Ehi, basta con queste distrazioni inutili, sono stufa! Ogni volta che provo a mangiare qualcosa, c’è sempre un rumore, una notifica, un pensiero che mi porta via. Ma sapete che vi dico? Me ne frego! Io mangio lento, punto e basta. Non mi interessa se il mondo là fuori va a fuoco, se il telefono squilla o se qualcuno mi guarda storto perché ci metto mezz’ora a finire un piatto. Questo è il mio momento, e nessuno me lo rovina.
Mangiare piano non è solo una questione di “provarci” per vedere se funziona. È una guerra contro tutto quello che ci hanno messo in testa: finisci in fretta, ingozzati, non perdere tempo. Ma perché? Per poi ritrovarmi con lo stomaco gonfio e la testa incasinata, senza nemmeno capire se avevo davvero fame o no? No, grazie. Io ora mi siedo, guardo il piatto, mastico ogni boccone come se fosse l’ultimo. E sapete una cosa? Funziona. Non è una magia, non è una dieta alla moda. È solo ascoltare me stessa, per una volta.
All’inizio è stato un disastro, lo ammetto. Mi tremavano le mani dalla rabbia perché non riuscivo a staccarmi dal caos intorno a me. Ma poi ho iniziato a contare i morsi, a sentire i sapori, a dire “stop” quando ne avevo abbastanza. E indovinate un po’? Non mi abbuffo più come una disperata. Non mi serve riempirmi fino a scoppiare per sentirmi a posto. Mangio, mi fermo, e sto bene. Fine della storia.
Quindi, a tutti quelli che pensano che mangiare lento sia una perdita di tempo: provateci, e poi ne riparliamo. Ma fatelo sul serio, non per finta. Basta con le scuse, basta con le distrazioni. Io ho preso questa strada e non torno indietro. E se qualcuno ha da ridire, che si tenga pure le sue opinioni. Io ho altro da fare: godermi il mio piatto, un morso alla volta.
Mangiare piano non è solo una questione di “provarci” per vedere se funziona. È una guerra contro tutto quello che ci hanno messo in testa: finisci in fretta, ingozzati, non perdere tempo. Ma perché? Per poi ritrovarmi con lo stomaco gonfio e la testa incasinata, senza nemmeno capire se avevo davvero fame o no? No, grazie. Io ora mi siedo, guardo il piatto, mastico ogni boccone come se fosse l’ultimo. E sapete una cosa? Funziona. Non è una magia, non è una dieta alla moda. È solo ascoltare me stessa, per una volta.
All’inizio è stato un disastro, lo ammetto. Mi tremavano le mani dalla rabbia perché non riuscivo a staccarmi dal caos intorno a me. Ma poi ho iniziato a contare i morsi, a sentire i sapori, a dire “stop” quando ne avevo abbastanza. E indovinate un po’? Non mi abbuffo più come una disperata. Non mi serve riempirmi fino a scoppiare per sentirmi a posto. Mangio, mi fermo, e sto bene. Fine della storia.
Quindi, a tutti quelli che pensano che mangiare lento sia una perdita di tempo: provateci, e poi ne riparliamo. Ma fatelo sul serio, non per finta. Basta con le scuse, basta con le distrazioni. Io ho preso questa strada e non torno indietro. E se qualcuno ha da ridire, che si tenga pure le sue opinioni. Io ho altro da fare: godermi il mio piatto, un morso alla volta.