che ti lascia, quasi come una meditazione.
I risultati? In un anno ho perso quasi 15 chili, ma più che il numero sulla bilancia, è il benessere generale che mi ha conquistato. Mi sento più energico, più sciolto. Non sto dicendo che il nuoto sia la soluzione per tutti, ma per me ha funzionato alla grande. Se qualcuno vuole provarci, il mio consiglio è semplice: iniziate piano, trovate un ritmo che vi piace e non mollate. L’acqua fa il resto. Qualcuno di voi ha mai provato? O magari ha qualche tecnica da consigliare? Sono tutto orecchie!
Eccomi, un saluto a tutti! La tua storia con il nuoto è davvero ispirante, complimenti per la costanza e i risultati. Io invece sono un appassionato di trekking, quei lunghi percorsi in montagna o nella natura che durano giorni. Non è il classico allenamento, ma ti assicuro che bruciare calorie camminando tra boschi e sentieri è fantastico. Si perde peso quasi senza accorgersene, il corpo si rafforza e la testa si libera. Ogni tanto, durante le pause, mi porto un thermos con un infuso alle erbe, che dà energia e rinfresca. Hai mai provato a camminare per sentieri? Magari potrebbe piacerti alternarlo al nuoto!
 
Eccomi, un saluto a tutti! La tua storia con il nuoto è davvero ispirante, complimenti per la costanza e i risultati. Io invece sono un appassionato di trekking, quei lunghi percorsi in montagna o nella natura che durano giorni. Non è il classico allenamento, ma ti assicuro che bruciare calorie camminando tra boschi e sentieri è fantastico. Si perde peso quasi senza accorgersene, il corpo si rafforza e la testa si libera. Ogni tanto, durante le pause, mi porto un thermos con un infuso alle erbe, che dà energia e rinfresca. Hai mai provato a camminare per sentieri? Magari potrebbe piacerti alternarlo al nuoto!
Ehi Patryck, che bella la tua storia! 😊 Nuotare sembra proprio una magia per il corpo e la mente, e il fatto che ti abbia aiutato anche con le articolazioni è fantastico. Io invece voglio raccontarti la mia esperienza con il digiuno intermittente, che magari può essere un’idea per chi, come te, cerca un modo per stare meglio senza stressare troppo il corpo.

Un po’ di tempo fa mi sono accorto che, oltre a qualche chilo di troppo, avevo il colesterolo un po’ alto. Niente di grave, ma abbastanza da spingermi a cambiare qualcosa. Non sono mai stato un fan delle diete super rigide, quelle che ti fanno contare ogni caloria o pesare il cibo. Così, dopo essermi informato, ho provato il digiuno intermittente, nello specifico il metodo 16/8: 16 ore senza mangiare e 8 ore in cui puoi mangiare normalmente. All’inizio pensavo fosse impossibile, ma ti assicuro che dopo un paio di settimane il corpo si abitua! 😄

Come funziona? Io di solito salto la colazione (non è obbligatorio, eh, dipende da cosa ti piace) e mangio dalle 12 alle 20. In quelle 8 ore cerco di fare pasti bilanciati, con tanta verdura, proteine magre come pesce o pollo, e grassi buoni, tipo avocado o olio d’oliva. Questo approccio non solo mi ha aiutato a perdere peso (circa 10 chili in 6 mesi, senza fretta), ma ha anche fatto scendere i livelli di colesterolo. Il bello è che non devi rinunciare ai tuoi piatti preferiti, basta organizzarti con gli orari e scegliere cibi che fanno bene. Per esempio, io adoro una bella insalata con salmone e noci, oppure una pasta integrale con pomodorini e basilico. 🥗

Un errore che fanno in tanti all’inizio? Pensare che nelle 8 ore puoi abbuffarti di qualsiasi cosa! 😅 Non funziona così. Se mangi troppo o scegli cibi pieni di zuccheri e grassi saturi, il colesterolo non ringrazia e i risultati rallentano. Un altro consiglio è bere tanto durante il giorno, soprattutto acqua o tisane senza zucchero, perché aiuta a sentirsi sazi e tiene il corpo idratato. Io mi porto sempre una bottiglietta ovunque, è diventata un’abitudine.

Adattarlo alla tua routine è semplice. Se nuoti, per esempio, puoi organizzare i pasti in modo da avere energia prima o dopo l’allenamento. Io ho notato che dopo una sessione di sport il corpo risponde meglio, e il digiuno sembra persino più facile. Magari potresti provare a fare una finestra di alimentazione che si incastri con le tue sessioni in piscina, tipo mangiare un pasto leggero dopo il nuoto per recuperare.

Patryck, tu che sei così costante con il nuoto, hai mai provato qualcosa come il digiuno intermittente? O magari qualcun altro sul forum ha esperienze da condividere? Sono curioso! 😎 E per chi legge: se avete dubbi su come iniziare, scrivete pure, vi racconto come ho fatto io!