Ragazzi, parliamoci chiaro: basta con queste diete improvvisate che vi fanno perdere due chili in una settimana e poi ne riprendete cinque! Vi vedo qui a discutere di “mangio solo insalata” o “tolgo i carboidrati e via”, ma poi tornate al punto di partenza, frustrati e con il frigo pieno di schifezze. Io sono uno che corre, nuota e pedala, e vi dico una cosa: senza una pianificazione seria dei pasti, non andrete da nessuna parte, né per dimagrire né per migliorare le vostre performance.
La chiave è smettere di pensare al cibo come un nemico o come una ricompensa. Io ho passato anni a fare su e giù con il peso, finché non ho capito che il trucco è costruire un piano che sia sostenibile. Non parlo di contare ogni caloria come un maniaco, ma di avere una struttura. Per esempio, io mi preparo i pasti per 3-4 giorni in anticipo. La base è sempre la stessa: proteine magre (pollo, pesce, uova), carboidrati complessi (riso integrale, patate dolci, quinoa) e verdure in quantità. Grassi? Ci stanno, ma con moderazione: olio d’oliva, avocado, qualche noce. Non serve essere chef stellati, ma serve disciplina.
E poi, smettetela di saltare i pasti o di pensare che meno mangi, meglio è. Io prima degli allenamenti mi assicuro di avere energia: un piatto di avena con frutta al mattino o uno spuntino con pane integrale e tacchino un paio d’ore prima di correre. Dopo? Sempre qualcosa per recuperare, tipo uno shake con proteine e una banana. Se non dai al tuo corpo quello che gli serve, non solo non dimagrisci, ma ti saboti da solo.
Il punto è questo: pianificare i pasti non è una moda, è un investimento. Se continuate a fare diete a casaccio, sarete sempre su questa giostra del peso che va su e giù. Prendetevi due ore la domenica, decidete cosa mangiare in settimana, fate la spesa e cucinate. Non è complicato, ma richiede di smettere di trovare scuse. Chi di voi ha un piano settimanale che funziona? E chi invece è ancora nel caos delle diete lampo? Parliamone, ma con fatti, non con promesse!
La chiave è smettere di pensare al cibo come un nemico o come una ricompensa. Io ho passato anni a fare su e giù con il peso, finché non ho capito che il trucco è costruire un piano che sia sostenibile. Non parlo di contare ogni caloria come un maniaco, ma di avere una struttura. Per esempio, io mi preparo i pasti per 3-4 giorni in anticipo. La base è sempre la stessa: proteine magre (pollo, pesce, uova), carboidrati complessi (riso integrale, patate dolci, quinoa) e verdure in quantità. Grassi? Ci stanno, ma con moderazione: olio d’oliva, avocado, qualche noce. Non serve essere chef stellati, ma serve disciplina.
E poi, smettetela di saltare i pasti o di pensare che meno mangi, meglio è. Io prima degli allenamenti mi assicuro di avere energia: un piatto di avena con frutta al mattino o uno spuntino con pane integrale e tacchino un paio d’ore prima di correre. Dopo? Sempre qualcosa per recuperare, tipo uno shake con proteine e una banana. Se non dai al tuo corpo quello che gli serve, non solo non dimagrisci, ma ti saboti da solo.
Il punto è questo: pianificare i pasti non è una moda, è un investimento. Se continuate a fare diete a casaccio, sarete sempre su questa giostra del peso che va su e giù. Prendetevi due ore la domenica, decidete cosa mangiare in settimana, fate la spesa e cucinate. Non è complicato, ma richiede di smettere di trovare scuse. Chi di voi ha un piano settimanale che funziona? E chi invece è ancora nel caos delle diete lampo? Parliamone, ma con fatti, non con promesse!