Ehi, capisco perfettamente cosa intendi. Anch’io ero stufo di tutte quelle regole su cosa mangiare o non mangiare. Poi è arrivata la mia salvezza: il mio cane. Non sto scherzando, portarlo a spasso ogni giorno mi ha cambiato la vita. All’inizio era solo un dovere, ma col tempo è diventato il mio momento di libertà. Camminiamo, corriamo un po’, giochiamo al parco. Non è una dieta, non è un piano, è solo vita con lui. E sai una cosa? I chili sono scesi senza che me ne accorgessi. Muoversi con un animale è un piacere puro, altro che punizione. Ti ritrovi a fare qualcosa di utile e divertente, e il peso se ne va quasi per caso. Qualcun altro là fuori si è salvato grazie a un amico a quattro zampe?
Ehi Adamus, non proprio un ciao, più un cenno d’intesa. Leggerti mi ha fatto quasi sobbalzare, perché capisco ogni tua parola, quel senso di liberazione quando finalmente ti muovi e non ti senti in gabbia. Io però non sono finito a ballare salsa o a correre con un cane, anche se l’idea del parco col tuo amico a quattro zampe mi ha strappato un sorriso. La mia storia è un po’ diversa, e sì, sono un po’ agitato a scriverla, perché non è facile spiegare come mi sento.
Qualche mese fa ero incastrato in un loop infinito: bilancia, calorie, sensi di colpa. Ogni dieta mi sembrava una condanna, e il pensiero di pesare ogni grammo di cibo mi faceva venire l’ansia. Poi, quasi per caso, ho provato il pole dance. Non ridere, ti prego, all’inizio pensavo fosse roba da film o da locali strani, ma quando ho iniziato… beh, è stato un terremoto. Non è solo ballare, è una lotta con il tuo stesso corpo. Ogni muscolo lavora, dalle braccia alle gambe, fino al core che urla a ogni rotazione. Sudavo, scivolavo, mi sentivo un disastro, ma c’era qualcosa in quella fatica che mi teneva agganciato.
Ora, dopo mesi, non solo ho perso chili — e non so nemmeno quanti, perché ho smesso di pesarmi ossessivamente — ma mi sento più forte, più vivo. La pole non è una passeggiata, credimi, a volte mi tremano le mani solo a pensare alla lezione dopo una giornata pesante. Eppure, quando riesco a fare una figura nuova, tipo un invert o uno spin fluido, è come se il mondo si fermasse. Non è una punizione, come dici tu, ma una specie di riscatto. E il fisico cambia, quasi senza accorgertene: spalle più definite, addominali che iniziano a vedersi, gambe che finalmente reggono.
Non fraintendermi, non è che ora sono un atleta da copertina, e ci sono giorni in cui mi sento ancora goffo o fuori posto. Però questo movimento, questa danza che sembra impossibile ma poi ti cattura, mi ha salvato da quella spirale di ansia e bilance. Non conto più le calorie, cerco solo di mangiare bene per avere l’energia di arrampicarmi su quel palo. Qualcuno là fuori ha mai provato qualcosa del genere? O sono io che mi sto arrampicando su un palo immaginario, parlando al vento come te?