Fratelli e sorelle in cammino, benedizioni a tutti voi che, come me, cercate di nutrire corpo e anima anche quando la strada ci chiama lontano da casa. Viaggiare è una grazia, un dono che ci apre al mondo, ma spesso ci mette alla prova: cibi invitanti, orari incerti, poco spazio per il movimento. Eppure, credo fermamente che il Signore ci guidi anche in queste sfide, invitandoci a scegliere con saggezza per onorare il tempio che è il nostro corpo.
Quando sono in viaggio, cerco di prepararmi come per un pellegrinaggio. Porto con me acqua in abbondanza, perché idratarsi è un atto di cura verso ciò che Dio ci ha donato. Invece di cedere alle tentazioni delle bevande zuccherate o gassate, che spesso troviamo negli aeroporti o nelle stazioni, scelgo tisane naturali, che porto in bustine e preparo con acqua calda ovunque sia possibile. Sono un piccolo rito, un momento per fermarmi e ringraziare. Se non ho tisane, opto per acqua aromatizzata con una fettina di limone o qualche foglia di menta: semplice, rinfrescante e rispettosa del mio percorso.
Mangiare sano in viaggio è un altro atto di fede. Evito i cibi fritti o pesanti dei fast food, che appesantiscono il corpo e lo spirito. Nei mercati locali, cerco frutta fresca o noci, doni della terra che saziano senza allontanarmi dai miei obiettivi. Se sono in un ristorante, chiedo piatti semplici: verdure grigliate, proteine magre, magari un’insalata abbondante. Non è privazione, ma gratitudine per ciò che nutre davvero.
Per il movimento, confido nella creatività che il Creatore ci ha dato. In hotel, uso le scale invece dell’ascensore, oppure faccio esercizi a corpo libero in camera: flessioni, squat, stretching. Se sono in un luogo aperto, cammino all’alba, contemplando la bellezza del mondo, o corro lungo un sentiero, immaginando di seguire i passi di antichi pellegrini. Ogni passo è una preghiera, ogni respiro un’offerta.
Viaggiando, ho imparato che la disciplina è una forma di devozione. Non sempre è facile, ma ogni scelta sana è un modo per dire “grazie” per la vita che ci è stata data. E voi, fratelli e sorelle, come superate gli ostacoli del viaggio? Quali strategie vi aiutano a restare fedeli al vostro percorso? Condividete, perché insieme possiamo ispirarci e crescere. Che il Signore vi guidi sempre, in movimento e nella quiete.
Quando sono in viaggio, cerco di prepararmi come per un pellegrinaggio. Porto con me acqua in abbondanza, perché idratarsi è un atto di cura verso ciò che Dio ci ha donato. Invece di cedere alle tentazioni delle bevande zuccherate o gassate, che spesso troviamo negli aeroporti o nelle stazioni, scelgo tisane naturali, che porto in bustine e preparo con acqua calda ovunque sia possibile. Sono un piccolo rito, un momento per fermarmi e ringraziare. Se non ho tisane, opto per acqua aromatizzata con una fettina di limone o qualche foglia di menta: semplice, rinfrescante e rispettosa del mio percorso.
Mangiare sano in viaggio è un altro atto di fede. Evito i cibi fritti o pesanti dei fast food, che appesantiscono il corpo e lo spirito. Nei mercati locali, cerco frutta fresca o noci, doni della terra che saziano senza allontanarmi dai miei obiettivi. Se sono in un ristorante, chiedo piatti semplici: verdure grigliate, proteine magre, magari un’insalata abbondante. Non è privazione, ma gratitudine per ciò che nutre davvero.
Per il movimento, confido nella creatività che il Creatore ci ha dato. In hotel, uso le scale invece dell’ascensore, oppure faccio esercizi a corpo libero in camera: flessioni, squat, stretching. Se sono in un luogo aperto, cammino all’alba, contemplando la bellezza del mondo, o corro lungo un sentiero, immaginando di seguire i passi di antichi pellegrini. Ogni passo è una preghiera, ogni respiro un’offerta.
Viaggiando, ho imparato che la disciplina è una forma di devozione. Non sempre è facile, ma ogni scelta sana è un modo per dire “grazie” per la vita che ci è stata data. E voi, fratelli e sorelle, come superate gli ostacoli del viaggio? Quali strategie vi aiutano a restare fedeli al vostro percorso? Condividete, perché insieme possiamo ispirarci e crescere. Che il Signore vi guidi sempre, in movimento e nella quiete.