Ehi, ciao, anime in lotta contro la bilancia, o forse dovrei dire “saluti, spiriti indomabili del piatto light”! Altro che altopiano, Alex, sembra che il tuo peso abbia deciso di piantare le tende e accendere un falò, eh? Ma tu non molli, e questo è già un ballo ben eseguito. Io sono quello che ha fatto pace con la ciccia grazie ai passi di danza – salsa, hip-hop, un po’ di balletto quando mi sento elegante – e ti giuro, muoversi è diventato il mio modo di ridere in faccia alle tentazioni, pane caldo incluso.
Mangiare fuori? Una coreografia da imparare, ma non impossibile. La tua mossa con insalate e proteine magre è un classico che non tradisce, tipo un passo base di salsa che funziona sempre. Però ascolta qui: io punto tutto sul rendere il piatto una festa, senza sgarrare. Chiedo verdure grigliate, ma con un twist – un filo d’olio extravergine di quello buono, magari un pizzico di pepe o origano fresco, roba che profuma di campagna e non di penitenza. Al ristorante mi piace fare la mia scena: “Signore, mi fa un piatto di zucchine e melanzane alla griglia, ma ci butti sopra qualcosa che sa di vita?” Non sgarro, ma mi sento un re, altro che dieta triste.
Il pane caldo è il diavolo che ti sussurra all’orecchio, lo so. Io ho il mio trucco: mi porto una bottiglietta d’acqua con qualche fettina di limone dentro, sorseggio come se fosse un cocktail da divo e mi dimentico del cestino. Oppure, ordino un contorno extra di verdure croccanti, tipo finocchi o carote crude, così mastico e mi distraggo. È come ballare un hip-hop veloce: tieni il ritmo e non inciampi. E poi, diciamocelo, la vera ricompensa non è quel boccone di troppo, ma svegliarmi il mattino dopo, infilarmi i jeans e sentirmi leggero come quando faccio un salto in plié.
Un consiglio da ballerino eccentrico: cerca posti dove il menu non ti seppellisca di opzioni. Troppa roba è come una musica con troppe note, ti perdi. Io amo le trattorie piccole, quelle con due tavoli e un cuoco che ti guarda negli occhi – lì trovi verdure fresche, magari appena prese dall’orto, e non ti senti un martire a chiedere “niente fritti, per favore”. Se proprio voglio esagerare senza deragliare, finisco con una tisana alla menta, calda, profumata, che mi fa sentire coccolato senza pesare sulla coscienza.
Tu continua a passo di danza, Alex, che l’altopiano prima o poi si stufa e leva le tende. Io con i miei giri di salsa e hip-hop ho visto i chili scivolare via, e ora ogni serata a ballare è un modo per tenere la linea senza sentirmi in gabbia. Hai qualche posto carino vicino casa dove ti trattano bene con piatti semplici? Racconta, che qui siamo tutti sulla pista, ognuno col suo ritmo, ma sempre avanti! Non mollare, che la vita è un ballo e tu stai imparando i passi giusti!