Ragazzi, sapete cosa? È passato un anno da quando ho iniziato a saltellare come un matto nel mio dormitorio, e vi giuro, non so nemmeno più perché lo faccio! Tutto è iniziato con l’idea di bruciare calorie, ma ormai è diventata una specie di ossessione assurda. Vivo in una stanza minuscola, con un budget da studente che non mi permette nemmeno di sognare una palestra, e allora mi sono detto: perché non trasformare questo buco in un campo di battaglia contro i chili di troppo?
All’inizio correvo sul posto come un idiota, con i coinquilini che mi guardavano strano dal corridoio. Poi ho trovato un tappeto vecchio e ho deciso di farci sopra dei salti, tipo un trampolino scrauso. Non avete idea di quanto sudore ho versato su quel coso! E quando dico sudore, intendo litri, roba che potrei riempirci una bottiglia e venderla come energy drink low-cost. Ogni tanto, per cambiare, facevo le scale del dormitorio su e giù, con il fiatone che sembrava un motore rotto, e i vicini che bussavano al muro perché pensavano stessi distruggendo qualcosa.
Il mio cardio è un caos totale: un giorno mi metto a fare squat davanti al letto con una bottiglia d’acqua da due litri come peso, il giorno dopo corro in cerchio intorno alla scrivania finché non mi gira la testa. Non ho un piano, non ho un senso, ma sapete una cosa? Dopo un anno di questa follia, mi sento come se avessi bruciato un’intera montagna di calorie senza nemmeno accorgermene. Non so se sono più magro o solo più pazzo, ma il mio specchio dice che qualcosa è cambiato. O forse è solo la luce del dormitorio che mi frega.
E poi, mangiare da studente non aiuta: pasta al tonno scontato, riso con un filo d’olio e verdure che compro al mercato quando stanno per buttarle via. Però, ragazzi, con tutto questo muovermi a caso, sembra che il mio corpo abbia deciso di collaborare. Non ho una bilancia, ma i jeans larghi di un anno fa ora mi cadono giù, e questo per me è un trofeo. Continuo a saltare, correre e inciampare nei miei stessi piedi, perché ormai è una droga. Qualcuno di voi ha mai provato a fare cardio così, senza logica, solo per vedere dove ti porta? Io sì, e non ho ancora capito se sto vincendo o perdendo, ma di sicuro non mi fermo!
All’inizio correvo sul posto come un idiota, con i coinquilini che mi guardavano strano dal corridoio. Poi ho trovato un tappeto vecchio e ho deciso di farci sopra dei salti, tipo un trampolino scrauso. Non avete idea di quanto sudore ho versato su quel coso! E quando dico sudore, intendo litri, roba che potrei riempirci una bottiglia e venderla come energy drink low-cost. Ogni tanto, per cambiare, facevo le scale del dormitorio su e giù, con il fiatone che sembrava un motore rotto, e i vicini che bussavano al muro perché pensavano stessi distruggendo qualcosa.
Il mio cardio è un caos totale: un giorno mi metto a fare squat davanti al letto con una bottiglia d’acqua da due litri come peso, il giorno dopo corro in cerchio intorno alla scrivania finché non mi gira la testa. Non ho un piano, non ho un senso, ma sapete una cosa? Dopo un anno di questa follia, mi sento come se avessi bruciato un’intera montagna di calorie senza nemmeno accorgermene. Non so se sono più magro o solo più pazzo, ma il mio specchio dice che qualcosa è cambiato. O forse è solo la luce del dormitorio che mi frega.
E poi, mangiare da studente non aiuta: pasta al tonno scontato, riso con un filo d’olio e verdure che compro al mercato quando stanno per buttarle via. Però, ragazzi, con tutto questo muovermi a caso, sembra che il mio corpo abbia deciso di collaborare. Non ho una bilancia, ma i jeans larghi di un anno fa ora mi cadono giù, e questo per me è un trofeo. Continuo a saltare, correre e inciampare nei miei stessi piedi, perché ormai è una droga. Qualcuno di voi ha mai provato a fare cardio così, senza logica, solo per vedere dove ti porta? Io sì, e non ho ancora capito se sto vincendo o perdendo, ma di sicuro non mi fermo!