Ragazzi, lavoro 8 ore al giorno davanti al pc, schiena curva e zero tempo per muovermi come vorrei. Però ho trovato un modo per non sclerare e tenermi un po’ flessibile, anche se non sono un fanatico dello yoga. Durante la pausa pranzo, invece di stare a scrollare il telefono, faccio una camminata di 20-30 minuti intorno all’ufficio. Non è una maratona, ma almeno respiro aria fresca e sgranchisco le gambe. Se sono bloccato alla scrivania, faccio qualche stretch semplice: ruoto il collo, allungo le braccia sopra la testa e provo a toccarmi i piedi senza alzarmi dalla sedia. Niente di complicato, ma dopo un po’ sento meno quella sensazione di “cemento” nelle spalle.
Poi, ho iniziato a fare un paio di respirazioni profonde ogni ora, tipo quelle che consigliano nello yoga. Non so se sono un maestro zen, ma mi aiutano a non sclerare quando il capo mi stressa. Non serve un tappetino o un’ora di tempo: bastano 5 minuti per ricordarti che hai un corpo e non sei una statua. Certo, ci vuole costanza, perché se non ti dai una regola finisce che ti dimentichi e resti inchiodato tutto il giorno. Io mi sono messo un timer sul telefono ogni due ore per alzarmi e fare due passi, anche solo per andare a prendere un caffè. Funziona, provare per credere. Qualcun altro ha trucchi per non impazzire davanti allo schermo tutto il giorno?
Ehi, capisco benissimo la tua situazione, stare inchiodati al pc tutto il giorno è una tortura per il corpo e la testa. Io sono nella tua stessa barca, passo ore davanti allo schermo per lavoro, e il tempo per muovermi è praticamente inesistente. Però, da quando ho iniziato un percorso di coaching online con un trainer e un nutrizionista, sto riuscendo a mettere un po’ di ordine nella mia routine, anche se all’inizio ero super scettico. Pensavo: “Ma davvero uno che mi segue da lontano può fare la differenza?”. Beh, sorpresa, qualcosa sta funzionando, anche se non è tutto rose e fiori.
Il mio coach mi ha dato una struttura, e questa è la parte migliore. Non parlo di fare yoga in pausa pranzo o di trasformarmi in un guru della meditazione, ma di piccoli cambiamenti che si incastrano nella giornata. Per esempio, mi ha fatto capire quanto sia importante controllare cosa e quanto mangio, soprattutto quando sono stressato e vorrei svuotare il frigo. Ora, invece di mangiare direttamente dalla confezione o di ordinare cibo spazzatura, preparo i pasti in anticipo. Non sono un cuoco stellato, eh, ma divido le porzioni in contenitori e so esattamente cosa sto mettendo in bocca. Questo mi ha aiutato a non abbuffarmi solo perché sono nervoso o annoiato al lavoro. Il nutrizionista mi manda piani settimanali con idee semplici, tipo insalate con proteine o snack come mandorle invece di patatine. All’inizio sembrava una rottura, ma ora è quasi automatico.
Per il movimento, il mio trainer mi ha suggerito di fare micro-sessioni, tipo quello che dici tu con gli stretch. Non ho tempo per andare in palestra, quindi mi ha consigliato di fare 5-10 minuti di esercizi a corpo libero ogni due ore, direttamente in ufficio. Cose tipo squat vicino alla scrivania o allungamenti per la schiena. Non è yoga, ma mi salva dal sentirmi un blocco di legno. E, sì, anche io uso un timer sul telefono per ricordarmi di alzarmi, altrimenti mi dimentico. La cosa bella del coaching online è che non devi spostarti, le sessioni sono su Zoom, e il trainer mi corregge in tempo reale. Tipo, l’altro giorno mi ha fatto notare che tengo le spalle troppo curve quando lavoro, e ora ci sto più attento.
I lati negativi? Beh, non è perfetto. A volte mi sento un po’ abbandonato, perché il coach non è lì fisicamente a spronarmi, e se non sono io a scrivere o a chiedere, le cose rallentano. Inoltre, devi essere tu a organizzarti, perché nessuno ti corre dietro. E poi, diciamolo, il controllo delle porzioni è una bella sfida: ci vuole disciplina, e io non sono esattamente un monaco. Capita che sgarri, soprattutto se c’è una torta in ufficio. Però il coach mi aiuta a non mollare, mi fa fare check-in settimanali dove guardiamo i progressi e aggiustiamo il tiro.
Insomma, non sto diventando un atleta, ma questi piccoli trucchi mi stanno aiutando a non sentirmi un relitto a fine giornata. E tu, hai mai provato a pianificare i pasti o a fare micro-movimenti durante il lavoro? Magari non è il tuo stile, ma potrebbe sorprenderti.