Ciao a tutti, o forse sarebbe meglio dire "buongiorno" visto che spesso è proprio al mattino che trovo la pace nei miei passi. Mi presento: sono uno che ha scoperto la camminata nordica quasi per caso, quando il peso sul mio corpo e sulla mia mente iniziava a farsi troppo pesante. Non ero mai stato un grande sportivo, ma qualcosa in quel movimento ritmico, con i bastoncini che scandiscono il tempo, mi ha catturato. Oggi voglio raccontarvi come questa pratica, insieme a qualche integratore ben scelto, mi ha aiutato a ritrovare un equilibrio che non pensavo possibile.
La camminata nordica non è solo una questione di "muoversi di più". È una tecnica che coinvolge tutto il corpo: le braccia spingono, le gambe seguono, la schiena si riallinea. All’inizio ero scettico, pensavo fosse una moda per pensionati nordici, ma poi ho capito che il segreto sta nella costanza e nella postura. Con i bastoncini giusti – regolabili, leggeri, con un buon grip – senti davvero ogni muscolo che lavora, dal collo fino ai polpacci. Non è una corsa, non ti sfianca, ma ti cambia. Io ho iniziato con 30 minuti al giorno, su un sentiero vicino casa, e pian piano sono arrivato a un’ora senza quasi accorgermene. Il peso è sceso, sì, ma soprattutto mi sono accorto che respiravo meglio, che il mal di schiena cronico che mi tormentava da anni stava svanendo.
Parlando di integratori, non sono mai stato uno che crede ai miracoli in pillole. Però, con il tempo, ho capito che il corpo ha bisogno di un supporto, soprattutto se hai qualche condizione che ti rallenta. Nel mio caso, un metabolismo pigro e una lieve resistenza insulinica mi rendevano la perdita di peso una lotta infinita. Dopo essermi informato – e sì, anche confrontandomi con un nutrizionista – ho iniziato a usare un integratore a base di berberina per tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue. Non è magia, ma un aiuto per far funzionare meglio quello che già facevo con la camminata. Poi ho aggiunto omega-3, perché le articolazioni, con tutto quel movimento, meritano un po’ di cura extra. Non vi sto dicendo di correre in farmacia, ma di ascoltare il vostro corpo e capire cosa gli serve davvero.
La cosa bella della camminata nordica è che non ti senti mai solo, anche quando sei da solo. Il rumore dei bastoncini sul terreno, il ritmo del tuo respiro, il vento che ti sfiora: è una specie di meditazione in movimento. E quando torni a casa, non sei distrutto come dopo una sessione in palestra, ma rigenerato. Certo, ci vuole il giusto equipaggiamento: scarpe comode con una buona ammortizzazione, bastoncini della lunghezza corretta (io li ho presi al 65% della mia altezza, come consigliano), e un abbigliamento traspirante. Non serve spendere una fortuna, ma investire un po’ su queste cose fa la differenza.
Non fraintendetemi, non è stato tutto facile. C’è stato un momento in cui il peso si era fermato, nonostante i chilometri macinati. Mi sono chiesto se stessi sbagliando qualcosa, se i miei sforzi fossero inutili. Ma poi ho capito che il corpo ha i suoi tempi, e che la camminata nordica non è solo una questione di chili persi, ma di salute guadagnata. Oggi sono 15 chili sotto rispetto a due anni fa, ma quello che mi rende più orgoglioso è sentirmi leggero dentro, non solo fuori.
Se avete domande sulla tecnica o sugli integratori che ho provato, scrivetemi pure. Non sono un esperto, solo uno che ha trovato la sua strada tra un passo e l’altro. E magari, la prossima volta che uscite a camminare, provate a prendere un paio di bastoncini: potrebbero sorprendervi.
La camminata nordica non è solo una questione di "muoversi di più". È una tecnica che coinvolge tutto il corpo: le braccia spingono, le gambe seguono, la schiena si riallinea. All’inizio ero scettico, pensavo fosse una moda per pensionati nordici, ma poi ho capito che il segreto sta nella costanza e nella postura. Con i bastoncini giusti – regolabili, leggeri, con un buon grip – senti davvero ogni muscolo che lavora, dal collo fino ai polpacci. Non è una corsa, non ti sfianca, ma ti cambia. Io ho iniziato con 30 minuti al giorno, su un sentiero vicino casa, e pian piano sono arrivato a un’ora senza quasi accorgermene. Il peso è sceso, sì, ma soprattutto mi sono accorto che respiravo meglio, che il mal di schiena cronico che mi tormentava da anni stava svanendo.
Parlando di integratori, non sono mai stato uno che crede ai miracoli in pillole. Però, con il tempo, ho capito che il corpo ha bisogno di un supporto, soprattutto se hai qualche condizione che ti rallenta. Nel mio caso, un metabolismo pigro e una lieve resistenza insulinica mi rendevano la perdita di peso una lotta infinita. Dopo essermi informato – e sì, anche confrontandomi con un nutrizionista – ho iniziato a usare un integratore a base di berberina per tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue. Non è magia, ma un aiuto per far funzionare meglio quello che già facevo con la camminata. Poi ho aggiunto omega-3, perché le articolazioni, con tutto quel movimento, meritano un po’ di cura extra. Non vi sto dicendo di correre in farmacia, ma di ascoltare il vostro corpo e capire cosa gli serve davvero.
La cosa bella della camminata nordica è che non ti senti mai solo, anche quando sei da solo. Il rumore dei bastoncini sul terreno, il ritmo del tuo respiro, il vento che ti sfiora: è una specie di meditazione in movimento. E quando torni a casa, non sei distrutto come dopo una sessione in palestra, ma rigenerato. Certo, ci vuole il giusto equipaggiamento: scarpe comode con una buona ammortizzazione, bastoncini della lunghezza corretta (io li ho presi al 65% della mia altezza, come consigliano), e un abbigliamento traspirante. Non serve spendere una fortuna, ma investire un po’ su queste cose fa la differenza.
Non fraintendetemi, non è stato tutto facile. C’è stato un momento in cui il peso si era fermato, nonostante i chilometri macinati. Mi sono chiesto se stessi sbagliando qualcosa, se i miei sforzi fossero inutili. Ma poi ho capito che il corpo ha i suoi tempi, e che la camminata nordica non è solo una questione di chili persi, ma di salute guadagnata. Oggi sono 15 chili sotto rispetto a due anni fa, ma quello che mi rende più orgoglioso è sentirmi leggero dentro, non solo fuori.
Se avete domande sulla tecnica o sugli integratori che ho provato, scrivetemi pure. Non sono un esperto, solo uno che ha trovato la sua strada tra un passo e l’altro. E magari, la prossima volta che uscite a camminare, provate a prendere un paio di bastoncini: potrebbero sorprendervi.