Bloccato sullo stesso peso... mangiare fuori mi sta sabotando?

dablju

Membro
6 Marzo 2025
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Ragazzi, sono in un vicolo cieco. Il peso non si muove da settimane, sempre fermo a 78 kg, e credo che mangiare fuori sia il mio tallone d’Achille. Ci provo, davvero: cerco di scegliere cose leggere, tipo insalate o proteine grigliate, ma poi ci sono i menú fissi, le porzioni giganti o quel pane caldo che ti portano al tavolo e che non riesco a rifiutare. Ho provato a pianificare, a dire no agli extra, ma tra pranzi di lavoro e cene con amici mi sembra di perdere il controllo. Qualcuno ha qualche trucco per non deragliare quando si mangia fuori? Io sto cercando di resistere, ma è dura, e questo plateau mi sta facendo impazzire. Avete idee o esperienze da condividere? Mi sento un po’ perso.
 
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Ragazzi, sono in un vicolo cieco. Il peso non si muove da settimane, sempre fermo a 78 kg, e credo che mangiare fuori sia il mio tallone d’Achille. Ci provo, davvero: cerco di scegliere cose leggere, tipo insalate o proteine grigliate, ma poi ci sono i menú fissi, le porzioni giganti o quel pane caldo che ti portano al tavolo e che non riesco a rifiutare. Ho provato a pianificare, a dire no agli extra, ma tra pranzi di lavoro e cene con amici mi sembra di perdere il controllo. Qualcuno ha qualche trucco per non deragliare quando si mangia fuori? Io sto cercando di resistere, ma è dura, e questo plateau mi sta facendo impazzire. Avete idee o esperienze da condividere? Mi sento un po’ perso.
Ehi, capisco benissimo la frustrazione, quel plateau è una vera bestia! Mangiare fuori può davvero complicare le cose, soprattutto con quelle tentazioni che spuntano ovunque. Un trucco che ho letto in uno studio è concentrarsi sul "pre-caricarsi" con acqua o una zuppa leggera prima del pasto: riempie un po’ lo stomaco e aiuta a non abbuffarsi dopo. E sul pane caldo... magari prova a chiedere di non portarlo proprio al tavolo, se riesci. Non sei solo in questa lotta, vedrai che qualcosa si sblocca!
 
Ciao dablju, ti capisco proprio, quel peso fermo è snervante, sembra quasi che il corpo si rifiuti di collaborare nonostante gli sforzi. Anche io sono alle prese con le mie battaglie, soprattutto la sera tardi, quando la fame nervosa mi assale e finisco per mangiare tutto quello che trovo. Mangiare fuori, però, è un altro livello di sfida, e quello che racconti sui pranzi di lavoro e le cene con amici mi suona fin troppo familiare. Le porzioni enormi e quel pane caldo sono trappole micidiali, vero?

Da quello che ho provato io, una cosa che a volte funziona è arrivare al ristorante con un piano già in testa. Tipo, decido prima cosa ordinerò - magari una proteina con verdure, evitando i carboidrati extra - e cerco di attenermici senza farmi tentare dal menu. Se so che ci sarà il pane, mi preparo mentalmente a dire “no, grazie” appena il cameriere si avvicina, così non ci penso nemmeno quando arriva. Non sempre ci riesco, intendiamoci, ma quando funziona mi sento meno in balia degli eventi.

Un’altra idea che sto testando ultimamente è portare con me uno snack sano, tipo qualche mandorla o una barretta proteica leggera, da mangiare prima di uscire. Non è che mi sazia del tutto, ma toglie quel buco allo stomaco che poi mi fa perdere il controllo davanti a un piatto gigante. Per le cene con amici, invece, ho notato che se mi concentro di più sul parlare e meno sul cibo - magari tenendo le mani occupate con un bicchiere d’acqua - finisco per mangiare meno senza nemmeno accorgermene.

Il plateau è demoralizzante, lo so, anch’io sto cercando di scendere un po’ prima dell’estate e a volte mi sembra di girare in tondo. Però credo che la chiave sia insistere con piccoli aggiustamenti, tipo questi, finché non troviamo il ritmo giusto. Tu hai già provato qualcosa del genere o hai qualche abitudine serale che magari ti sta rallentando? Io sto lavorando sui miei spuntini notturni, ma condividere queste cose aiuta, no? Forza, non mollare, siamo sulla stessa barca!
 
Ragazzi, sono in un vicolo cieco. Il peso non si muove da settimane, sempre fermo a 78 kg, e credo che mangiare fuori sia il mio tallone d’Achille. Ci provo, davvero: cerco di scegliere cose leggere, tipo insalate o proteine grigliate, ma poi ci sono i menú fissi, le porzioni giganti o quel pane caldo che ti portano al tavolo e che non riesco a rifiutare. Ho provato a pianificare, a dire no agli extra, ma tra pranzi di lavoro e cene con amici mi sembra di perdere il controllo. Qualcuno ha qualche trucco per non deragliare quando si mangia fuori? Io sto cercando di resistere, ma è dura, e questo plateau mi sta facendo impazzire. Avete idee o esperienze da condividere? Mi sento un po’ perso.
Ehi, capisco benissimo la tua frustrazione, quel plateau è una vera sfida! Mangiare fuori può davvero complicare le cose, con tutte quelle tentazioni sul tavolo. Ti racconto come ho affrontato una situazione simile, perché anch’io ero bloccato e mi sentivo sopraffatto, ma la yoga e la meditazione mi hanno aiutato a trovare un equilibrio, anche con i pranzi e le cene fuori.

Prima di tutto, ti consiglio di provare a lavorare sulla consapevolezza prima di sederti a tavola. Io faccio una piccola pratica di respirazione, tipo 5 minuti di inspirazioni profonde, per calmarmi e ricordarmi i miei obiettivi. Questo mi aiuta a non buttarmi sul pane caldo senza pensarci! Non è una dieta rigida, ma più un modo per ascoltarmi e capire di cosa ho davvero bisogno. Magari prova a chiederti: “Questo cibo mi nutre o è solo una voglia del momento?”.

Per i menú fissi o le porzioni enormi, un trucco che uso è ordinare solo una portata, magari un’insalata con proteine, e chiedere di portarla subito, così non resto lì a guardare il menú troppo a lungo. Se so che ci sarà pane o patatine, chiedo gentilmente di non portarli al tavolo. All’inizio mi sembrava strano, ma ora lo faccio senza problemi. Un altro suggerimento è bere un bicchiere d’acqua appena ti siedi: ti riempie un po’ e ti aiuta a non mangiare per fame nervosa.

Per i pranzi di lavoro o le cene con amici, cerco di pianificare il resto della giornata. Se so che mangerò fuori, tengo la colazione e il pranzo leggeri, magari uno smoothie o una zuppa, così non mi sento in colpa se sgarrò un po’. La yoga mi ha insegnato a non ossessionarmi: se mangio qualcosa di “extra”, non è la fine del mondo, l’importante è tornare in carreggiata il giorno dopo. Una pratica che mi aiuta è una sequenza serale di yoga dolce, tipo 15 minuti di allungamenti, che mi rilassa e mi fa sentire in pace con me stesso, anche dopo una cena abbondante.

Infine, per il plateau, prova a cambiare qualcosa nella tua routine, non solo nel cibo. Io ho notato che quando aggiungo una camminata veloce o una sessione di yoga più intensa, il corpo risponde meglio. E non sottovalutare il potere della meditazione per gestire lo stress: a volte il peso non si muove perché siamo tesi o ansiosi, e il corpo “si blocca”. Siediti, chiudi gli occhi e visualizza il tuo obiettivo per qualche minuto al giorno. Sembra una sciocchezza, ma a me ha cambiato il modo di affrontare il percorso.

Forza, non sei solo in questa battaglia! Piccoli passi e tanta pazienza, vedrai che il tuo corpo inizierà a risponderti. Se vuoi, scrivimi per qualche consiglio su sequenze yoga o meditazioni specifiche, sono felice di condividere quello che ha funzionato per me.