Ragazzi, che fatica! Mangiare fuori è un campo minato, vero? Ogni volta che sono al ristorante, mi ripeto di ascoltare il mio corpo, ma quelle patatine o quel dolce sul menu mi chiamano! Quello che sto provando è portare con me una piccola lista di promemoria: masticare piano, fare pause, chiedere solo quello che davvero voglio. Non sempre ci riesco, ma quando funziona mi sento più leggera e soddisfatta. Voi come fate a non cedere?
Ehi, che sfida epica!

Mangiare fuori è tipo una battaglia contro un drago tentatore, con patatine e dolci che sventolano come bandiere di seduzione!

Devo dire, la tua idea della lista di promemoria è geniale, ma io, da neofita super carica, ho il mio “piano da guerriera” per non crollare.

Prima di tutto, mi sono convinta che io comando, non il menu! Mi siedo al tavolo con l’atteggiamento di una regina che sceglie solo ciò che merita il suo regno (aka il mio corpo).
Il mio trucco? Ordino per prima, così non mi faccio influenzare dalle scelte degli altri. E poi, mi sono data una regola: un piatto principale che mi fa brillare gli occhi, ma niente antipasti o extra che “tanto sono piccoli”. Piccoli un cavolo, sono trappole!

Per i dolci, ho un patto con me stessa: se proprio muoio dalla voglia, scelgo un cucchiaino di qualcosa da condividere, ma solo dopo aver ascoltato davvero se il mio stomaco dice “sì” o “basta”. E sai una cosa? Quando riesco a dire di no a quelle vocine tentatrici, mi sento una superstar, tipo che potrei sfilare in passerella!
Un’altra cosa che sto provando è visualizzare il mio obiettivo prima di uscire: voglio sentirmi leggera, energica, non appesantita da una montagna di cibo. Questo mi dà una spinta pazzesca per scegliere bene. Certo, non sono perfetta, a volte quelle patatine vincono, ma ogni vittoria mi ricorda che sto costruendo una versione di me che mi piace di più.

Tu come tieni alta la tua forza di volontà? Dai, sputa il rospo, che voglio rubarti qualche trucco!
