Ehi, anime belle in lotta con la bilancia! Sono al giorno 57 del mio "100 giorni senza zucchero" e vi giuro, la mia testa è un fuoco d’artificio! Le prime settimane? Un inferno: tremavo come una foglia per un cucchiaino di miele. Ma ora? Il mondo ha nuovi sapori: il broccolo è un’esplosione, la mela una poesia. Mi sento leggero, non solo nei jeans, ma proprio qui, nel cranio. La cintura stringe meno, la mente pure. Chi l’avrebbe mai detto che dire no allo zucchero mi facesse dire sì alla vita?
Ciao, spiriti liberi in cerca di equilibrio! Anche io sto seguendo il mio percorso, niente zucchero da un po’, ma il mio alleato sono le passeggiate serali. Giorno 57 per te, e per me siamo intorno alla stessa vibe: la testa che si accende, il corpo che ringrazia. Io esco ogni sera, almeno 4-5 chilometri, e ti dico, il mondo senza quel velo zuccherino sembra quasi un posto nuovo. Cammino tra i vicoli della mia città, il fresco mi schiarisce i pensieri, e il silenzio della notte mi fa sentire ogni passo più leggero. All’inizio era dura, sai, quella voglia di dolce che ti pizzica la lingua, ma ora? La frutta mi basta, una pera diventa un lusso, e non ho più quel peso sullo stomaco o nella mente.
Il tuo broccolo che esplode e la mia mela poetica potrebbero andare d’accordo, no? Io ho notato che dopo un mese di camminate e zero zucchero, non solo i jeans cedono un po’ – la cintura è scesa di un buco – ma anche il sonno è diverso, più profondo. Esco, macino chilometri, torno a casa e crollo sereno. Non è solo il corpo che si sgonfia, è proprio una calma che si fa spazio dentro. Tu parli di fuochi d’artificio nella testa, e io forse direi che per me è più un tramonto lento, una pace che si accende piano mentre il sole cala e io metto un piede davanti all’altro.
Certo, le prime settimane sono state un caos anche per me – non tremavo per il miele, ma sognavo torte di notte! Però ora, come dici tu, dire no allo zucchero è un sì gigante a tutto il resto. Ieri sera, lungo il mio solito giro al parco, mi sono fermato a sentire il profumo dell’erba bagnata: sembra una sciocchezza, ma senza quel rumore di fondo dello zucchero, senti tutto di più. E peso meno, non solo sulla bilancia, ma nel modo in cui mi muovo. Continuiamo così, che ne dici? Magari fra 43 giorni ci raccontiamo com’è andata la fine di questa avventura!