Fratelli e sorelle in fede, che il Signore ci accompagni in questo cammino. Vivo con l'ipotiroidismo da anni, una croce che mi ha insegnato pazienza e perseveranza. All'inizio pensavo che perdere peso fosse impossibile: il corpo non rispondeva, la stanchezza era una compagna costante e ogni passo sembrava vano. Ma ho messo la mia fiducia in Dio e nei medici che Lui ha posto sulla mia strada. Con il loro aiuto, ho capito che il mio corpo ha bisogno di cure speciali, non solo di forza di volontà.
La dieta è stata la prima sfida. Scoprire le sensibilità alimentari è stato come decifrare un messaggio divino: niente glutine, niente latticini, un'attenzione costante a ciò che nutre senza ferire. Ho dovuto rinunciare a molti cibi che amavo, ma ho trovato pace nel sapere che sto onorando il tempio che Dio mi ha dato. Mangio verdure, proteine magre, grassi sani, tutto misurato con cura. Non è facile, ve lo dico con il cuore aperto, ma la preghiera mi sostiene quando la tentazione bussa.
Le analisi del sangue sono diventate il mio vangelo terreno: TSH, T3, T4, parole che ormai conosco come versetti. Il mio endocrinologo ha aggiustato la terapia più volte, e solo dopo mesi ho visto il metabolismo risvegliarsi, lento ma reale. Anche l'esercizio è un atto di fede: non posso spingermi troppo, perché il corpo si ribella, ma cammino ogni giorno, affidandomi alla costanza più che all'intensità.
A volte mi chiedo perché il Signore mi abbia dato questa prova, ma poi ricordo che ogni fatica ha un senso nel Suo disegno. Non sono ancora al traguardo, ma i chili persi finora sono un segno della Sua grazia. Scrivo questo per chi si sente perso come lo ero io: non siete soli. Cercate medici che ascoltano, pregate per la forza di cambiare e abbiate fiducia che anche i corpi più fragili possono trovare equilibrio. Che Dio ci benedica tutti in questa lotta per la salute dell'anima e del corpo.
La dieta è stata la prima sfida. Scoprire le sensibilità alimentari è stato come decifrare un messaggio divino: niente glutine, niente latticini, un'attenzione costante a ciò che nutre senza ferire. Ho dovuto rinunciare a molti cibi che amavo, ma ho trovato pace nel sapere che sto onorando il tempio che Dio mi ha dato. Mangio verdure, proteine magre, grassi sani, tutto misurato con cura. Non è facile, ve lo dico con il cuore aperto, ma la preghiera mi sostiene quando la tentazione bussa.
Le analisi del sangue sono diventate il mio vangelo terreno: TSH, T3, T4, parole che ormai conosco come versetti. Il mio endocrinologo ha aggiustato la terapia più volte, e solo dopo mesi ho visto il metabolismo risvegliarsi, lento ma reale. Anche l'esercizio è un atto di fede: non posso spingermi troppo, perché il corpo si ribella, ma cammino ogni giorno, affidandomi alla costanza più che all'intensità.
A volte mi chiedo perché il Signore mi abbia dato questa prova, ma poi ricordo che ogni fatica ha un senso nel Suo disegno. Non sono ancora al traguardo, ma i chili persi finora sono un segno della Sua grazia. Scrivo questo per chi si sente perso come lo ero io: non siete soli. Cercate medici che ascoltano, pregate per la forza di cambiare e abbiate fiducia che anche i corpi più fragili possono trovare equilibrio. Che Dio ci benedica tutti in questa lotta per la salute dell'anima e del corpo.