Yoga al lavoro: come restare flessibili e attivi senza perdere un minuto!

bhatta.s

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, lavoro 8 ore al giorno davanti al pc, schiena curva e zero tempo per muovermi come vorrei. Però ho trovato un modo per non sclerare e tenermi un po’ flessibile, anche se non sono un fanatico dello yoga. Durante la pausa pranzo, invece di stare a scrollare il telefono, faccio una camminata di 20-30 minuti intorno all’ufficio. Non è una maratona, ma almeno respiro aria fresca e sgranchisco le gambe. Se sono bloccato alla scrivania, faccio qualche stretch semplice: ruoto il collo, allungo le braccia sopra la testa e provo a toccarmi i piedi senza alzarmi dalla sedia. Niente di complicato, ma dopo un po’ sento meno quella sensazione di “cemento” nelle spalle.
Poi, ho iniziato a fare un paio di respirazioni profonde ogni ora, tipo quelle che consigliano nello yoga. Non so se sono un maestro zen, ma mi aiutano a non sclerare quando il capo mi stressa. Non serve un tappetino o un’ora di tempo: bastano 5 minuti per ricordarti che hai un corpo e non sei una statua. Certo, ci vuole costanza, perché se non ti dai una regola finisce che ti dimentichi e resti inchiodato tutto il giorno. Io mi sono messo un timer sul telefono ogni due ore per alzarmi e fare due passi, anche solo per andare a prendere un caffè. Funziona, provare per credere. Qualcun altro ha trucchi per non impazzire davanti allo schermo tutto il giorno?
 
Ciao ragazzi, capisco benissimo la situazione! Anche io passo ore davanti al pc per studio e, con poco tempo e soldi, trovare soluzioni è una sfida. Il tuo trucco della camminata in pausa pranzo è geniale, lo provo sicuro! Io di solito, quando sono in dormitorio, faccio qualche esercizio semplice con una bottiglia d’acqua come peso: tipo alzarla sopra la testa o fare squat. Niente di che, ma mi tiene attivo. Per la schiena, a volte mi stendo sul letto e faccio un paio di torsioni, tipo yoga ma senza pretese. Tu hai altri consigli per chi ha un budget da studente?
 
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Ciao! Ti capisco, la vita da studente è un casino, sempre seduti e con due spicci in tasca, sembra impossibile ritagliarsi un momento per sé. Il trucco della camminata in pausa pranzo è una bomba, vedrai che ti dà una svegliata! Però, visto che hai tirato in ballo lo yoga e la flessibilità, ti racconto come ho fatto io con il digiuno intermittente, tipo 16/8, che mi ha salvato sia il fisico che la testa, senza spendere un euro.

Allora, io facevo 16 ore senza mangiare – di solito dalle 8 di sera alle 12 del giorno dopo – e mangiavo solo nelle 8 ore rimanenti. All’inizio è dura, ti senti uno straccio, ma dopo qualche giorno il corpo si abitua e ti senti più leggero, meno gonfio. Per uno studente è perfetto: non devi cucinare mille volte al giorno, risparmi tempo e pure qualcosa in tasca. Però attenzione, non è che salti i pasti e basta! Devi mangiare bene quando “puoi”: verdure, proteine tipo uova o legumi, e magari un po’ di frutta. Io evitavo schifezze, perché sennò dopo due ore hai fame di nuovo e addio flessibilità mentale.

Errori da evitare? Non strafare subito, tipo digiunare 20 ore al primo colpo: ti distruggi e molli. Parti soft, magari 14/10, e aumenta piano. Poi, bevi acqua come se non ci fosse un domani – non tè strani o tisane costose, proprio acqua del rubinetto, che tanto è gratis. Se no, rischi di sentirti stanco e nervoso, e con lo studio è l’ultima cosa che vuoi. Altro sbaglio che facevo: mangiare troppo poco nelle ore “libere”. Risultato? Mi tremavano le mani davanti al pc. Quindi, bilancia: non è dieta da fame, è un ritmo.

Adattarlo al tuo caso è facile. Sei in dormitorio, no? Io facevo così: saltavo la colazione (tanto chi ha tempo?), a pranzo un panino decente o qualcosa dal refettorio, poi cena normale. Nelle pause, invece di fissare il muro, facevo due passi o qualche allungamento sul letto, tipo le tue torsioni. Non serve chissà che: anche solo alzarti e stirarti ogni ora ti tiene sveglio e sciolto. E se hai una bottiglia d’acqua come peso, sfruttala pure per fare qualche movimento lento, tipo yoga ma senza esagerare.

Consiglio extra da studente squattrinato: il digiuno ti aiuta a essere più lucido, ma se ti senti fiacco, prova a fare una camminata veloce di 10 minuti dopo mangiato, magari tornando dal refettorio. Non costa niente e ti ricarica. E per la schiena, visto che stai tanto seduto, prova a sdraiarti e portare le ginocchia al petto per un minut
 
Ragazzi, lavoro 8 ore al giorno davanti al pc, schiena curva e zero tempo per muovermi come vorrei. Però ho trovato un modo per non sclerare e tenermi un po’ flessibile, anche se non sono un fanatico dello yoga. Durante la pausa pranzo, invece di stare a scrollare il telefono, faccio una camminata di 20-30 minuti intorno all’ufficio. Non è una maratona, ma almeno respiro aria fresca e sgranchisco le gambe. Se sono bloccato alla scrivania, faccio qualche stretch semplice: ruoto il collo, allungo le braccia sopra la testa e provo a toccarmi i piedi senza alzarmi dalla sedia. Niente di complicato, ma dopo un po’ sento meno quella sensazione di “cemento” nelle spalle.
Poi, ho iniziato a fare un paio di respirazioni profonde ogni ora, tipo quelle che consigliano nello yoga. Non so se sono un maestro zen, ma mi aiutano a non sclerare quando il capo mi stressa. Non serve un tappetino o un’ora di tempo: bastano 5 minuti per ricordarti che hai un corpo e non sei una statua. Certo, ci vuole costanza, perché se non ti dai una regola finisce che ti dimentichi e resti inchiodato tutto il giorno. Io mi sono messo un timer sul telefono ogni due ore per alzarmi e fare due passi, anche solo per andare a prendere un caffè. Funziona, provare per credere. Qualcun altro ha trucchi per non impazzire davanti allo schermo tutto il giorno?
Ehi, ciao a tutti, o meglio, salve a chi sta ancora tentando di non fondersi con la sedia dell’ufficio! La tua idea della camminata in pausa pranzo mi piace un sacco, è tipo un mini-reset per non trasformarsi in un blocco di marmo davanti allo schermo. Io, che passo pure le mie 8 ore incollata al pc, ho un trucchetto che magari ti può ispirare. Non proprio yoga, ma ci siamo vicini: ogni tanto mi alzo, faccio due passi e mi metto in una specie di “posizione dell’albero” improvvisata – un piede appoggiato contro l’interno della coscia, mani sui fianchi, e sto lì 30 secondi a immaginarmi tipo una quercia zen. Non è che dimagrisco così, ma mi sento meno un sacco di patate e più… viva!

Poi, visto che siamo in tema di non sclerare, io ho preso l’abitudine di tenere una bottiglietta d’acqua sempre sulla scrivania. Non solo perché fa bene (dicono che idratarsi aiuti a non mangiare schifezze per noia), ma anche perché mi costringe ad alzarmi ogni tot per riempirla. Due piccioni con una fava: mi muovo e faccio qualcosa di utile per il corpo senza nemmeno accorgermene. A volte, mentre sono lì che allungo le braccia o ruoto le spalle come dici tu, bevo un sorso e mi sento quasi una di quelle tipe super salutiste dei video motivazionali – anche se poi magari ordino pizza la sera, eh!

Un altro trucco che uso quando il capo mi fa salire il sangue al cervello è fare una respirazione profonda, ma con un twist: immagino di “soffiare via” lo stress come se fosse fumo. Tipo, inspiro calma ed espiro il nervoso. Non so se funziona scientificamente, ma almeno non urlo al monitor! E se proprio sono ko, mi faccio una mini-passeggiata fino al bagno – anche solo per lavarmi la faccia con acqua fresca, che mi sveglia e mi dà una scossa. Insomma, piccoli gesti, niente di troppo serio, ma alla fine della giornata non mi sento un rottame. Tu che dici, hai mai provato a mischiare queste cosine con la tua routine? O magari qualcuno ha altre idee per non diventare un tutt’uno con la scrivania!
 
Ragazzi, lavoro 8 ore al giorno davanti al pc, schiena curva e zero tempo per muovermi come vorrei. Però ho trovato un modo per non sclerare e tenermi un po’ flessibile, anche se non sono un fanatico dello yoga. Durante la pausa pranzo, invece di stare a scrollare il telefono, faccio una camminata di 20-30 minuti intorno all’ufficio. Non è una maratona, ma almeno respiro aria fresca e sgranchisco le gambe. Se sono bloccato alla scrivania, faccio qualche stretch semplice: ruoto il collo, allungo le braccia sopra la testa e provo a toccarmi i piedi senza alzarmi dalla sedia. Niente di complicato, ma dopo un po’ sento meno quella sensazione di “cemento” nelle spalle.
Poi, ho iniziato a fare un paio di respirazioni profonde ogni ora, tipo quelle che consigliano nello yoga. Non so se sono un maestro zen, ma mi aiutano a non sclerare quando il capo mi stressa. Non serve un tappetino o un’ora di tempo: bastano 5 minuti per ricordarti che hai un corpo e non sei una statua. Certo, ci vuole costanza, perché se non ti dai una regola finisce che ti dimentichi e resti inchiodato tutto il giorno. Io mi sono messo un timer sul telefono ogni due ore per alzarmi e fare due passi, anche solo per andare a prendere un caffè. Funziona, provare per credere. Qualcun altro ha trucchi per non impazzire davanti allo schermo tutto il giorno?
Ciao! Capisco benissimo il tuo "cemento" nelle spalle, tra il bimbo e zero tempo per me è uguale. La tua idea della camminata in pausa pranzo mi piace, proverò! Io invece, mentre allatto o cullo, faccio qualche respiro profondo e ruoto le caviglie. Non è yoga da copertina, ma mi salva la schiena. Il timer è geniale, lo copio! Qualche stretch semplice lo infilo quando il piccolo dorme, tipo allungarmi sul divano. Poco, ma meglio di niente, no?
 
Ragazzi, lavoro 8 ore al giorno davanti al pc, schiena curva e zero tempo per muovermi come vorrei. Però ho trovato un modo per non sclerare e tenermi un po’ flessibile, anche se non sono un fanatico dello yoga. Durante la pausa pranzo, invece di stare a scrollare il telefono, faccio una camminata di 20-30 minuti intorno all’ufficio. Non è una maratona, ma almeno respiro aria fresca e sgranchisco le gambe. Se sono bloccato alla scrivania, faccio qualche stretch semplice: ruoto il collo, allungo le braccia sopra la testa e provo a toccarmi i piedi senza alzarmi dalla sedia. Niente di complicato, ma dopo un po’ sento meno quella sensazione di “cemento” nelle spalle.
Poi, ho iniziato a fare un paio di respirazioni profonde ogni ora, tipo quelle che consigliano nello yoga. Non so se sono un maestro zen, ma mi aiutano a non sclerare quando il capo mi stressa. Non serve un tappetino o un’ora di tempo: bastano 5 minuti per ricordarti che hai un corpo e non sei una statua. Certo, ci vuole costanza, perché se non ti dai una regola finisce che ti dimentichi e resti inchiodato tutto il giorno. Io mi sono messo un timer sul telefono ogni due ore per alzarmi e fare due passi, anche solo per andare a prendere un caffè. Funziona, provare per credere. Qualcun altro ha trucchi per non impazzire davanti allo schermo tutto il giorno?
Ehi, capisco perfettamente quella sensazione di “cemento” che descrivi, stare tutto il giorno davanti al pc è una tortura per il corpo! La tua idea della camminata in pausa pranzo è geniale, semplice ma efficace, e quel tocco di aria fresca fa davvero la differenza. Anche i mini stretch alla scrivania sono un salvavita, li faccio pure io ogni tanto quando sento che le spalle stanno per cedere.

Io, per non sclerare e tenermi attivo, punto molto sul ritrovarmi con altri, sai, il gruppo mi dà quella spinta in più. Faccio lezioni di zumba e boxe coi miei compagni di corso, e ti giuro che il clima di squadra mi motiva a non mollare mai. Anche se il tempo è poco, tipo la tua pausa pranzo, cerco di incastrare qualcosa: magari non tutti i giorni, ma almeno un paio di volte a settimana. Il bello di questi corsi è che non devi pensare troppo, segui il ritmo e ti muovi senza accorgertene, e poi il supporto degli altri ti carica. Una volta una ragazza del gruppo mi ha detto “se non vieni, ci manchi” e da lì non ho più saltato una lezione!

Per te che sei in ufficio tutto il giorno, ti consiglierei di provare una cosa simile, magari una lezione veloce vicino al lavoro o online, tipo quelle da 30 minuti. Non serve essere fanatici dello yoga o super flessibili, basta un gruppo che ti trascina un po’. E il tuo trucco del timer? Lo rubo subito, perché hai ragione, senza una regola ti dimentichi di muoverti. Magari potresti aggiungerci un piccolo “rito” coi colleghi, tipo un allungamento di gruppo di 5 minuti, così vi motivate a vicenda. Che ne pensi? Qualcun altro qui si allena coi colleghi o preferite andare ognuno per conto suo?
 
Ciao! La tua camminata in pausa pranzo è un’ottima mossa, anch’io ero incastrato tra sedia e schermo tutto il giorno prima di scoprire quanto può cambiare il cardio. Io ho puntato su corse brevi ma intense, tipo 20 minuti a tutta, o qualche sessione di HIIT vicino casa. Non serve strafare, ma quel ritmo veloce mi rimette in sesto e mi tiene leggero. Il timer che usi è una chicca, lo provo anch’io per staccare ogni tanto. Hai mai pensato di aggiungere un po’ di sprint nella tua camminata? Anche solo 30 secondi, tanto per svegliarti del tutto. E coi colleghi, magari una sfida a chi fa più passi in pausa potrebbe accendere la giornata! Tu che dici?
 
Ragazzi, lavoro 8 ore al giorno davanti al pc, schiena curva e zero tempo per muovermi come vorrei. Però ho trovato un modo per non sclerare e tenermi un po’ flessibile, anche se non sono un fanatico dello yoga. Durante la pausa pranzo, invece di stare a scrollare il telefono, faccio una camminata di 20-30 minuti intorno all’ufficio. Non è una maratona, ma almeno respiro aria fresca e sgranchisco le gambe. Se sono bloccato alla scrivania, faccio qualche stretch semplice: ruoto il collo, allungo le braccia sopra la testa e provo a toccarmi i piedi senza alzarmi dalla sedia. Niente di complicato, ma dopo un po’ sento meno quella sensazione di “cemento” nelle spalle.
Poi, ho iniziato a fare un paio di respirazioni profonde ogni ora, tipo quelle che consigliano nello yoga. Non so se sono un maestro zen, ma mi aiutano a non sclerare quando il capo mi stressa. Non serve un tappetino o un’ora di tempo: bastano 5 minuti per ricordarti che hai un corpo e non sei una statua. Certo, ci vuole costanza, perché se non ti dai una regola finisce che ti dimentichi e resti inchiodato tutto il giorno. Io mi sono messo un timer sul telefono ogni due ore per alzarmi e fare due passi, anche solo per andare a prendere un caffè. Funziona, provare per credere. Qualcun altro ha trucchi per non impazzire davanti allo schermo tutto il giorno?
Ciao a tutti, il tuo approccio è già un ottimo punto di partenza per spezzare la sedentarietà, e mi piace come hai trovato un modo pratico per muoverti senza stravolgere la giornata. Io, che ho perso peso con il digiuno intermittente, posso dirti che integrare qualche abitudine come la tua con il 16/8 è stato fondamentale per me, soprattutto lavorando al pc tutto il giorno. Non è solo questione di calorie, ma di come tieni attivo il corpo e la mente.

Faccio la finestra di digiuno dalle 20:00 alle 12:00, quindi durante la pausa pranzo mangio, ma prima mi muovo un po’. Camminare 20-30 minuti come fai tu è perfetto, attiva la circolazione e ti prepara a digerire meglio dopo. Se non hai tempo per uscire, prova a fare qualche squat o alzarti sulle punte dei piedi per 30 secondi ogni ora: sembra poco, ma tiene i muscoli svegli. Un errore che facevo all’inizio con il digiuno era restare fermo troppo a lungo, e mi sentivo stanco, con la testa pesante. Muovermi, anche solo poco, ha fatto la differenza.

Per adattarlo alla tua routine, ti consiglio di allineare i momenti di attività con la fine della finestra di digiuno, se decidi di provarlo. Ad esempio, dopo le 12:00, quando rompo il digiuno, faccio due passi e mangio qualcosa di leggero. Evita di buttarti subito su pasti pesanti o di stare fermo dopo aver mangiato, altrimenti rischi di sentirti appesantito. La costanza è la chiave, come dici tu: un timer aiuta, ma anche associare il movimento a una cosa che fai già, tipo prendere l’acqua, funziona. Qualcuno di voi ha provato a unire digiuno e piccoli trucchi come questi?
 
Ragazzi, lavoro 8 ore al giorno davanti al pc, schiena curva e zero tempo per muovermi come vorrei. Però ho trovato un modo per non sclerare e tenermi un po’ flessibile, anche se non sono un fanatico dello yoga. Durante la pausa pranzo, invece di stare a scrollare il telefono, faccio una camminata di 20-30 minuti intorno all’ufficio. Non è una maratona, ma almeno respiro aria fresca e sgranchisco le gambe. Se sono bloccato alla scrivania, faccio qualche stretch semplice: ruoto il collo, allungo le braccia sopra la testa e provo a toccarmi i piedi senza alzarmi dalla sedia. Niente di complicato, ma dopo un po’ sento meno quella sensazione di “cemento” nelle spalle.
Poi, ho iniziato a fare un paio di respirazioni profonde ogni ora, tipo quelle che consigliano nello yoga. Non so se sono un maestro zen, ma mi aiutano a non sclerare quando il capo mi stressa. Non serve un tappetino o un’ora di tempo: bastano 5 minuti per ricordarti che hai un corpo e non sei una statua. Certo, ci vuole costanza, perché se non ti dai una regola finisce che ti dimentichi e resti inchiodato tutto il giorno. Io mi sono messo un timer sul telefono ogni due ore per alzarmi e fare due passi, anche solo per andare a prendere un caffè. Funziona, provare per credere. Qualcun altro ha trucchi per non impazzire davanti allo schermo tutto il giorno?
Ehi, grande, ti capisco alla perfezione: passare 8 ore incollato a una sedia è una condanna per il corpo, altro che flessibilità! La tua routine di camminate e stretch è già un bel colpo per non trasformarti in un blocco di marmo, ma visto che qui si parla di stare attivi e magari buttare giù un po’ di quel peso che ci fa sbuffare davanti allo specchio, ti lancio una provocazione: perché non infilare qualche trucco da cucina furba nella tua giornata lavorativa? Non dico di diventare un guru dello yoga o di contare ogni grammo di grasso come un ossesso, ma il modo in cui mangi può fare la differenza, pure se sei incastrato davanti al pc.

Io sono uno che ama spadellare, ma sto cercando di tenere a bada la bilancia, quindi ho imparato a giocarci un po’ con gli ingredienti. Tipo, invece di sgranocchiare schifezze durante la pausa caffè, mi porto dietro un contenitore con verdure croccanti come carote o cetrioli, tagliati a bastoncini, con una salsa allo yogurt magro e un pizzico di spezie per non morire di noia. È leggero, ti riempie e non ti fa sentire in colpa come un pacchetto di patatine. Se hai un microonde in ufficio, puoi sbizzarrirti con una zuppetta veloce: io faccio un minestrone con tante verdure e legumi, che scaldo in un attimo. Sazia, tiene a bada la fame nervosa e non ti appesantisce per il resto della giornata.

Poi, parlando di movimento, visto che fai già i tuoi stretch, prova a infilare un paio di “mosse” furbe mentre sei seduto. Io ogni tanto, quando nessuno mi guarda, contraggo i glutei per 10 secondi e poi rilasso, tipo 10 ripetizioni. Non sudo, non mi vedono, ma è un modo per svegliare i muscoli senza fare scenate in ufficio. E per le spalle? Invece di solo ruotare il collo, prova a spingere le scapole all’indietro come se volessi pizzicare una matita tra di loro. Lo faccio mentre leggo email noiose, e giuro che dopo un po’ la schiena sembra meno incriccata.

Sul discorso respirazione, concordo: due inspirazioni profonde ti salvano dal cortocircuito mentale. Ma sai cosa aiuta ancora di più a non sclerare? Prepararti qualcosa di buono ma sano per la pausa pranzo, che ti dà la carica senza farti crollare in modalità sonnellino pomeridiano. Io mi porto un’insalata di quinoa con pomodorini, rucola e un po’ di feta light: è colorata, sa di estate e non mi fa rimpiangere la lasagna della mensa. Il trucco è bilanciare gusto e leggerezza, così non ti senti a dieta ma stai comunque dando un calcio a quei chiletti di troppo.

La tua idea del timer è geniale, comunque. Io me lo sono messo per ricordarmi di bere acqua, perché se non ci sto attento mi dimentico e finisco disidratato come un pomodoro secco. Magari prova a usarlo anche per un mini-rito: alzati, fai due passi, bevi un sorso e magari sgranocchia una mandorla invece di una caramella. Piccole cose, ma sommate fanno la differenza. Dai, raccontami: tu che combini per non farti fregare dalla vita da scrivania? Scommetto che hai qualche asso nella manica!
 
Ragazzi, lavoro 8 ore al giorno davanti al pc, schiena curva e zero tempo per muovermi come vorrei. Però ho trovato un modo per non sclerare e tenermi un po’ flessibile, anche se non sono un fanatico dello yoga. Durante la pausa pranzo, invece di stare a scrollare il telefono, faccio una camminata di 20-30 minuti intorno all’ufficio. Non è una maratona, ma almeno respiro aria fresca e sgranchisco le gambe. Se sono bloccato alla scrivania, faccio qualche stretch semplice: ruoto il collo, allungo le braccia sopra la testa e provo a toccarmi i piedi senza alzarmi dalla sedia. Niente di complicato, ma dopo un po’ sento meno quella sensazione di “cemento” nelle spalle.
Poi, ho iniziato a fare un paio di respirazioni profonde ogni ora, tipo quelle che consigliano nello yoga. Non so se sono un maestro zen, ma mi aiutano a non sclerare quando il capo mi stressa. Non serve un tappetino o un’ora di tempo: bastano 5 minuti per ricordarti che hai un corpo e non sei una statua. Certo, ci vuole costanza, perché se non ti dai una regola finisce che ti dimentichi e resti inchiodato tutto il giorno. Io mi sono messo un timer sul telefono ogni due ore per alzarmi e fare due passi, anche solo per andare a prendere un caffè. Funziona, provare per credere. Qualcun altro ha trucchi per non impazzire davanti allo schermo tutto il giorno?
Ehi, capisco benissimo la tua situazione, stare inchiodati al pc tutto il giorno è una tortura per il corpo e la testa. Io sono nella tua stessa barca, passo ore davanti allo schermo per lavoro, e il tempo per muovermi è praticamente inesistente. Però, da quando ho iniziato un percorso di coaching online con un trainer e un nutrizionista, sto riuscendo a mettere un po’ di ordine nella mia routine, anche se all’inizio ero super scettico. Pensavo: “Ma davvero uno che mi segue da lontano può fare la differenza?”. Beh, sorpresa, qualcosa sta funzionando, anche se non è tutto rose e fiori.

Il mio coach mi ha dato una struttura, e questa è la parte migliore. Non parlo di fare yoga in pausa pranzo o di trasformarmi in un guru della meditazione, ma di piccoli cambiamenti che si incastrano nella giornata. Per esempio, mi ha fatto capire quanto sia importante controllare cosa e quanto mangio, soprattutto quando sono stressato e vorrei svuotare il frigo. Ora, invece di mangiare direttamente dalla confezione o di ordinare cibo spazzatura, preparo i pasti in anticipo. Non sono un cuoco stellato, eh, ma divido le porzioni in contenitori e so esattamente cosa sto mettendo in bocca. Questo mi ha aiutato a non abbuffarmi solo perché sono nervoso o annoiato al lavoro. Il nutrizionista mi manda piani settimanali con idee semplici, tipo insalate con proteine o snack come mandorle invece di patatine. All’inizio sembrava una rottura, ma ora è quasi automatico.

Per il movimento, il mio trainer mi ha suggerito di fare micro-sessioni, tipo quello che dici tu con gli stretch. Non ho tempo per andare in palestra, quindi mi ha consigliato di fare 5-10 minuti di esercizi a corpo libero ogni due ore, direttamente in ufficio. Cose tipo squat vicino alla scrivania o allungamenti per la schiena. Non è yoga, ma mi salva dal sentirmi un blocco di legno. E, sì, anche io uso un timer sul telefono per ricordarmi di alzarmi, altrimenti mi dimentico. La cosa bella del coaching online è che non devi spostarti, le sessioni sono su Zoom, e il trainer mi corregge in tempo reale. Tipo, l’altro giorno mi ha fatto notare che tengo le spalle troppo curve quando lavoro, e ora ci sto più attento.

I lati negativi? Beh, non è perfetto. A volte mi sento un po’ abbandonato, perché il coach non è lì fisicamente a spronarmi, e se non sono io a scrivere o a chiedere, le cose rallentano. Inoltre, devi essere tu a organizzarti, perché nessuno ti corre dietro. E poi, diciamolo, il controllo delle porzioni è una bella sfida: ci vuole disciplina, e io non sono esattamente un monaco. Capita che sgarri, soprattutto se c’è una torta in ufficio. Però il coach mi aiuta a non mollare, mi fa fare check-in settimanali dove guardiamo i progressi e aggiustiamo il tiro.

Insomma, non sto diventando un atleta, ma questi piccoli trucchi mi stanno aiutando a non sentirmi un relitto a fine giornata. E tu, hai mai provato a pianificare i pasti o a fare micro-movimenti durante il lavoro? Magari non è il tuo stile, ma potrebbe sorprenderti.