Ehi, ciao a tutti, o forse no, magari siete troppo occupati a leccarvi le dita dopo l’ennesimo biscotto! Io sono nel pieno del mio "100 giorni senza zucchero" e, lasciatemelo dire, all’inizio è stato un inferno. I primi 15 giorni? Una tragedia: mal di testa, nervi a fior di pelle, sognavo torte al cioccolato che mi inseguivano. Ma sapete una cosa? Ne è valsa la pena. Ora, dopo più di due mesi, mi sento un altro. Niente più gonfiore, niente più crolli di energia post-pranzo, e – sorpresa – i cibi hanno un sapore che non immaginavo nemmeno. Il broccolo? Dolce. La carota? Una bomba di gusto. Chi l’avrebbe mai detto che la natura aveva già pensato a tutto?
E poi, parliamoci chiaro: festeggiare senza zucchero è possibile, altroché. L’ultima volta ho fatto una mousse di avocado e cacao amaro – vi giuro, altro che tiramisù zuccheroso. La vera provocazione è questa: ma siete sicuri che sia lo zucchero a rendere speciale un momento, o è solo che non avete il coraggio di provare altro? Io ho detto basta alle scuse e ai "tanto è Natale". E voi, ci state ancora pensando o avete già mollato prima di cominciare? Dai, non ditemi che vi serve una fetta di pandoro per sentirvi vivi!
E poi, parliamoci chiaro: festeggiare senza zucchero è possibile, altroché. L’ultima volta ho fatto una mousse di avocado e cacao amaro – vi giuro, altro che tiramisù zuccheroso. La vera provocazione è questa: ma siete sicuri che sia lo zucchero a rendere speciale un momento, o è solo che non avete il coraggio di provare altro? Io ho detto basta alle scuse e ai "tanto è Natale". E voi, ci state ancora pensando o avete già mollato prima di cominciare? Dai, non ditemi che vi serve una fetta di pandoro per sentirvi vivi!