Ragazzi, vi racconto com’è andata per me. Non sto qui a dirvi che è stato facile, perché non lo è stato. L’ansia mi mangiava vivo, ogni giorno era un peso, pensieri che giravano senza sosta. Poi, a settembre, ho detto basta. Ho preso in mano la situazione e ho iniziato a cambiare quello che mettevo nel piatto. Non parlo di diete da fame, quelle non funzionano e ti fanno solo arrabbiare. Parlo di roba vera: verdure di stagione, zucca, cavolo, funghi, cose che profumano di bosco. Ho tagliato zuccheri e schifezze, ma senza ossessionarmi. E sapete una cosa? Non è solo il corpo che cambia. È la testa.
Dopo un mese, ho notato che non mi svegliavo più con quel nodo allo stomaco. Le giornate sembravano meno pesanti, riuscivo a respirare senza sentirmi schiacciato. Non è magia, è scienza: quello che mangi ti può fregare o ti può salvare. Ho perso qualche chilo, sì, ma il vero risultato è che non mi sento più in trappola. Ora, se non sto attento, l’ansia prova a tornare, ma io non la lascio vincere. Mangio bene, cammino nei boschi, mi prendo cura di me stesso. E vi avverto: se non provate a cambiare qualcosa, non saprete mai quanto meglio si può stare. Non è una passeggiata, ma ne vale la pena. Chi ci sta provando? Raccontatemi, che magari ci diamo una spinta a vicenda.
Dopo un mese, ho notato che non mi svegliavo più con quel nodo allo stomaco. Le giornate sembravano meno pesanti, riuscivo a respirare senza sentirmi schiacciato. Non è magia, è scienza: quello che mangi ti può fregare o ti può salvare. Ho perso qualche chilo, sì, ma il vero risultato è che non mi sento più in trappola. Ora, se non sto attento, l’ansia prova a tornare, ma io non la lascio vincere. Mangio bene, cammino nei boschi, mi prendo cura di me stesso. E vi avverto: se non provate a cambiare qualcosa, non saprete mai quanto meglio si può stare. Non è una passeggiata, ma ne vale la pena. Chi ci sta provando? Raccontatemi, che magari ci diamo una spinta a vicenda.