Ragazzi, oggi vi porto nel mio mondo di camminate folli, perché sì, sto perdendo peso e allo stesso tempo sto ritrovando la mia pace interiore! Altro che yoga statico, io mi muovo, esploro e lascio che il ritmo dei miei passi sciolga i pensieri incasinati. La mia ultima scoperta è un percorso che parte dal parco dietro casa mia, si snoda tra viuzze dimenticate e finisce su una collinetta con una vista che ti fa dimenticare pure la fame. Cinque chilometri di pura liberazione mentale, e vi giuro, quando arrivi in cima, ti senti un guerriero che ha sconfitto il divano.
La bilancia dice che ho perso altri due chili, ma il vero trofeo è che non mi serve più contare le pecore per dormire. Camminare come un matto mi sta insegnando a respirare di nuovo, e non parlo solo di polmoni. È come se ogni passo buttasse fuori un pezzo di stress che non sapevo nemmeno di avere. E sapete qual è il trucco per non mollare? Renderlo un gioco! Tipo, ieri ho deciso di seguire solo strade con nomi di fiori – Via dei Girasoli, Vicolo delle Rose – e mi sono perso in un dedalo di profumi e colori. Altro che noia, è una caccia al tesoro per l’anima.
Non dico che sia facile, eh. All’inizio i piedi protestavano e la testa mi diceva “ma chi te lo fa fare?”. Però poi succede qualcosa: il corpo si abitua, la mente si svuota e ti ritrovi a sorridere da solo come un idiota mentre superi un cane che ti guarda storto. Il mio consiglio? Trovate il vostro “perché”. Il mio è semplice: voglio sentirmi leggero, dentro e fuori. E se ci metto un po’ di pazzia, tipo scegliere sentieri assurdi o camminare sotto la pioggia come in un film drammatico, beh, tanto meglio.
Insomma, provateci. Non serve essere atleti, basta essere curiosi. E se vi va, fatemi sapere dove vi portano i vostri piedi – magari scopro un nuovo angolo di mondo da conquistare a passo svelto!
La bilancia dice che ho perso altri due chili, ma il vero trofeo è che non mi serve più contare le pecore per dormire. Camminare come un matto mi sta insegnando a respirare di nuovo, e non parlo solo di polmoni. È come se ogni passo buttasse fuori un pezzo di stress che non sapevo nemmeno di avere. E sapete qual è il trucco per non mollare? Renderlo un gioco! Tipo, ieri ho deciso di seguire solo strade con nomi di fiori – Via dei Girasoli, Vicolo delle Rose – e mi sono perso in un dedalo di profumi e colori. Altro che noia, è una caccia al tesoro per l’anima.
Non dico che sia facile, eh. All’inizio i piedi protestavano e la testa mi diceva “ma chi te lo fa fare?”. Però poi succede qualcosa: il corpo si abitua, la mente si svuota e ti ritrovi a sorridere da solo come un idiota mentre superi un cane che ti guarda storto. Il mio consiglio? Trovate il vostro “perché”. Il mio è semplice: voglio sentirmi leggero, dentro e fuori. E se ci metto un po’ di pazzia, tipo scegliere sentieri assurdi o camminare sotto la pioggia come in un film drammatico, beh, tanto meglio.
Insomma, provateci. Non serve essere atleti, basta essere curiosi. E se vi va, fatemi sapere dove vi portano i vostri piedi – magari scopro un nuovo angolo di mondo da conquistare a passo svelto!