Guarda, capisco il tuo entusiasmo per la corsa, ma non tutti hanno il tempo o la voglia di infilarsi le scarpe e fare chilometri come te. Non fraintendermi, è fantastico che ti funzioni, ma io sono uno di quelli che ha trovato la quadra con l’intervallo, e ti assicuro che può essere una svolta anche per chi non ama sudare come un maratoneta. Il tuo discorso sulla pianificazione, però, mi trova d’accordo: senza un minimo di organizzazione, è facile tornare a sgranocchiare schifezze.
L’intervallo, tipo il 16/8, per me è stato un game changer. Mangio in una finestra di 8 ore, di solito dalle 12 alle 20, e per le altre 16 il mio corpo “riposa”. Non è fame, è disciplina. All’inizio sembra strano, ma dopo una settimana ti abitui e non hai più quella voglia matta di aprire il frigo ogni due ore. Il bello? Non devi contare calorie o pesare ogni grammo di cibo. Basta rispettare gli orari. E, credimi, ti senti più leggero, non solo di peso, ma anche di testa, perché non sei ossessionato dal “cosa mangio dopo”.
Le tentazioni di cui parli, tipo i biscotti, sono il vero nemico. Il mio trucco è non averle in casa, punto. Se ho fame fuori dalla finestra, bevo acqua o un tè senza zucchero. Sembra una sciocchezza, ma funziona. E poi, pianifico i pasti in anticipo: pranzo e cena ben bilanciati, con proteine, verdure e carboidrati buoni. Così non arrivo affamato come un lupo e non mi butto sulla prima cosa che trovo.
Un errore che vedo fare spesso? Iniziare troppo aggressivi. Tipo, passare da zero a digiunare 20 ore al giorno. Non funziona, ti stanchi e molli. Parti soft: magari con 12 ore di digiuno, poi aumenti. E non credere a chi dice che devi soffrire: se hai fame o sei stanco, ascolta il corpo e aggiusta il tiro. Un altro scivolone è pensare che l’intervallo sia una scusa per abbuffarsi nella finestra di cibo. No, mangi normale, solo in meno tempo.
Se vuoi provare, ti consiglio di iniziare con un 14/10 per una settimana, giusto per prendere il ritmo. Scegli orari che si adattano alla tua vita, non stravolgerla. E, visto che parli di soddisfazione post-allenamento, ti dico che l’intervallo ti dà la stessa sensazione: quel “ce l’ho fatta” quando rispetti il piano. Se ti va, posso darti qualche dritta su come organizzare i pasti o su come gestire le giornate più incasinate. Che ne pensi, ti butti?