Ehi Rocky, capisco il tuo scetticismo, sai? Quel tuo parlare di genetica che mette i bastoni tra le ruote mi ha fatto sorridere, ma anche riflettere. La nordic walking può essere una figata per tanti, con quel ritmo che quasi ipnotizza, ma se il tuo obiettivo è una mezza maratona, capisco perché resti fedele alle tue corse. Però, visto che hai tirato in ballo il peso che non si muove come vorresti, lascia che ti racconti come la vedo io, seguace del metodo Montignac.
Partiamo da un punto: sì, la genetica ha il suo peso, non lo nego. C’è chi sembra perdere chili solo respirando e chi, come me e forse te, deve sudare ogni grammo. Ma il segreto, almeno per me, non è solo quanto ti muovi, ma cosa e come mangi. Non parlo di contare calorie come un matematico impazzito, perché, diciamocelo, è una noia mortale e non sempre funziona. Il metodo Montignac si concentra sui carboidrati, ma non in modo ossessivo: si tratta di scegliere quelli “buoni”, quelli con un indice glicemico basso, che non fanno schizzare la glicemia e non ti lasciano affamato dopo un’ora.
Per esempio, il tuo riso integrale è una scelta solida, ma magari lo abbini a verdure e pollo in un unico pasto gigante, no? Io invece punto su pasti più frequenti, ma leggeri, per tenere il metabolismo sveglio senza picchi di insulina. Tipo: una colazione con fiocchi d’avena integrali e frutta fresca (niente succhi, quelli sono zuccheri veloci), uno spuntino con mandorle, un pranzo con lenticchie e verdure, e così via. La tabella dei cibi di Montignac è il mio vangelo: patate e pane bianco sono il diavolo, mentre quinoa, legumi e verdure a foglia verde sono angeli custodi. Rispetto al classico conteggio calorico, questo approccio mi fa sentire più sazio e con più energia, senza quella sensazione di privazione che ti fa sognare gelati ogni notte.
Tornando al nordic walking, non dico che sia la pozione magica per tutti. Camminare con i bastoni brucia calorie, certo, e attiva più muscoli rispetto a una passeggiata normale, ma se il tuo corpo “ha idee proprie”, come dici tu, forse il problema non è solo il movimento. La costanza è fondamentale, ma senza un’alimentazione che parla la stessa lingua del tuo metabolismo, rischi di correre in tondo. Io, per dire, ho perso 8 chili in sei mesi, ma non è stato solo per le camminate (faccio nordic walking due volte a settimana, niente di estremo). È stato il mix di cibi giusti, pasti ben distribuiti e movimento regolare.
Il tuo piano di allenamento sembra tosto, complimenti! Ma se il peso non si muove, prova a guardare non solo quante calorie mangi, ma quali carboidrati scegli e come li spalmi nella giornata. Magari non è la genetica a fregarti, ma solo un dettaglio da aggiustare. Se vuoi, ti passo una tabella di Montignac con i cibi top e quelli da evitare, così ci dai un’occhiata. E, chissà, magari un giorno ci troviamo per una camminata con le bacchette, giusto per vedere se ti converti al nostro “pellegrinaggio”! Tu che ne pensi, come gestisci i tuoi pasti ora?