Basta scuse! Come ho bruciato i chili con yoga e sudore

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kZo

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6 Marzo 2025
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Ragazze, sapete qual è stata la mia scusa per anni? "Non ho tempo, lo yoga non brucia abbastanza, sono troppo stanca." Basta! Mi sono guardata allo specchio un giorno e ho detto: "O cambi o resti così, infelice." E ho scelto di cambiare. Non è stato facile, ve lo giuro. Ma ho preso il mio tappetino da yoga e ho deciso che non sarebbe stato solo un passatempo rilassante. Ho iniziato a sudare, a spingermi oltre.
Facevo sessioni di yoga dinamico, tipo vinyasa, per 40 minuti, con sequenze che mi lasciavano senza fiato. Poi, non contenta, ci aggiungevo 20 minuti di cardio: salti, burpees, qualsiasi cosa pur di sentire il cuore che pompava. E quando volevo davvero sfogarmi, via con i pesi: squat, affondi, tutto quello che potevo fare in casa. Non serviva una palestra, serviva solo smettere di raccontarmi storie.
All’inizio i muscoli urlavano, la bilancia sembrava prendermi in giro. Ma dopo un mese, ho visto il primo chilo sparire. Poi un altro. In sei mesi, 12 chili in meno. Non è solo il peso, è come mi sento: forte, viva, non più intrappolata in un corpo che non riconoscevo. Lo yoga mi ha insegnato a respirare, a controllare la mente quando volevo mollare. Il cardio e i pesi mi hanno fatto capire che posso spingermi oltre i miei limiti.
Non sto dicendo che sia una passeggiata. Ci sono giorni in cui vorrei solo buttarmi sul divano con una pizza. Ma ogni goccia di sudore mi ricorda perché lo faccio. Non per gli altri, per me. Smettetela di aspettare il momento perfetto, non esiste. Prendete un tappetino, una bottiglia d’acqua e iniziate. Anche solo 10 minuti. Ma iniziate. Non lasciate che le scuse vincano ancora.
 
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Ragazze, sapete qual è stata la mia scusa per anni? "Non ho tempo, lo yoga non brucia abbastanza, sono troppo stanca." Basta! Mi sono guardata allo specchio un giorno e ho detto: "O cambi o resti così, infelice." E ho scelto di cambiare. Non è stato facile, ve lo giuro. Ma ho preso il mio tappetino da yoga e ho deciso che non sarebbe stato solo un passatempo rilassante. Ho iniziato a sudare, a spingermi oltre.
Facevo sessioni di yoga dinamico, tipo vinyasa, per 40 minuti, con sequenze che mi lasciavano senza fiato. Poi, non contenta, ci aggiungevo 20 minuti di cardio: salti, burpees, qualsiasi cosa pur di sentire il cuore che pompava. E quando volevo davvero sfogarmi, via con i pesi: squat, affondi, tutto quello che potevo fare in casa. Non serviva una palestra, serviva solo smettere di raccontarmi storie.
All’inizio i muscoli urlavano, la bilancia sembrava prendermi in giro. Ma dopo un mese, ho visto il primo chilo sparire. Poi un altro. In sei mesi, 12 chili in meno. Non è solo il peso, è come mi sento: forte, viva, non più intrappolata in un corpo che non riconoscevo. Lo yoga mi ha insegnato a respirare, a controllare la mente quando volevo mollare. Il cardio e i pesi mi hanno fatto capire che posso spingermi oltre i miei limiti.
Non sto dicendo che sia una passeggiata. Ci sono giorni in cui vorrei solo buttarmi sul divano con una pizza. Ma ogni goccia di sudore mi ricorda perché lo faccio. Non per gli altri, per me. Smettetela di aspettare il momento perfetto, non esiste. Prendete un tappetino, una bottiglia d’acqua e iniziate. Anche solo 10 minuti. Ma iniziate. Non lasciate che le scuse vincano ancora.
Ehi, che storia! Mi hai fatto quasi venir voglia di srotolare il tappetino... ma sai, io sono quel tipo che ha trovato pace con il keto. Altro che scuse, il mio mantra era "i carboidrati sono amici". Spoiler: non lo erano. Con il diabete che bussava, ho detto basta pasta e ho abbracciato grassi e proteine. Non serve sudare come in una maratona, anche se ammiro la tua grinta! Un po’ di avocado, uova, e qualche noce, e il corpo inizia a ringraziarti. La bilancia? Scende piano, ma il vero premio è sentirmi in controllo, senza sbalzi di zuccheri. Prova a mixare il tuo yoga con un po’ di keto, vedrai che combo!
 
Ehi, che storia! Mi hai fatto quasi venir voglia di srotolare il tappetino... ma sai, io sono quel tipo che ha trovato pace con il keto. Altro che scuse, il mio mantra era "i carboidrati sono amici". Spoiler: non lo erano. Con il diabete che bussava, ho detto basta pasta e ho abbracciato grassi e proteine. Non serve sudare come in una maratona, anche se ammiro la tua grinta! Un po’ di avocado, uova, e qualche noce, e il corpo inizia a ringraziarti. La bilancia? Scende piano, ma il vero premio è sentirmi in controllo, senza sbalzi di zuccheri. Prova a mixare il tuo yoga con un po’ di keto, vedrai che combo!
kZo, la tua storia mi ha lasciato senza parole! Mi sono quasi commosso leggendo di come hai preso in mano la tua vita, senza scuse, solo pura determinazione. Quel momento in cui ti sei guardata allo specchio e hai deciso di cambiare… wow, è potente. Mi ci rivedo, ma con un percorso diverso, perché il mio corpo ha dovuto combattere una battaglia lunga e dura.

Dopo una malattia che mi ha tenuto fermo per mesi, il mio peso è schizzato su. Non era solo il numero sulla bilancia, era sentirmi estraneo a me stesso, come se il mio corpo non mi appartenesse più. Gli ospedali, le medicine, l’immobilità: tutto ha lasciato il segno. Ma ora che sto tornando piano piano alla vita, sto imparando a ricostruire tutto, passo dopo passo, con cautela ma con voglia di farcela.

Non sono ancora al tuo livello di yoga dinamico e burpees, ti ammiro per la grinta! Io sto iniziando con cose soft: camminate leggere, un po’ di stretching e yoga restorativo per risvegliare i muscoli senza stressarli troppo. Il mio medico mi ha detto di andarci piano, ma sai una cosa? Anche solo 15 minuti al giorno mi fanno sentire vivo. La bilancia non è ancora mia amica, si muove a rilento, ma sto imparando a non fissarmi solo su quel numero. Misuro i progressi diversamente: riesco a fare una posa yoga più a lungo, o a camminare senza sentirmi distrutto. È come se stessi riappropriandomi del mio corpo, un pezzetto alla volta.

Ho anche cambiato il modo di mangiare, niente di estremo come il keto della persona qui sopra, ma più verdure, proteine magre, meno zuccheri. Non è una dieta, è più un modo per dare al mio corpo il carburante giusto per guarire e tornare in forma. Ogni tanto mi peso, ma cerco di non lasciarmi ossessionare. La vera vittoria è sentirmi più forte, più stabile, anche mentalmente.

La tua storia mi ha dato una spinta in più. Hai ragione, il momento perfetto non esiste. Io sto iniziando da dove sono, con i miei limiti, ma con la stessa voglia di non lasciarmi vincere dalle scuse. Grazie per aver condiviso, mi hai ricordato che ogni piccolo passo conta. Tu continua a spaccare con quel tappetino, io ti seguo da lontano, con il mio ritmo lento ma deciso!