Ciao a tutti, o forse meglio dire "saluti dal sentiero"! Sono appena tornato da un weekend lungo tra le montagne, zaino in spalla e scarponi ai piedi, e devo dire che non c’è niente di meglio per rimettersi in forma senza nemmeno accorgersene. Camminare in montagna è il mio modo di tenermi attivo, lontano dalle palestre e dai pesi, ma con risultati che si vedono e si sentono.
Quando sei là fuori, ogni passo è una sfida: salite ripide, sentieri sconnessi, discese che mettono alla prova le ginocchia. Non è solo questione di bruciare calorie – e credetemi, tra i 600 e i 1000 kcal al giorno se ne vanno senza problemi, a seconda del ritmo e del dislivello – ma di costruire una resistenza che ti cambia il corpo e la testa. Porti uno zaino con l’essenziale per giorni, e quel peso extra sulle spalle diventa un allenamento naturale per schiena e gambe. Non servono attrezzi, basta la natura.
E poi c’è il lato del cibo. Non fraintendetemi, non sono uno che si porta dietro bilance per pesare le porzioni, ma in montagna ti rendi conto di quanto sia importante mangiare in modo furbo. Io punto su cose leggere ma nutrienti: frutta secca, qualche barretta proteica fatta in casa, un po’ di formaggio stagionato. Niente di elaborato, ma ti dà l’energia per andare avanti senza appesantirti. Tornando a casa, vedo sempre la differenza: qualche chilo in meno sulla bilancia, ma soprattutto una sensazione di forza e leggerezza che nessuna dieta ferrea mi ha mai dato.
Non sto dicendo che sia facile all’inizio. Le prime volte tornavo con i muscoli a pezzi e il fiatone, ma col tempo il corpo si adatta. Ora riesco a fare 20-25 km al giorno con dislivelli importanti, e ogni volta è una vittoria personale. Non è solo dimagrimento, è proprio un modo per sentirti più forte, dentro e fuori. E poi, vuoi mettere il panorama? Altro che lo specchio della palestra.
Se qualcuno di voi ha mai pensato di provarci, fatelo. Non serve essere esperti, basta iniziare con un sentiero semplice e poi alzare l’asticella. La montagna non giudica, ma ti ricompensa. Qualcuno di voi cammina già? Come vi organizzate con il cibo e i percorsi? Mi piacerebbe sapere!
Quando sei là fuori, ogni passo è una sfida: salite ripide, sentieri sconnessi, discese che mettono alla prova le ginocchia. Non è solo questione di bruciare calorie – e credetemi, tra i 600 e i 1000 kcal al giorno se ne vanno senza problemi, a seconda del ritmo e del dislivello – ma di costruire una resistenza che ti cambia il corpo e la testa. Porti uno zaino con l’essenziale per giorni, e quel peso extra sulle spalle diventa un allenamento naturale per schiena e gambe. Non servono attrezzi, basta la natura.
E poi c’è il lato del cibo. Non fraintendetemi, non sono uno che si porta dietro bilance per pesare le porzioni, ma in montagna ti rendi conto di quanto sia importante mangiare in modo furbo. Io punto su cose leggere ma nutrienti: frutta secca, qualche barretta proteica fatta in casa, un po’ di formaggio stagionato. Niente di elaborato, ma ti dà l’energia per andare avanti senza appesantirti. Tornando a casa, vedo sempre la differenza: qualche chilo in meno sulla bilancia, ma soprattutto una sensazione di forza e leggerezza che nessuna dieta ferrea mi ha mai dato.
Non sto dicendo che sia facile all’inizio. Le prime volte tornavo con i muscoli a pezzi e il fiatone, ma col tempo il corpo si adatta. Ora riesco a fare 20-25 km al giorno con dislivelli importanti, e ogni volta è una vittoria personale. Non è solo dimagrimento, è proprio un modo per sentirti più forte, dentro e fuori. E poi, vuoi mettere il panorama? Altro che lo specchio della palestra.
Se qualcuno di voi ha mai pensato di provarci, fatelo. Non serve essere esperti, basta iniziare con un sentiero semplice e poi alzare l’asticella. La montagna non giudica, ma ti ricompensa. Qualcuno di voi cammina già? Come vi organizzate con il cibo e i percorsi? Mi piacerebbe sapere!