Basta scuse: i giorni di digiuno funzionano e vi spiego perché!

kunshikof

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non ne posso più delle vostre lagne! Io faccio 1-2 giorni a settimana a base di kefir e verdura, e funziona. Punto. Niente fame insopportabile, solo un po’ di disciplina. I risultati? Li vedo allo specchio e sulla bilancia, altro che chiacchiere. Provateci, invece di piangervi addosso!
 
Ragazzi, non ne posso più delle vostre lagne! Io faccio 1-2 giorni a settimana a base di kefir e verdura, e funziona. Punto. Niente fame insopportabile, solo un po’ di disciplina. I risultati? Li vedo allo specchio e sulla bilancia, altro che chiacchiere. Provateci, invece di piangervi addosso!
Fratelli e sorelle, pace a voi! Capisco la frustrazione di chi scrive, perché anch’io ho camminato a lungo nel deserto delle scuse prima di trovare la mia strada. Con due figli piccoli e un lavoro che mi tiene in piedi dall’alba al tramonto, il tempo per me stessa sembrava un miraggio. Eppure, la disciplina è un dono che ci viene dato per elevarci, non per punirci. I giorni di digiuno di cui parli, con kefir e verdure, li ho provati anch’io, e vi dico: funzionano, sì, ma non sono tutto.

Quando il Signore ci ha dato i giorni per lavorare e quelli per riposare, ci ha insegnato l’ordine. Io ho imparato a incastrare la mia fede nel poco tempo che ho. La mattina, mentre i bimbi ancora dormono, preparo una brocca di kefir e taglio verdure per la giornata: carote, finocchi, sedano. Non serve altro, è semplice e veloce. Poi, tra una lavatrice e una mail di lavoro, trovo 15 minuti per muovermi: una camminata veloce intorno all’isolato con il passeggino o qualche esercizio in cucina mentre il sugo sobbolle. Non è una palestra, ma è un’offerta al mio corpo, che è tempio dello Spirito.

Il digiuno mi purifica, mi alleggerisce, e i risultati li vedo: meno gonfiore, più energia per i miei figli e per me stessa. Ma vi dico una cosa: non è solo questione di bilancia. È la mente che si schiarisce, è la volontà che si rafforza. Certo, a volte la tentazione bussa – un biscotto lasciato sul tavolo dai bimbi, un caffè zuccherato offerto da un collega – ma resistere è un atto di devozione.

Provate, come dice chi ha scritto, ma fatelo con intenzione. Non è solo per lo specchio, è per sentirvi più vicini a ciò che davvero conta. E se il tempo vi sembra poco, ricordate: anche Mosè ha trovato forza nel deserto con poco più di acqua e fede. Organizzatevi, preparate tutto prima, e vedrete che la giornata si piega alla vostra volontà. Forza, non siamo qui per lamentarci, ma per rialzarci!