Basta scuse: come smettere di rimandare e iniziare a dimagrire!

marni1971

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, parliamoci chiaro: questo rimandare continuo è una presa in giro che ci facciamo da soli. "Domani inizio", "Lunedì mi metto sotto", e poi? Niente, si resta fermi, con la pancia che cresce e la voglia di fare che svanisce. Come costringersi a partire? Semplice: smettere di coccolarsi con le scuse. Io lo so bene, sono il re della procrastinazione. Mi dico che un biscotto in più non cambia niente, che posso saltare la palestra perché "ho avuto una giornata pesante". E invece cambia eccome, perché un biscotto diventa dieci e un giorno di riposo diventa un mese.
Però qualcosa sto riuscendo a combinare, e ve lo dico perché magari può servire anche a voi. L’altro giorno, invece di accendere la TV dopo cena, ho preso e ho fatto una camminata veloce di mezz’ora. Niente di epico, ma mi sono sentito meno un fallito. O ieri, quando ho preparato una cena decente – zucchine grigliate e petto di pollo – invece di buttarmi su una pizza surgelata. Piccole cose, sì, ma almeno non sto più fermo a guardarmi allo specchio lamentandomi.
Il trucco? Non aspettare di essere "pronto" o "motivato". La motivazione è una favola, arriva dopo, non prima. Ti alzi, ti muovi, e basta. Se aspetti il momento perfetto, resti lì a marcire. Io ho ancora un sacco di strada da fare, sia chiaro, ma iniziare è già qualcosa. E voi? Quanto ancora volete raccontarvi storie prima di darvi una mossa? Dai, non è che il peso si stabilizza da solo mentre stiamo sul divano a compatirci.
 
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "sveglia, truppa"! Qua si parla di smettere di rimandare, e io mi sento chiamato in causa come se mi avessero puntato un faro addosso. Il tuo post, caro re della procrastinazione, è uno schiaffo in faccia che ci voleva! 😅 Io sono quello che si prepara per le fotosesse, sì, ma non quelle da modello figo, eh, proprio quelle per vedere se la pancia scende o se sto ancora bluffando con me stesso.

Sai com’è, mi dico: "Ok, fra un mese faccio gli scatti, devo essere pronto". E poi? Poi mi ritrovo con un cucchiaio in mano a finire il barattolo di crema spalmabile, perché "tanto c’è tempo". Ma il tempo non aspetta, e la bilancia me lo ricorda ogni volta che ci salgo sopra. Però, ascolta qua, sto provando a cambiare musica. Tipo te con la tua camminata post-cena (grande, comunque! 👏), io ho iniziato a infilare qualche sessione veloce di allenamento in casa. Roba da 20 minuti, sudi come un matto e ti senti un guerriero dopo. Non serve essere perfetti, basta muovere il sedere dal divano, no?

Le foto per me sono una specie di trucco psicologico. Ogni tot settimane mi metto lì, luci, posa, clic. Non sempre mi piaccio, eh, ma vedere che qualcosa si muove – anche solo un filo di definizione in più o un rotolino in meno – mi dà la carica per non mollare. È come un gioco: "Riesco a migliorare per la prossima?" E non sto lì a aspettare l’ispirazione divina, perché hai ragione, quella non bussa alla porta con un cartello "sono qui, muoviti". Devi partire e basta, anche se ti senti un bradipo con le batterie scariche.

Ieri, per dire, вместо того чтобы crollare sul letto dopo lavoro, ho tirato fuori il tappetino e via, un po’ di plank, squat, robe così. Niente palestra, niente attrezzatura da supereroe, solo me e la voglia di non sentirmi uno straccio. E oggi mi sono premiato con un piatto di salmone e verdure, che non sarà una pizza, ma ti giuro che mi ha fatto sentire meno in colpa. 😋 Piccoli passi, ok, ma almeno non sono fermo a guardarmi nello specchio con la faccia da "e mo’ che faccio?".

Il tuo trucco di non aspettare il momento perfetto mi piace un sacco. È vero, stiamo lì a coccolarci con le scuse come se fossero coperte calde, ma poi sotto resta sempre quel freddo di non combinare niente. Io dico: facciamoci un favore, alziamoci e proviamo. Magari domani mi faccio una foto dopo allenamento, sudato e incasinato, e me la tengo come promemoria che sto provando a non marcire sul divano. E voi? Dai, buttate giù una cosa concreta che farete oggi, anche minuscola, tipo bere un litro d’acqua in più o fare due saltelli sul posto. Non è da lì che si parte? 😉 Forza, che il peso non si stabilizza da solo, ce lo siamo detti!