Cammino nordico: come ho perso chili e guadagnato sorrisi!

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p85

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "hej" visto che mi sento un po’ vichingo con i miei bastoncini! Oggi vi racconto come la camminata nordica mi ha trasformato da divanista professionista a uno che sorride pure sotto la pioggia. Tutto è iniziato quando ho capito che i pantaloni non si erano ristretti per magia: ero io che esplodevo! Così, invece di piangermi addosso, ho preso due bastoni e mi sono buttato.
La tecnica? Niente di astruso: immagina di marciare come un soldato, ma con più stile e meno sergenti che urlano. Braccia che oscillano, bastoni che pungono il terreno, e via, si va a ritmo. All’inizio ero un disastro, sembravo un pinguino con le stampelle, ma poi ho preso il giro. Il trucco sta nel far lavorare tutto il corpo: spalle, braccia, schiena, gambe… altro che palestra, qui alleni pure l’autostima!
Per l’attrezzatura, non serve svuotare il portafoglio. Un paio di bastoncini decenti (quelli regolabili sono top), scarpe comode e un po’ di voglia di uscire. Io ho iniziato con un vecchio paio di sneakers e due bastoni presi in sconto, eppure i chili sono spariti lo stesso. Certo, ora ho upgradato: bastoni leggeri in carbonio e scarpe da trail, perché se devi farlo, fallo con classe, no?
E i benefici? Ragazzi, è una bomba. Non solo ho perso 15 chili in sei mesi – sì, quindici, non è un typo! – ma mi sento pure più energico. Il cuore pompa meglio, le giunture non scricchiolano più e, udite udite, pure il mio umore è salito alle stelle. Camminare nei boschi o anche solo al parco, con il vento in faccia e il sole che ti scalda, è una terapia gratis. Altro che sollevamento pesi: qui sollevi lo spirito!
Non vi sto dicendo di mollare i manubri, eh, ma provate a infilarci un po’ di nordic walking tra una sessione e l’altra. È il mio segreto per arrivare a fine giornata senza sentirmi un sacco di patate. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di guardare la bilancia e pensare: “Sì, ce l’ho fatta, e pure divertendomi”? Dai, prendete i bastoni e venite a marciare con me, che i sorrisi li regalo io!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "hej" visto che mi sento un po’ vichingo con i miei bastoncini! Oggi vi racconto come la camminata nordica mi ha trasformato da divanista professionista a uno che sorride pure sotto la pioggia. Tutto è iniziato quando ho capito che i pantaloni non si erano ristretti per magia: ero io che esplodevo! Così, invece di piangermi addosso, ho preso due bastoni e mi sono buttato.
La tecnica? Niente di astruso: immagina di marciare come un soldato, ma con più stile e meno sergenti che urlano. Braccia che oscillano, bastoni che pungono il terreno, e via, si va a ritmo. All’inizio ero un disastro, sembravo un pinguino con le stampelle, ma poi ho preso il giro. Il trucco sta nel far lavorare tutto il corpo: spalle, braccia, schiena, gambe… altro che palestra, qui alleni pure l’autostima!
Per l’attrezzatura, non serve svuotare il portafoglio. Un paio di bastoncini decenti (quelli regolabili sono top), scarpe comode e un po’ di voglia di uscire. Io ho iniziato con un vecchio paio di sneakers e due bastoni presi in sconto, eppure i chili sono spariti lo stesso. Certo, ora ho upgradato: bastoni leggeri in carbonio e scarpe da trail, perché se devi farlo, fallo con classe, no?
E i benefici? Ragazzi, è una bomba. Non solo ho perso 15 chili in sei mesi – sì, quindici, non è un typo! – ma mi sento pure più energico. Il cuore pompa meglio, le giunture non scricchiolano più e, udite udite, pure il mio umore è salito alle stelle. Camminare nei boschi o anche solo al parco, con il vento in faccia e il sole che ti scalda, è una terapia gratis. Altro che sollevamento pesi: qui sollevi lo spirito!
Non vi sto dicendo di mollare i manubri, eh, ma provate a infilarci un po’ di nordic walking tra una sessione e l’altra. È il mio segreto per arrivare a fine giornata senza sentirmi un sacco di patate. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di guardare la bilancia e pensare: “Sì, ce l’ho fatta, e pure divertendomi”? Dai, prendete i bastoni e venite a marciare con me, che i sorrisi li regalo io!
Ehi, altro che vichingo, sembri un guerriero della bilancia! La tua storia è una botta di energia pazzesca, complimenti per i 15 chili in meno e quel sorriso che spunta anche sotto la pioggia. Io invece sono qui che combatto per mettere su muscoli senza sembrare un palloncino, sai com’è con un metabolismo che brucia tutto in un nanosecondo. La camminata nordica mi intriga, magari la infilo tra un’insalata di pollo e una serie di squat – potrebbe essere il mio asso nella manica per tenere il grasso a bada mentre pompo un po’ di "ferro" all’aria aperta. Grazie per la carica, continua a marciare così!
 
Ehi, altro che vichingo, sembri un guerriero della bilancia! La tua storia è una botta di energia pazzesca, complimenti per i 15 chili in meno e quel sorriso che spunta anche sotto la pioggia. Io invece sono qui che combatto per mettere su muscoli senza sembrare un palloncino, sai com’è con un metabolismo che brucia tutto in un nanosecondo. La camminata nordica mi intriga, magari la infilo tra un’insalata di pollo e una serie di squat – potrebbe essere il mio asso nella manica per tenere il grasso a bada mentre pompo un po’ di "ferro" all’aria aperta. Grazie per la carica, continua a marciare così!
Ciao p85, o forse "hej" come dici tu! La tua energia è contagiosa, mi hai fatto venir voglia di afferrare i bastoni e marciare anch’io. Io di solito mixo yoga con un po’ di cardio o pesi per tenere il ritmo calorico alto, ma questa camminata nordica sembra perfetta per variare. Dopo una sessione, magari con un bel piatto leggero tipo tacchino e verdure, potrebbe essere il combo ideale per ricaricarmi senza appesantirmi. Grande, continua a spargere sorrisi!
 
Ehi, guerrieri del benessere, qua c’è profumo di vittoria e bastoni da marcia! Finto, mi hai fatto ridere con quel “guerriero della bilancia” – grazie per l’energia, mi gasa da matti! E tu, p85, con quel mix di yoga e cardio sei un vulcano, altro che! La camminata nordica è stato il mio jolly, ma visto che parli di muscoli e metabolismo a razzo, ti racconto come l’ho abbinata al digiuno intermittente – il mio 16/8 – per perdere quei 15 chili senza svenire sotto la pioggia.

Allora, il trucco è semplice ma va oliato bene. Io faccio 16 ore di digiuno – acqua, tè nero o caffè amaro a volontà – e poi una finestra di 8 ore per mangiare. Tipo, finisco di marciare verso le 11, mi sparo un piatto di tacchino grigliato con verdure croccanti – niente lattosio, che il mio stomaco ringrazia – e magari un po’ di quinoa per tenere i muscoli svegli. Pomeriggio, seconda “botta” di cibo: uova strapazzate, avocado e una manciata di mandorle. Stop alle 19, e via di nuovo col digiuno fino al giorno dopo. La camminata nordica mi tiene attivo senza sfondarmi le articolazioni, e il 16/8 mi aiuta a bruciare grasso senza perdere tono – perfetto per te che vuoi muscoli senza palloncino!

Occhio agli errori, però: all’inizio volevo strafare, digiunavo troppo e mangiavo poco dopo. Risultato? Fame da lupo e zero energia per marciare. La chiave è ascoltare il corpo: se hai il metabolismo che vola, magari aggiungi un po’ di proteine magre o grassi buoni nella finestra – niente zuccheri che ti sparano in alto e poi ti schiantano. E idratati, sempre, che con la nordic il sudore non scherza.

Finto, infilala pure tra squat e insalata, vedrai che ti scolpisce senza appesantirti. P85, provala dopo yoga: è un reset mentale, e col digiuno ti senti leggero ma carico. Io ormai sorrido anche col vento in faccia – continuate a pompare, ragazzi, e magari ci becchiamo su un sentiero! Hej hej!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "hej" visto che mi sento un po’ vichingo con i miei bastoncini! Oggi vi racconto come la camminata nordica mi ha trasformato da divanista professionista a uno che sorride pure sotto la pioggia. Tutto è iniziato quando ho capito che i pantaloni non si erano ristretti per magia: ero io che esplodevo! Così, invece di piangermi addosso, ho preso due bastoni e mi sono buttato.
La tecnica? Niente di astruso: immagina di marciare come un soldato, ma con più stile e meno sergenti che urlano. Braccia che oscillano, bastoni che pungono il terreno, e via, si va a ritmo. All’inizio ero un disastro, sembravo un pinguino con le stampelle, ma poi ho preso il giro. Il trucco sta nel far lavorare tutto il corpo: spalle, braccia, schiena, gambe… altro che palestra, qui alleni pure l’autostima!
Per l’attrezzatura, non serve svuotare il portafoglio. Un paio di bastoncini decenti (quelli regolabili sono top), scarpe comode e un po’ di voglia di uscire. Io ho iniziato con un vecchio paio di sneakers e due bastoni presi in sconto, eppure i chili sono spariti lo stesso. Certo, ora ho upgradato: bastoni leggeri in carbonio e scarpe da trail, perché se devi farlo, fallo con classe, no?
E i benefici? Ragazzi, è una bomba. Non solo ho perso 15 chili in sei mesi – sì, quindici, non è un typo! – ma mi sento pure più energico. Il cuore pompa meglio, le giunture non scricchiolano più e, udite udite, pure il mio umore è salito alle stelle. Camminare nei boschi o anche solo al parco, con il vento in faccia e il sole che ti scalda, è una terapia gratis. Altro che sollevamento pesi: qui sollevi lo spirito!
Non vi sto dicendo di mollare i manubri, eh, ma provate a infilarci un po’ di nordic walking tra una sessione e l’altra. È il mio segreto per arrivare a fine giornata senza sentirmi un sacco di patate. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di guardare la bilancia e pensare: “Sì, ce l’ho fatta, e pure divertendomi”? Dai, prendete i bastoni e venite a marciare con me, che i sorrisi li regalo io!
Ehi, "hej" a te, vichingo dei bastoncini! La tua storia mi ha fatto sorridere, ma anche riflettere, perché pure io sto combattendo una mia battaglia personale, solo che la mia si svolge di notte, davanti al frigo. Sono quello che si sveglia con i sensi di colpa dopo aver saccheggiato mezzo pacchetto di biscotti o fatto fuori una ciotola di avanzi "per non sprecare". Leggere di come hai trasformato i chili in sorrisi con la camminata nordica mi ha dato una scossa: forse posso prendere spunto anch’io.

Devo dirtelo, il tuo racconto mi ha fatto venire voglia di provare. Non sono mai stato un tipo da palestra, ma l’idea di marciare con i bastoni, all’aria aperta, senza troppe complicazioni, mi sembra fattibile. Anche perché, diciamocelo, di notte tendo a "marciare" verso la cucina, quindi magari spostare il movimento al pomeriggio potrebbe salvarmi! Mi piace come hai descritto il tutto: niente sergenti, solo te, i bastoni e il ritmo. Quasi quasi domani passo a prendere un paio di bastoncini regolabili, quelli che dici tu, e ci provo. Male che vada, li userò per difendermi dal frigo!

Il mio problema grosso è proprio la sera. Dopo cena, parte il rituale: divano, serie TV e quella fame nervosa che non molla. Non è nemmeno fame vera, è più un’abitudine, un modo per rilassarmi. Però leggendo di come ti senti più energico e leggero, mi chiedo se cambiare le mie serate possa fare la differenza. Magari una camminata nordica prima di cena potrebbe stancarmi quel tanto che basta per non cedere alla tentazione notturna. Che ne pensi? Tu hai mai avuto momenti in cui ti veniva voglia di mollare o di tornare al divano?

Per ora il mio successo più grande è stato resistere due sere senza spiluccare, e ti giuro che mi sono sentito un eroe. Ho sostituito i biscotti con una tisana – niente di che, ma almeno non mi alzo dal letto con lo stomaco che protesta. Se riesco a infilare la tua camminata nordica nella routine, magari riesco a fare pace con la bilancia e con me stesso. Grazie per aver condiviso, mi hai dato un’idea concreta da provare. Se mi vedi in giro con i bastoni, fai un fischio, che i sorrisi li accetto volentieri!
 
Ehi, compagno di battaglia! Altro che "hej", qua ci vuole un "soccorso" gridato al vento! La tua storia mi ha colpito dritto al cuore – e allo stomaco, perché anch’io sono un re delle razzie notturne in cucina. Quei bastoncini sembrano la mia ancora di salvezza: magari marciando al tramonto riesco a sfuggire al richiamo del divano e di quel maledetto pacchetto di biscotti che mi fissa. Provo, giuro, ma se mi trovi a terra con un bastone in mano e l’altro infilzato in una torta, non giudicarmi – sto ancora imparando a sorridere come te!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "hej" visto che mi sento un po’ vichingo con i miei bastoncini! Oggi vi racconto come la camminata nordica mi ha trasformato da divanista professionista a uno che sorride pure sotto la pioggia. Tutto è iniziato quando ho capito che i pantaloni non si erano ristretti per magia: ero io che esplodevo! Così, invece di piangermi addosso, ho preso due bastoni e mi sono buttato.
La tecnica? Niente di astruso: immagina di marciare come un soldato, ma con più stile e meno sergenti che urlano. Braccia che oscillano, bastoni che pungono il terreno, e via, si va a ritmo. All’inizio ero un disastro, sembravo un pinguino con le stampelle, ma poi ho preso il giro. Il trucco sta nel far lavorare tutto il corpo: spalle, braccia, schiena, gambe… altro che palestra, qui alleni pure l’autostima!
Per l’attrezzatura, non serve svuotare il portafoglio. Un paio di bastoncini decenti (quelli regolabili sono top), scarpe comode e un po’ di voglia di uscire. Io ho iniziato con un vecchio paio di sneakers e due bastoni presi in sconto, eppure i chili sono spariti lo stesso. Certo, ora ho upgradato: bastoni leggeri in carbonio e scarpe da trail, perché se devi farlo, fallo con classe, no?
E i benefici? Ragazzi, è una bomba. Non solo ho perso 15 chili in sei mesi – sì, quindici, non è un typo! – ma mi sento pure più energico. Il cuore pompa meglio, le giunture non scricchiolano più e, udite udite, pure il mio umore è salito alle stelle. Camminare nei boschi o anche solo al parco, con il vento in faccia e il sole che ti scalda, è una terapia gratis. Altro che sollevamento pesi: qui sollevi lo spirito!
Non vi sto dicendo di mollare i manubri, eh, ma provate a infilarci un po’ di nordic walking tra una sessione e l’altra. È il mio segreto per arrivare a fine giornata senza sentirmi un sacco di patate. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di guardare la bilancia e pensare: “Sì, ce l’ho fatta, e pure divertendomi”? Dai, prendete i bastoni e venite a marciare con me, che i sorrisi li regalo io!
Ciao, o forse un bel "salve" da uno che ha trovato la sua strada tra i grassi e i sorrisi! La tua storia con la camminata nordica mi ha fatto proprio sorridere, sai? Quel passaggio da divanista a guerriero dei bastoncini è una bella ispirazione. Io, invece, ho una passione sfrenata per la keto e, credimi, ci vedo un sacco di punti in comune con il tuo cammino: disciplina, movimento e una bella dose di soddisfazione quando i pantaloni smettono di urlare vendetta!

Devo dirtelo, la keto mi ha salvato da un destino di carboidrati e sensi di colpa. Ho perso 18 chili in otto mesi, e non è magia, è solo un mix di grassi buoni, proteine e un po’ di testardaggine. All’inizio è stato un casino: addio pasta, ciao mal di testa da astinenza da zuccheri. Però, una volta che entri in ketosi, è come accendere un motore nuovo. Energia costante, niente più crolli pomeridiani e, soprattutto, la bilancia che inizia a collaborare. Il trucco? Mangiare cose semplici ma gustose: avocado, uova, burro, carne grassa, verdure verdi. Niente di complicato, ma ci vuole un po’ di pianificazione.

La camminata nordica che fai tu mi sembra perfetta da abbinare alla keto, sai? Io ho iniziato a muovermi di più proprio perché, senza zuccheri a darmi quella spinta finta, il corpo mi chiedeva di attivarmi. Non ho i bastoncini – ancora – ma faccio lunghe passeggiate dopo cena, e ti giuro che aiutano a tenere tutto in equilibrio. Muoversi così, con il vento in faccia come dici tu, è un toccasana, e con la keto il corpo brucia grassi pure mentre cammini. Altro che palestra, pure io ho scoperto che l’aria aperta batte tutto.

Per chi vuole provarci, consiglio di partire soft: una settimana senza carboidrati, tanta acqua e magari un brodo caldo per non crollare. Io mi sono aiutato con ricette facili: una bella frittata con spinaci e pancetta, o un’insalata di pollo con maionese fatta in casa. E se hai fame, un cucchiaio di burro di mandorle ti rimette in sesto. La cosa bella è che non devi spendere una fortuna: uova e verdure le trovi ovunque, e una volta che ti organizzi, diventa routine.

Il tuo discorso sull’autostima mi ha colpito: è vero, quando vedi i risultati, ti senti invincibile. Io ho iniziato a guardarmi allo specchio e a pensare: “Ehi, questo sono io, e sto facendo qualcosa di grande”. La keto e il tuo nordic walking hanno questo in comune: ti fanno sentire che il controllo ce l’hai tu, non il divano o la dispensa. Magari un giorno ci troviamo: tu con i bastoni, io con una bistecca al burro da condividere dopo la marcia. Che ne dici? Intanto, continua a spaccare, che i sorrisi li stai regalando pure a me!