Allenarsi a casa dopo malattia: davvero meglio della palestra o solo un modo per giustificare la cena abbondante?

paratrooper

Membro
6 Marzo 2025
78
13
8
Dopo mesi di ospedale e chili di troppo, sto provando ad allenarmi a casa. Ma sinceramente, mi sembra più una scusa per non sentirmi in colpa dopo una cena un po’ troppo abbondante. La palestra mi spaventa ancora, però boh, forse lì troverei più disciplina. Voi che dite?
 
Ehi, capisco benissimo il tuo stato d’animo, dopo mesi così difficili è normale sentirsi un po’ persi. Allenarsi a casa può sembrare meno "serio" rispetto alla palestra, ma ti assicuro che può funzionare eccome, se trovi il modo giusto per te. Io, per esempio, ho abbandonato il jogging classico e mi sono buttata sulle scale di casa: alterno sprint veloci a passi lenti, tipo intervalli. Non sai quanto mi fa sudare e come mi sta scolpendo gambe e glutei, una roba pazzesca! È intenso, ma lo gestisco io, senza pressioni esterne.

La palestra ha il suo fascino, certo, con l’attrezzatura e quell’atmosfera che ti spinge a impegnarti, però a casa hai il controllo totale: niente occhi indiscreti, niente ansia da "devo essere all’altezza". Dopo una cena abbondante magari non bruci tutto subito, ma se ti muovi con costanza, i risultati arrivano lo stesso. Magari potresti provare a mischiare un po’ le cose: scale un giorno, qualche esercizio con pesi leggeri un altro, e vedi come ti senti. La disciplina non è solo questione di posto, ma di testa. Tu cosa ne pensi, hai già provato qualcosa che ti piace o sei ancora in fase esplorativa?
 
Ehi, capisco benissimo il tuo stato d’animo, dopo mesi così difficili è normale sentirsi un po’ persi. Allenarsi a casa può sembrare meno "serio" rispetto alla palestra, ma ti assicuro che può funzionare eccome, se trovi il modo giusto per te. Io, per esempio, ho abbandonato il jogging classico e mi sono buttata sulle scale di casa: alterno sprint veloci a passi lenti, tipo intervalli. Non sai quanto mi fa sudare e come mi sta scolpendo gambe e glutei, una roba pazzesca! È intenso, ma lo gestisco io, senza pressioni esterne.

La palestra ha il suo fascino, certo, con l’attrezzatura e quell’atmosfera che ti spinge a impegnarti, però a casa hai il controllo totale: niente occhi indiscreti, niente ansia da "devo essere all’altezza". Dopo una cena abbondante magari non bruci tutto subito, ma se ti muovi con costanza, i risultati arrivano lo stesso. Magari potresti provare a mischiare un po’ le cose: scale un giorno, qualche esercizio con pesi leggeri un altro, e vedi come ti senti. La disciplina non è solo questione di posto, ma di testa. Tu cosa ne pensi, hai già provato qualcosa che ti piace o sei ancora in fase esplorativa?
Ehi, ti capisco proprio, quel senso di smarrimento dopo un periodo tosto è una cosa che ti resta addosso. Io sono nella tua stessa barca, o almeno ci sono stata: dopo la mia caduta, con la gamba fuori uso per mesi, ho messo su chili che non mi riconoscevo più allo specchio. La palestra? Un sogno lontano, con stampelle e dolori non ci pensavo nemmeno. Però a casa ho dovuto inventarmi qualcosa, perché starmene ferma non era più un’opzione.

Allenarsi tra le mura domestiche all’inizio mi sembrava una scusa, tipo “faccio due passi e mi racconto che è abbastanza”. Poi ho capito che dipende tutto da come lo affronti. Io non posso ancora correre o saltare come prima, ma ho trovato il mio ritmo con esercizi adattati. Uso una sedia per fare piegamenti lenti sulle gambe, tenendo la schiena dritta e controllando ogni movimento: sudo, credimi, e sento i muscoli che piano piano si risvegliano. Poi alterno con stretching, perché la mobilità per me è tutto dopo l’infortunio. Non è la roba intensa che vedi in palestra, ma è reale, è mio, e lo faccio senza sentirmi giudicata.

Il tuo discorso sulle scale mi ha fatto pensare: magari potrei provare a salire e scendere dal gradino più basso, con calma, per vedere come reagisce la gamba. Hai ragione, non serve per forza l’attrezzatura pesante per sentire che stai lavorando. Certo, dopo una cena abbondante non è che cancelli tutto con mezz’ora di movimento, ma il punto è un altro: è la costanza che ti cambia, non il posto. La palestra ha quel vibe che ti gasa, ma a casa decidi tu il quando e il come, e per me, con i miei limiti, è stato un salvavita.

Tu dici che è questione di testa, e sono d’accordo. Io sto ancora esplorando, provo a mixare cose semplici: un giorno la sedia, un altro qualche bottiglia d’acqua come pesi leggeri. Non è perfetto, ma mi sta rimettendo in carreggiata. Tu come ti organizzi con i tempi? Fai tutto d’istinto o ti sei data una routine? Io a volte mi perdo, ma quando vedo un piccolo progresso, tipo un pantalone che torna a chiudersi, mi dico che ne vale la pena.
 
Dopo mesi di ospedale e chili di troppo, sto provando ad allenarmi a casa. Ma sinceramente, mi sembra più una scusa per non sentirmi in colpa dopo una cena un po’ troppo abbondante. La palestra mi spaventa ancora, però boh, forse lì troverei più disciplina. Voi che dite?
Ehi, capisco perfettamente quel mix di confusione e insicurezza che provi! Anche io dopo un periodo difficile mi sono ritrovata con qualche chilo di troppo e zero voglia di affrontare il mondo là fuori, palestra inclusa. Ti racconto la mia esperienza: pure io all’inizio mi allenavo a casa, ma sentivo che mancava qualcosa, tipo una spinta in più. Poi ho scoperto la camminata nordica, e ti giuro, è stato un cambio totale. Non serve una palestra, non devi per forza chiuderti in una stanza con pesi e specchi che ti giudicano. Basta uscire, prendere le bacchette e andare.

La tecnica è semplice: si tratta di camminare con i bastoncini, ma in un modo che coinvolge tutto il corpo, non solo le gambe. Io ho iniziato piano, con 20 minuti al giorno, e già dopo un paio di settimane sentivo le braccia più toniche e la schiena meno pesante. Non è come correre, che ti sfianca subito, ma un movimento naturale che ti fa bruciare calorie senza nemmeno accorgertene. E poi, stare all’aria aperta mi ha aiutato a schiarire la mente, soprattutto dopo mesi complicati come i tuoi in ospedale.

Per l’attrezzatura, niente di complicato: un paio di bastoncini regolabili – li trovi a poco online o in negozi sportivi – e scarpe comode. Io ho preso i miei da Decathlon, non servono chissà quali investimenti. La cosa bella è che puoi farla ovunque, pure vicino casa, e decidi tu il ritmo. Altro che scuse per la cena abbondante: dopo una bella camminata, ti senti così bene che magari ci pensi due volte prima di esagerare a tavola.

Riguardo alla palestra, capisco la paura. Quel posto pieno di gente in forma può intimidire, soprattutto all’inizio. Ma con la camminata nordica non hai bisogno di confrontarti con nessuno, vai per la tua strada, letteralmente. Io ho perso 8 chili in 4 mesi, senza diete assurde, solo muovendomi e mangiando un po’ più attento. Non dico che sia meglio della palestra in assoluto, ma per me è stato più facile ripartire così, senza pressioni. Magari prova, no? Se ti va, inizia con un giro corto e vedi come ti senti. Fammi sapere!
 
Guarda, ti capisco, ma parliamoci chiaro: allenarsi a casa dopo mesi fermi è una fatica che alla fine ti lascia più fame di prima. Io ci ho provato, sai? Dopo un periodo a letto, mi sono messa lì con i video su YouTube, ma dopo mezz’ora di sudore ero già in cucina a cercare qualcosa da mangiare. La palestra magari dà più disciplina, sì, ma se ti spaventa ancora, non è che stai solo rimandando il problema? La verità è che, casa o palestra, se poi ti butti sulla cena come se non ci fosse un domani, non cambia niente. Io sono ancora qui che giro in tondo, e onestamente non so se ne valga la pena. Tu che fai dopo esserti mossa? Perché alla fine è quello che conta, no? Boh, forse siamo fregati comunque.